Il segreto degli angeli




Recensione di Laura Salvadori


Autore: Camilla Läckberg

Traduttore: Laura Cangemi

Casa Editrice: Marsilio

Genere: thriller

Pagine: 482

Anno di pubblicazione: 2015

Sinossi. Decisa a cominciare una nuova vita, Ebba fa ritorno a Valö, la splendida isola della sua infanzia affacciata sulle casette bianche e le rocce scoscese di Fjällbacka, nell’idillio dell’arcipelago svedese. Vuole rimettere a posto la colonia che le appartiene e che non ha più rivisto dal giorno in cui, una vigilia di Pasqua di molti anni prima, la sua famiglia scomparve nel nulla, lasciando dietro di sé solo una tavola apparecchiata a festa e una bambina di un anno che vagava smarrita. Nessuno li rivide più; nessuno fu mai in grado di stabilire cosa fosse realmente accaduto. Un mistero che da sempre stuzzica la curiosità di Erica Falck, ora entusiasta all’idea di poter riprendere in mano la sua personale indagine su quell’oscura storia. Ma sembra che per Ebba non ci sia pace. Qualcuno vuole allontanarla, disposto a tutto per proteggere il segreto dell’isola. Dopo un incendio scoppiato nella notte, le minacce si fanno sempre più incalzanti: Ebba ha già perso tutto, eppure c’è ancora qualcuno che desidera la sua morte. A Erica e Patrik non resta che unire le forze per trovare le ragioni di un rancore che gli anni non hanno placato, cominciando da un debole indizio: vecchie tracce di sangue che i lavori di restauro hanno portato alla luce nella colonia di Valö. Una sorta di filo rosso che si snoda a ritroso, conducendo a un passato lontano quando, all’inizio del secolo scorso, Fjällbacka conobbe una misteriosa «fabbricante di angeli»

RECENSIONE


Parlare dei romanzi di Camilla Läckberg non è mai facile perché si ha l’impressione che sia già stato detto tutto. E si rischia, quindi, di cadere nella ripetizione e nell’ovvietà, o almeno si teme che possa succedere.

Non si può non dire che la serie di Erica Falk ha avuto un successo mondiale, né che i libri di Camilla Läckberg sono ambientati a Fjällbacka, un piccolo e ameno paesino sulla coste della Svezia meridionale, dagli inverni rigidi e nevosi ma dalle estati soleggiate e calde; un porto di pescatori immerso in un arcipelago da sogno, fatto di isolette costellate di fari, baie, insenature e piccole spiagge solitarie.

A Fjällbacka tutti si conoscono e al lettore, romanzo dopo romanzo, i suoi abitanti si svelano fin nei minimi particolari. Ogni personaggio, anche il meno importante, ha una sua caratterizzazione ben definita e ha una sua storia: cresce, mette su famiglia, affronta varie vicissitudini.

Ogni nuovo romanzo riprende la storia dei personaggi di Fjällbacka là dove si è interrotta, senza soluzione di continuità. Leggendo ci si affeziona a loro, si crea una vera e propria dipendenza. Gli abitanti di Fjällbacka sono quindi tutti protagonisti, al pari di Erica e della sua famiglia.

In questo Camilla Läckberg è maestra! Pochi autori sono capaci di strutturare le loro storie in modo così efficace! La Läckberg utilizza anche lo stesso schema narrativo in ogni romanzo; questo aspetto, invece di annoiare il lettore, ottiene l’effetto contrario! Forse perché questo schema è ottimamente collaudato e funziona alla grande, forse perché una frangia dei suoi lettori si sente rassicurata dalla ripetizione, forse, infine, perché il lettore è assuefatto a leggere in sequenza e si abitua, anzi, si aspetta, di trovare in ogni romanzo della Läckberg gli stessi passaggi.

Una di queste particolarità è quella di affiancare, alla storia principale, una storia che si svolge nel passato, spesso non seconda, quanto a capacità di incuriosire il lettore, alla trama primaria.

I piani narrativi si alternano continuamente, in modo da tenere sempre alta l’attenzione. Con grande maestria l’autrice non svela cosa accomuna le due storie, che di fatto scorrono parallele, senza punti d’incontro. Solo sul finale si intuiscono i punti di contatto.

Questo stratagemma è davvero ben azzeccato: il lettore rimane incollato alle pagine fino alla fine. Inoltre, finito il romanzo, conta i giorni che lo separano dalla nuova uscita.

Questo aspetto è così pregnante che davvero non posso immaginare che la Läckberg, un giorno, possa smettere di scrivere di Erica Falk! O che scriva altre cose, cosa che in realtà ha fatto e devo dire che mi sono (infatti) guardata bene dal leggere, probabilmente sbagliando!

Insomma, cos’altro dire!

Alzi la mano chi davvero non ha letto un romanzo della saga di Erica Falk! Credo siate davvero in pochi!

E per questa manciata di intrepidi lettori cosa devo aggiungere?

Dico loro di iniziare a leggere! Magari dal primo della serie, ma anche, perché no, da un romanzo qualsiasi: vi assicuro che non vi sentirete persi, capirete tutto ciò che c’è da capire e intuirete il resto! Erica Falk saprà farsi amare; per quanto detentrice di una vita perfetta (marito brillante e innamorato, figli deliziosi, carriera ambiziosa, casa stupenda ecc.) non esita a mostrare i suoi punti deboli (terribilmente ficcanaso, un po’ in sovrappeso, con una suocera poco malleabile, occasionalmente in difficoltà nella gestione dei pargoli).

Questo romanzo in particolare, benché sia l’ottavo della serie (il “benché” si riferisce al fatto che a lungo andare c’è sempre il rischio di cadere nella banalità e nella ripetizione), è davvero bello!

La vicenda vi prenderà parecchio e vi lancerete nella scoperta, mai facile, del colpevole.

Vi stupirete, ancora una volta, nello scoprire le radici della storia, che la Läckberg tira fuori in un passato dalle tinte noir. E ancora una volta dovrete ammettere che nell’ordinaria semplicità della vita di un piccolo paesino si celano spesso i misteri più crudi e inquietanti!

Camilla Läckberg


Camilla Läckberg è nata nel 1974 a Fjällbacka, in Svezia e vive a Stoccolma con i tre figli. È una delle più celebri autrici svedesi, più volte premiata dall’Accademia Svedese del poliziesco.

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