Recensione di Manuela Baldi
Autore: Carlo Lucarelli
Editore: Einaudi
Genere: noir
Pagine: 256
Anno di pubblicazione: 2018
Sinossi. Quello tra il 25 luglio e l’8 settembre del 1943 è un periodo strano, allucinato. L’Italia si sveglia una mattina senza piú il fascismo e praticamente la mattina dopo con i tedeschi in casa. Proprio nel caos di quei giorni De Luca, in forza alla polizia criminale di Bologna, si trova a indagare su un corpo senza testa. Semplice, perché in fondo si tratta di un omicidio, un lavoro da cane da caccia: chilometri a vuoto, piste da seguire e qualche cazzotto da mettere in conto se ficchi il naso dove non dovresti. Complicato, perché la vicenda assume presto risvolti politici che, date le circostanze, diventano molto pericolosi. Comunque sia il caso, è nella natura di De Luca, va risolto. Sempre. Anche a costo di accettare un compromesso.
«Lorenza gli soffiò un bacio sulla punta delle dita e raggiunse gli altri, aggiustandosi il costume sulle cosce. Era bella, Lorenza, di una bellezza tranquilla e poco appariscente, ma cosí naturalmente elegante da trasformare in un abito da sera anche un vecchio costume come quello, con la sottanina e le spalle coperte. De Luca la guardò entrare in acqua tra gli schizzi, gridando come una bambina, ed era già arrivato in fondo alla fila dei bottoni quando di nuovo si perse. In un attimo era ancora laggiú, al casolare dell’uomo senza testa».
Recensione
Il commissario De Luca lo conosciamo, è un poliziotto, indaga. Carlo Lucarelli ne ha fatto il protagonista di indagini che fino a oggi erano sempre state raccontate in progressione temporale.
Avevamo dubbi su De Luca, sul suo passato, qualcosa non tornava. Con questo romanzo Carlo Lucarelli, tornando indietro, si è deciso a darci qualche risposta.
Questa indagine è collocata in uno spazio temporale molto ristretto e in un periodo particolare per la Storia italiana. Il Governo di Mussolini è caduto, il Re incarica Badoglio, l’Italia non è ancora liberata, gli ex alleati nazisti sono diventati padroni e fanno sentire il loro potere; il coinvolgimento di alcuni fascisti nella vicenda su cui indaga De Luca rende faticoso muoversi e indagare anche se si è “un poliziotto”.
Con il suo solito stile asciutto, lineare, semplice ma molto accurato, Lucarelli, mentre ci racconta delle indagini del commissario De Luca, narra di un periodo sempre ancora poco conosciuto. Si coglie la ricerca storica dietro alla scrittura del romanzo. I capitoli sono preceduti da notizie tratte dai giornali dell’epoca e danno la misura di come venissero fornite le informazioni.
I coprotagonisti sono ben tratteggiati, De Luca spicca per il suo acume investigativo ma altrettanto per il suo disinteresse alle vicende politiche in svolgimento: non è un fascista ma non è nemmeno un antifascista.
Come il suo autore gli fa dire più e più volte nel romanzo, è un poliziotto, come se la sua professione lo esentasse da un qualsiasi giudizio etico e morale sulle vicende del mondo nel quale vive e lo collocasse in un mondo parallelo dove contano solo la legge e la capacità investigativa per risolvere i casi che gli vengono affidati.
Anche nella vicenda sentimentale che lo riguarda, De Luca non brilla, le cose accadono e lui, preso dal sacro fuoco delle indagini, trascura la sua “fidanzata” che pure sembra amare, qualsiasi cosa voglia dire per lui amare.
È un libro che consiglio sia a chi conosce già il commissario De Luca sia a chi dovesse leggere le sue vicende per la prima volta.
Spero di non dover attendere troppo tempo per il prossimo.
Carlo Lucarelli
Carlo Lucarelli (Parma, 1960) ha pubblicato per Einaudi Stile Libero moltissimi libri. Gli ultimi sono i romanzi Albergo Italia (2014), Il tempo delle iene (2015), Intrigo italiano (2017 e 2018) e Peccato mortale (2018) con protagonista, dopo molti anni, di nuovo il suo primo personaggio: il commissario De Luca, comparso già in una trilogia in origine pubblicata da Sellerio con Carta bianca, del 1990 (ora Einaudi Stile Libero, 2014),L’estate torbida, del 1991 (ora Einaudi Stile Libero, 2017) e Via delle oche, del 1996, di prossima pubblicazione con Einaudi Stile Libero.
Da molti anni conduce trasmissioni televisive in cui ripercorre celebri casi criminali esaminandone gli aspetti rimasti oscuri.
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