Recensione di Giusy Ranzini
Autore: Joakim Zander
Editore: Bompiani
Pagine: 433
Genere: Thriller
Anno Pubblicazione: 2016
Disordine è il sequel de “Il nuotatore”, dove incontreremo, di nuovo, un personaggio molto amato: Klara Walldéen. Nel precedente romanzo l’abbiamo vista crescere, attraverso varie vicende, mentre ora sarà protagonista a pieno titolo.
“Klara Walldéen è seduta vicino al finestrino e sente che la città si riversa su di lei, la cattura e la fa sua di nuovo, s’impossessa di lei attraverso le tempie, si introduce nel suo cranio, nel suo scheletro, e fa cambiare ritmo al suo cuore.”
Sinossi. Yasmine Ajam è riuscita a sfuggire al suo passato lasciando il sobborgo di Bergort, a Stoccolma, e trasferendosi a New York. Ma proprio a Bergort, nella canicola di agosto, si sta scatenando una rivolta in cui è coinvolto anche il fratello di Yasmine, simpatizzante dell’ISIS creduto morto in Medio Oriente.Nel frattempo Klara Walldeen ha trovato lavoro in un istituto di ricerca a Londra e spera di essere al sicuro, ma ecco che prima il suo computer viene rubato, poi un collega muore dopo essere stato spinto sotto un treno della metropolitana. Troppo per essere una coincidenza, e anche Klara dovrà tornare a Stoccolma per trovare il bandolo della matassa che le si sta stringendo intorno. Due storie che si intrecciano in pochi giorni d’estate, due destini che si scontrano con una società senza scrupoli in cui gli interessi di pochi determinano la sorte di molti.
Recensione
Lo sviluppo del racconto, segue un ottimo filo logico che accompagnerà il lettore, per tutto il romanzo, nelle vicende e nelle azioni dei personaggi che risulteranno sempre ben inseriti nel contesto.
L’autore si addentra nella loro mente e crea le condizioni affinché il lettore possa sentirsi in simbiosi con ognuno di essi.
Durante la lettura, troverete molti temi su cui riflettere, ma vorrei porre l’attenzione sull’evoluzione del pensiero jihadista di Fadi, un altro protagonista del romanzo.
È una tematica molto attuale, legata al momento storico in cui viviamo; l’autore riesce ad affrontare questo argomento molto delicato, in modo distaccato ed obiettivo.
Fadi è molto convinto del suo credo, ma deve fare i conti con una realtà che strumentalizza il suo sentimento e la sua vocazione.
“Una religione che parla solo di comunanza, giustizia e solidarietà. Mentre aspetto mi preparo. Mi impongo di leggere più di dieci righe di fila del Corano, di ricordare le preghiere. Mi preparo e cerco nuovi fratelli virtuali in Rete. Non sono come i vecchi della piazza, loro sono seri e militanti e la mia fede cresce a ogni video della “Siria e a ogni sermone che mi mandano. I miei nuovi fratelli hanno solo dei nickname, nessun nome, e sono arrabbiati quanto me, sono pronti a blow this shit up come me. Sono soli come me. Fratelli a cui è stato tolto il velo dagli occhi, come è stato tolto dai miei, per guardare quello che c’è nel mondo: oppressione, colonialismo, imperialismo e ingiustizie.”
Il romanzo inizia con un ritmo un po’ lento, ma con il susseguirsi delle pagine sale d’intensità e non mancheranno i colpi di scena, ma sempre inseriti in uno scenario drammatico.
Nella storia convivono l’esplorazione meticolosa e lucida di un incubo e il ritratto molto severo e impeccabile delle fragilità umane.
Disordine non è solo un thriller, ma è uno scontro e confronto di uomini e donne con il proprio passato e alla ricerca di un riscatto, ma è soprattutto una storia di uomini e donne e del loro coraggio.
É un buon romanzo che può abbracciare molteplici gusti, dal drammatico al thriller, dall’azione allo spionaggio.
Lo consiglio per chi, oltre al genere thriller, cerca anche altre emozioni.
Joakim Zander
Joakim Zander – Lavora come avvocato per la Commissione Europea a Helsinki. Nato a Stoccolma nel 1975, ha vissuto anche in Siria, Israele e Stati Uniti. Il suo primo romanzo, Il nuotatore, è stato pubblicato in venti Paesi.