Carvalho




Carvalho. Problemi di identità

Recensione di Salvatore Argiolas


Autore: Carlos Zanón

Traduzione: Bruno Arpaia

Editore: SEM

Genere: Noir

Pagine: 350

Anno di pubblicazione: 2019

 

 

 

 

 

Sinossi. Senza sapere come e perché, Carvalho è diviso tra Barcellona e Madrid. A Barcellona ha lasciato il suo mondo e l’ufficio in cui continua a lavorare. A Madrid è perso nel labirinto amoroso di una donna sposata con un importante politico. Per lei ha perso la testa come mai prima. Carvalho è invecchiato e cambiato, come la Spagna dove vive. Ha dei problemi di identità a più livelli. Chi sei, Carvalho? Cosa vuoi? Che cosa stai cercando? Siamo nel 2017 e le “placche tettoniche” della società sembrano muoversi in modo inedito. Pepe Carvalho affronta nuovi problemi. La scomparsa di una prostituta, con una madre alla sua disperata ricerca, l’assassinio di una nonna e della nipotina, la vicenda di un ragazzino vittima di bullismo. Pepe odia sempre la musica moderna e brucia ancora libri. Sullo sfondo, una Barcellona autentica e “lontana” dalle guide turistiche, tra spinte secessioniste e l’attentato avvenuto sulla Rambla.

 

 

Recensione

Bentornato Pepe Carvalho! Ci eravamo salutati con un addio nel romanzo “Millennio”, quando il secolo era giovane, mentre facevi il giro del mondo con il tuo fido scudiero sfuggendo all’arresto per l’accusa di omicidio.

Ci siamo conosciuti durante la tua prima inchiesta, quella sull’annegato con lo strano tatuaggio “Sono nato per rivoluzionare l’inferno” e da allora c’è stata sempre la consuetudine di leggere almeno un tuo libro ogni anno e spesso è capitato anche di rileggere qualche passo per riflettere sull’intricato rapporto tra storia e vita come nell’epilogo del romanzo “La solitudine del manager”: “Siamo sinceri Carvalho. Franco ci ha dato una grande lezione. E’ con la frusta che si fa produrre un paese. La democrazia non può prosperare con la frusta, ma ha bisogno di un terrore parallelo, sporco che butti la gente tra le braccia delle forze pulite della società.”

Dopo la morte di Manuel Vázquez Montalbán, noi affezionati lettori, abbiamo cercato di immaginarti con quel sorriso sornione in qualche angolo di Barcellona, il tuo spazio vitale, al Barrio Chino o a Vallvidrera, e in qualche giallo come quelli di Alicia Giménez Bartlett ma la Barcellona di Petra Delicado non è la tua, che era così ancorata al passato, operaia e col sapore di anarchia e di malinconia.

Abbiamo letto anche molti libri dell’autore per ritrovare il tuo animo scettico, anche romanzi storici oppure guide turistiche, insomma qualcosa di scritto che potesse richiamare la tua visione del mondo.
E’ stata perciò una gradita sorpresa ritrovarti in questo “Problemi d’identità” dove il tuo amico Carlos Zanón  raccoglie i tuoi pensieri facendoti parlare in prima persona.

I problemi di identità richiamati dal titolo sono quelli con il primo autore, lo Scrittore che ti ha dato un carattere particolare, malinconico, sarcastico ma l’identità riguarda anche la Catalogna che, quando è stato scritto il libro, affrontava il referendum per l’indipendenza. Se i tuoi primi romanzi spiegavano in modo egregio la transizione dal franchismo alla democrazia in questo libro si mette in evidenza il difficile momento della regione di Barcellona, tra spinte centrifughe verso la repubblica e costrizioni centralistiche sempre più pressanti.

Il mondo è cambiato Pepe, Charo non è più al tuo fianco, al posto della vecchia Seat 850 adesso hai una Focus, sempre vecchia però, ma tu rimani sempre lo stesso, solo un pochino più cupo e disilluso ma sempre cinico, combattivo, sarcastico e mordace.
Continui anche a bruciare libri e stavolta ti azzardi anche a mettere nel camino anche uno dove sei protagonista, “Assassinio al comitato centrale”, per cercare di emanciparti dallo Scrittore che ti ha creato.

Tutto avresti pensato di affrontare nella vita ma non di sapere che il fido Biscuter partecipasse a Masterchef e questo ti dà l’occasione per una delle tue celebri invettive:

“Lo so cos’è. Pianti, pubblicità, risate, competizione, vessazioni, vanità, scherno. Messinscena, cretinismo, fama, stupidità: vale a dire pura televisione. (…) Oltre “è buono- come-l’hai fatto- cosa-ci-hai-messo” è petulanza e snobismo. Le persone si dichiarano, si sposano, fornicano, si insultano, si picchiano, si abbracciano, piangono, stuprano e assassinano per farsi vedere in televisione.  Adesso cucinano anche! Blindano la loro intimità per governi e associazioni di genitori e la consegnano con allegria insana a Apple e a quell’imbecille di Facebook”.

Sono due le indagini che segui principalmente anche se la tua attenzione è rivolta a Madrid dove si trova il tuo nuovo amore, moglie di un “ministro del Partido popular moderato, lui stesso moderato e ancora non imputato, almeno sino a stanotte, di corruzione”.

Stavolta ti pagano per ritrovare una ragazza che si suppone vittima di un pappone serial killer e per scoprire i colpevoli di un atroce doppio delitto ma ti basta poco per capire come si concluderà il primo caso mentre la seconda inchiesta ti impegna in modo particolare, anche perché devi fare i conti con i rapporti tra l’amore ed il potere.

Del resto i tuoi romanzi parlano sempre del potere e anche questo riguarda il potere dell’amore e l’amore per il potere.
Soltanto quando riesci a capire come interagire con questi due fattori risolvi il caso forse più difficile nella tua carriera di investigatore privato e di “annusapatte”, come ti autodefinisci.

Sono tanti i sospettati in questo caso che ti coinvolge e lo risolverai solo quando riuscirai a definire con esattezza il concetto del sentimento chiamato amore, che del resto hai declinato in ben più di cinquanta sfumature, e allora sarai in grado di inviare quel messaggio che ti sembrava così difficile mandare e che sarà il segnale che hai superato la crisi di identità.

E’ stato un piacere rileggerti José Carvalho Touron detto Pepe anche per scoprire che il segreto della tua malinconia risiede nella tua utopia.

A presto!

 

 

 

Carlos Zanòn


Carlos Zanòn (1966), scrittore, avvocato, poeta e giornalista, è autore di oltre quindici romanzi, pubblicato per la prima volta in Italia da Edizioni e/o. Da due anni dirige Barcelona Negra, la rassegna di letteratura noir fondata e animata per dodici anni da Paco Camarasa, leggendario librario della Negra y Criminal di Barceloneta.

 

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