Recensione di Valentina Marcis
Autore: Federico Axat
Editore: Longanesi
Pagine: 425
Genere: Thriller
Anno pubblicazione: 2016
Ted McKay ha una vita apparentemente perfetta: è ricco, ha una moglie che lo ama e due figlie adorabili.
Ma Ted McKay è a un solo passo dalla morte, perché la sua mente è un labirinto.
Proprio quando sta per premere il grilletto e farla finita però, Ted viene interrotto da un insistente scampanellio alla porta di casa.
Nessuno sa che si trova lì, nessuno sa cosa sta per fare.
Eppure, adesso che apre gli occhi e abbassa lo sguardo, Ted nota un biglietto sul tavolo.
Una nota scritta da lui stesso, ma della quale non si ricorda affatto.
Poche parole: «Apri la porta, è la tua ultima via d’uscita».
Ted appoggia la pistola sul tavolo. Apre la porta.
E inizia l’immersione nell’incubo. L’uomo che si trova davanti si chiama Lynch e ha una soluzione per lui: invece di suicidarsi, con tutto il carico di dolore che rimarrebbe a gravare sulla sua famiglia,
Ted deve compiere un assassinio.
Deve ammazzare qualcuno che, come lui, desidera morire.
E qualcun altro, a tempo debito, farà di lui la vittima di un omicidio e non un suicida.
È così che Ted McKay diventa “un altro da uccidere”.
Ma è così, anche, che inizia un gioco macabro, fatto di illusioni e di manipolazioni, in un vortice che lo trascina sempre più nel cuore dell’abisso.
Suspance, magnetismo e un pizzico di Wulf Dorn sono gli ingredienti principali del nuovo libro di Federico Axat.
Lo scrittore argentino non delude: il suo nuovo libro, “Un altro da uccidere”, attira il lettore in un vortice di eventi che non lascia respiro.
Se nella prima parte, tutto appare chiaro e lineare successivamente il lettore, così come il protagonista Ted, si ritrova a mettere tutto in dubbio.
Sogno, immaginazione o realtà?
Non è facile distinguere ciò che effettivamente accade da ciò che invece potrebbe essere frutto della mente di Ted.
Nonostante questo, l’attenzione rimane sempre viva: la minuzia nelle descrizioni e la bravura dello scrittore, tengono incollati alle pagine, dalla prima all’ultima.
Un thriller psicologico che coinvolge, stupisce, trascina, ma mai delude il lettore.. fino all’ultima riga.
Federico Axat
Federico Axat è nato a Buenos Aires nel 1975. Laureato in ingegneria civile, ha lavorato per anni in America Centrale. Scrive da sempre per passione. Un altro da uccidere è stato un vero e proprio caso editoriale, con il quale ha ottenuto la fama internazionale. A oggi i diritti di traduzione sono stati venduti in più di 30 paesi, e i diritti cinematografici sono stati ceduti a un produttore di Hollywood.
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