Recensione di Antonia del Sambro
Autore: Geir Tangen
Traduttore: Margherita Podestà Heir
Editore: Giunti
Genere: Giallo
Pagine: 528
Anno di pubblicazione: 2018
SINOSSI: Sono passati quattro mesi da quando la cittadina di Haugesund è stata insanguinata dalla catena di omicidi del “direttore d’orchestra”. Il giornalista Viljar Ravn Gudmundsson e la poliziotta Lotte Skeisvoll sono ormai indissolubilmente legati e, pur portando ancora i segni di quei tragici eventi, sono rientrati al lavoro. Nel frattempo, nei quartieri alti della città, un nuovo caso scuote l’opinione pubblica: una ragazza viene trovata morta dopo una festa studentesca, il corpo nudo adagiato su un letto, la bocca aperta in un ultimo tentativo di respirare. Emilie, vent’anni, di origini etiopi. L’unico sospettato è un diciassettenne che si è svegliato accanto al cadavere e sostiene di non ricordare niente.
Dopo una festa in una villetta della cittadina di Haugesund, nella Norvegia occidentale, il giovane Alex, figlio di un noto giornalista locale, si risveglia stordito e frastornato accanto al corpo senza vita della bellissima Emilie, studentessa ventenne di origine etiope, adottata piccolissima da una coppia norvegese.
Alex, come la maggior parte dei ragazzi presenti alla festa, ha fatto eccessivo uso di alcol e sostanze stupefacenti e non solo non ricorda nulla della sera precedente ma ha rimosso anche come ci sia arrivato, nella stessa stanza con la ragazza e nello stesso letto. Dalle varie testimonianze che la polizia e l’agente Lotte Skeisvoll, molto legata al padre di Alex, raccolgono dai ragazzi presenti alla festa e dai rilievi fatti nella villetta, il giovane risulta l’unico possibile indagato e colpevole e dopo un inseguimento rocambolesco viene tratto in fermo nella stazione della polizia locale.
Le accuse contro di lui si fanno più gravi a ogni ora che passa e suo padre Viljar Ravn Gudmundsson viene letteralmente preso dall’angoscia pur continuando a cercare disperatamente prove per scagionarlo. Intanto, a qualche ora di distanza dall’omicidio di Emilie muore un altro ragazzo, Yussef, anche lui di colore, e anche lui presente alla festa nella villetta.
Accoltellato brutalmente e lasciato sotto un portico con un cartello esplicitamente razzista al collo. Lotte Skeisvoll e la polizia cittadina seguono e battono ogni pista possibile ma la verità sembra nascosta da strati di menzogne e interessi personali così spessi da depistare ogni azione e indagine.
Chi ha ucciso la giovane e sensuale Emilie?
Cosa sapeva di così pericoloso?
Cosa è successo realmente la sera della festa e in cosa sono coinvolti i presenti nella villa?
Oblio, secondo volume de I delitti di Haugesund è il classico thriller nordico in cui l’apparente perfezione e l’ordine che regnano nelle città della Scandinavia si rivelano solo un’immagine superficiale; in realtà l’odio e la dissolutezza serpeggiano da tempo in ogni livello della società, tanto che anche chi cerca e persegue la verità e la giustizia alla fine ne viene inevitabilmente toccato o contagiato.
Della bellezza naturale della Norvegia occidentale restano le descrizioni autoriali dei paesaggi e dei fiordi, del verde accecante e delle viste mozzafiato.
Geir Tangen, come ogni scrittore nordico, non si perde in orpelli letterari e sovrapposizioni narrative e racconta in modo asciutto e incalzante una trama complicata e affascinante allo stesso tempo dove lo stile scandinavo regala ai lettori un thriller sopraffino, inquietante, avvincente.
Geir Tangen
Geir Tangen nato a Øystese, Norvegia, nel 1970 vive a Haugesund, sulla costa occidentale della Norvegia. È insegnante e giornalista, e dal 2012 tiene un blog di crime fiction fra i più seguiti, con centinaia di migliaia di visitatori.
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