La bomba di Maradona




Recensione di Giuliana Pollastro


Autore: Vincenzo Salemme

Editore: Baldini + Castoldi

Collana : Romanzi e racconti

Genere: Romanzo Giallo

Pagine: 314 p.

Anno di pubblicazione: 2018

Sinossi. Napoli, 24 marzo 2008. Una bomba fa saltare in aria l’auto del giudice Picone, magistrato integerrimo da sempre in guerra con la malavita organizzata. Nell’attentato íl giudice muore sul colpo, mentre la moglie Rosa, incinta all’ottavo mese, perde la vita dopo avere dato alla luce il figlio Andrea. Del duplice omicidio viene immediatamente accusato il boss Lardella, uno dei capi della Camorra, che non ha mai nascosto il suo disprezzo nei confronti di Picone. Napoli, oggi. A dieci anni da quel tragico evento, Gualtiero Maggio, regista sessantenne che non ha più molto da chiedere a una carriera in cui l’ambizione ha lasciato il posto a una quieta disillusione, viene incaricato dai vertici della tv di Stato di realizzare una fiction sulla vicenda. Dopo avere composto la sua «squadra» di sceneggiatori – il vecchio amico giornalista Cosimo, napoletano doc e idealista vecchia maniera, e la giovane stagista Grazia, carica dell’energia curiosa che solo i ventenni sanno ancora avere – Gualtiero capisce presto che alcuni aspetti della vicenda sono ancora poco chiari. Perché mai, ad esempio, Lardella aveva preparato un piano B per uccidere Picone? Un altro attentato era stato già sventato quella stessa mattina, poche ore prima del secondo, e non era certo prevedibile che andasse in fumo. E come mai la moglie Rosa, a un istante dallo scoppio, aveva cercato disperatamente di aprire la portiera? Chi poteva avere messo la bomba all’interno di una valigetta da cui il giudice non si separava mai e a cui nessuno, neanche Rosa, aveva mai avuto accesso? Chi è davvero Antonio Reale, amico e collega di Picone e padre adottivo di Andrea? A complicare la realizzazione del film, l’arrivo, a sorpresa, di Gloria, ex grande amore del regista, giunta a Napoli per interpretare il ruolo di Rosa. In balia di questi sentimenti contrastanti, Gualtiero dovrà scavare negli animi di tutti i protagonisti di quel giorno maledetto, rivelandone forze e debolezze, segreti e speranze. Ma quello di Gualtiero è anche un viaggio verso il suo di passato, verso una verità nascosta e a lungo ignorata, attraverso una Napoli ambigua e affascinante come coloro che la abitano, fino all’esplosivo doppio colpo di scena finale. Perché, come nelle migliori commedie dell’arte, nulla è come sembra.

Recensione

Un romanzo a cui assisti.

Un libro che ha il potere di farti vedere le cose descritte, ti coinvolge, ti rapisce con il fascino di una trama magistralmente intricata e ricca di colpi di scena.

Narrato in terza persona ma con gli occhi del protagonista, Gualtiero, un regista che dopo una bruciante disfatta lavorativa e amorosa, decide di interpretare un ruolo secondario nella sua stessa vita, non affrontando il dolore della perdita dell’amore perduto e l’amara sconfitta generata dalla critica feroce al suo lavoro di regista.

Questo libro ha una narrazione lenta, di quelle che si fanno gustare, in cui attraverso il protagonista,e grazie a tutti i personaggi che gli gravitano attorno, emergono le varie sfaccettature dell’animo umano.  

Un giallo inusuale, che non si limita a focalizzare la trama, sull’aspetto più classico di questo genere, scoprire chi è il colpevole, quello apparentemente si sa già; Salemme infatti incentra la sua indagine sulle motivazioni dei personaggi, cercando il colpevole scardinando bugie e alibi a gesti, parole e comportamenti di tutti.

Gualtiero infatti è il primo che pian piano vedrà venir meno tutte le sue certezze, rendendosi conto che erano muri di sabbia che si era costruito per non affrontare quello che c’era alle spalle, ossia la vita.  

Ed è proprio il regista che grazie alla scusa del film da realizzare e con l’artifizio della narrazione, userà lo strumento della finzione per raccontare la verità, permettendo anche agli altri personaggi coinvolti di combattere e abbattere i muri che si erano costruiti per proteggersi, ma che prima o poi li avrebbero schiacciati.

Vincenzo Salemme


Attore, regista, autore e interprete teatrale di successo, nato a Napoli nel 1957. Dagli anni Settanta, in cui a teatro era uno degli interpreti preferiti da Eduardo De Filippo, esordisce come attore sul grande schermo in piccole parti agli inizi degli anni ’80. Sulla scia dell’enorme popolarità che ottiene in palcoscenico con la sua commedia E fuori nevica…!, trasmessa anche in televisione, si cimenta dietro la macchina da presa : nasce così il divertente L’amico del cuore (1998) che, nonostante l’impianto fortemente teatrale, ottiene un buon successo di critica e pubblico. Nelle vesti di scrittore, Sellerio ha pubblicato i testi delle sue tre commedie più popolari: E Fuori nevica, L’Amico del cuore e Premiata pasticceria Bellavista. La bomba di Maradona è il suo riuscito esordio nella narrativa.