Il traditore della Mafia




Recensione di Costantino Giordano


Autore: Vito Bruschini

Editore: Newton Compton

Genere: Thriller

Pagine: 280

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Il maxi processo di Palermo si conclude con 19 ergastoli e oltre 2665 anni di condanna alla detenzione. Alla base del gigantesco dispositivo giudiziario per la prima volta apertamente in lotta contro Cosa Nostra, ci sono le rivelazioni di un solo uomo. Questa è la storia del boss pentito più famoso al mondo: Tommy Branciforte. La sua testimonianza ha la forza dirompente di una bomba atomica all’interno dell’organizzazione mafiosa, ormai completamente nelle mani degli stragisti corleonesi, colpevoli – secondo Branciforte – di aver tradito lo “spirito” mafioso. Dopo che i suoi familiari vengono massacrati, Tommy sceglie di mettersi nelle mani di un magistrato, svelandogli la complessa struttura della cupola e profetizzando la morte dello stesso giudice. Questo romanzo traccia un ritratto vivido e originale del protagonista, perché lo ritrae nella vita quotidiana, sia nelle sue vesti di boss che in quelle di marito, amante e padre. Il tradimento di Tommy Branciforte non verrà mai dimenticato e una caccia spietata e instancabile lo perseguiterà fino alla fine dei suoi giorni.

Recensione

Non mi fiderò di nessun altro, non parlerò con nessun altro. Perché nello Stato italiano c’è gente che non vuole che la mafia venga sconfitta. Dal momento che comincerò a parlare, la mia vita non varrà più del valore della pallottola che Cosa Nostra mi ha già destinato. Il mio conto con la mafia si chiuderà soltanto con la mia morte e con la morte di coloro che avranno la sventura di starmi vicino. Sarà questo il mio modo di espiare per tutto il male che ho fatto”.

Non si può iniziare a parlare del nuovo libro di Bruschini, senza introdurre prima questo passo tratto dal libro dove, in poche righe, è racchiusa tutta l’essenza di quello che l’autore, attraverso questo nuovo lavoro, vuole raccontarci ovvero, della mafia, dello Stato che non è in grado di sconfiggerla e dei pentiti che hanno permesso di far comprendere e scoprire cos’è la mafia e cosa spinge un uomo ad entrare in una organizzazione dalla quale non si può più uscire se non dopo la morte.

“Il traditore della mafia” è un thriller appassionante capace di penetrare nell’animo del lettore, travolgendolo in un turbinio di emozioni quali: rabbia, terrore, stupore ed orrore. Non ci si abitua mai alla malvagità umana e quando questa viene evidenziata non in una storia di pura fantasia, ma in una storia dove la fantasia e la realtà si intersecano, allora lo stupore di quanto l’essere umano possa essere crudele e spietato prende il sopravvento su qualsiasi altra emozione.

Fino a dove può spingersi un uomo pur di acquisire potere?

Ed è solo la ricerca del potere a far si che vengano compiuti atti così crudeli anche nei confronti di bambini innocenti?

O c’è qualche altro motivo che spinge queste persone ad un livello di malvagità tale?

Come sempre, Bruschini è un maestro nel farci porre queste domande durante la lettura e cerca, raccontando una storia, di farci rivivere quegli anni di terrore ed orrore che hanno cambiato per sempre il nostro Paese, dando una lettura chiara e onesta degli eventi e di cosa ha permesso alle organizzazioni criminali di espandersi in tutta Italia come un cancro che, metastatizzando, ha invaso tutti i tessuti sia sociali che culturali; infatti, come dice l’autore in un altro passo del libro:

Tommy poté constatare di persona il potere che Cosa Nostra aveva conquistato negli ultimi tempi presso alcuni parlamentari. Non si era imposta soltanto per la capacità di movimentare importanti accordi finanziari, acquisiti intervenendo nei più importanti istituti di credito italiani e svizzeri, ma si era insinuata nel potere politico, riuscendo ad inquinare i vertici stessi dello Stato e delle amministrazioni locali.”

La narrazione è chiara e fluida e l’autore sceglie di narrare in terza persona in modo da permettere al lettore non solo di seguire la storia criminale del Protagonista ma anche la sua storia personale da quando era bambino a quando poi è diventato uno dei padrini di Cosa Nostra. I fatti, dunque, sono narrati da un caro amico del protagonista, così facendo, l’autore dà la possibilità al lettore di conoscere nel profondo il protagonista in modo da fargli capire perché poi, improvvisamente,decide di diventare un collaboratore di giustizia permettendo ai giudici italiani di conoscere a fondo l’organizzazione criminale di Cosa Nostra.

Scopriremo, grazie al nuovo romanzo di Bruschini che Cosa Nostra è stata fondata con una idea,sicuramente criminale, ma che si poneva dei limiti e un codice d’onore, quello stesso codice d’onore che, con l’avvento dei Corleonesi, verrà completamente calpestato e perso.

E’ proprio per questo affronto fatto non tanto agli uomini cosiddetti d’onore ma all’onore degli stessi, che il Sistema di Cosa Nostra alla fine degli anni ’80 andò piano piano a sgretolarsi cadendo proprio sotto i colpi di quelli che il sistema lo avevano creato; infatti, come dice lo stessoProtagonista: “Non mi voglio più confondere con quella gente, perché loro hanno tradito l’onore, mentre io sono un uomo d’onore…”.

Il traditore della mafia” è un Thriller che darà l’opportunità di aprire gli occhi su una realtà ancora troppo presente nel nostro Paese e di scoprire ancora più a fondo cosa è stato ed è ancora oggi quel cancro che chiamiamo mafia.

Vito Bruschini


Il maxi processo di Palermo si conclude con 19 ergastoli e oltre 2665 anni di condanna alla detenzione. Alla base del gigantesco dispositivo giudiziario per la prima volta apertamente in lotta contro Cosa Nostra, ci sono le rivelazioni di un solo uomo. Questa è la storia del boss pentito più famoso al mondo: Tommy Branciforte. La sua testimonianza ha la forza dirompente di una bomba atomica all’interno dell’organizzazione mafiosa, ormai completamente nelle mani degli stragisti corleonesi, colpevoli – secondo Branciforte – di aver tradito lo “spirito” mafioso. Dopo che i suoi familiari vengono massacrati, Tommy sceglie di mettersi nelle mani di un magistrato, svelandogli la complessa struttura della cupola e profetizzando la morte dello stesso giudice. Questo romanzo traccia un ritratto vivido e originale del protagonista, perché lo ritrae nella vita quotidiana, sia nelle sue vesti di boss che in quelle di marito, amante e padre. Il tradimento di Tommy Branciforte non verrà mai dimenticato e una caccia spietata e instancabile lo perseguiterà fino alla fine dei suoi giorni.

 

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