Il maestro del silenzio




Recensione di Valentina Cavo


Autore: Giulio Massobrio

Editore: Rizzoli

Genere: Romanzo di spionaggio

Pagine: 300

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Figure furtive scivolano nei caruggi, nelle ombre della casba di Genova tra il caos delle botteghe e i silenzi di vecchi bordelli. Da lontano occhi attenti osservano, perché il tempo incalza e gli eventi sbandano ora che sulla superba, nei giorni della Conferenza internazionale del Mediterraneo, incombe la minaccia di un attentato. A sventare, in un clima di tensione e paura che opprime l’Europa intera, è chiamata l’unità zero dei servizi italiani, capeggiato dal veterano fosco e da Petra, la “numero due” con cui è meglio non incrociare troppo a lungo lo sguardo. La squadra si avvale di scrupolosi analisti, abilissimi hacker, infallibili operativi e soprattutto di mimo: il trasformista dai cento volti, agente segreto condannato a vivere mille vite. Ma stavolta la trama ordita dal nemico sembra invincibile. E solo calandosi nella mente dell’avversario, l’unità zero potrà riuscire a neutralizzare gli intenti di morte.Grazie a una meticolosa ricerca sul campo, Giulio Massobrio crea una perfetta alternanza tra il ritmo dell’azione e le schermaglie del duello psicologico. Riscrive il genere della spy story restituendo le intime contraddizioni, le debolezze inconfessabili, la tormentata umanità delle donne e degli uomini che operano nelle più riservate agenzie di Intelligence

Recensione

Il maestro del silenzio è un romanzo di spionaggio con una trama davvero fitta e ricca di eventi che riesce a creare un disegno complesso, i cui protagonisti, gli agenti dell’Unità Zero, si ritroveranno ad affrontare una crisi che mette gravemente in pericolo la sicurezza del nostro intero Paese.

In particolare si parla di Mimo, uno degli agenti con più esperienza e che deve spesso lasciare a briglia sciolta la sua vita privata, già di per sé ormai allo sbando, per far fronte ai bisogni e alla sicurezza dello Stato.

In questo libro si viaggia molto: Roma, Genova, Ventimiglia, Bamako sono solo alcune delle città che vengono descritte e che portano il lettore ad avere un confronto con diverse società e tradizioni, da una cultura ad un’altra, cercando di spiegare nei dettagli quello che succede dietro le quinte degli intrighi politici tra le Nazioni e di come le unità spionistiche lavorino per fare in modo che non si verifichino crisi globali o attacchi terroristici, agendo quasi sempre nell’ombra, anche e soprattutto per salvaguardare la parvenza di pace e quiete nelle vite private della popolazione.

La scrittura di Giulio Massobrio è davvero immersiva e, malgrado ci siano molti cambi di scena, il lettore riesce a seguire perfettamente la storia senza perdersi o sentirsi spaesato e, anzi, a tratti ci si sente quasi inghiottiti tra le pagine. Ci sono moltissimi personaggi interessanti tutti con una spiccata personalità e che non è assolutamente possibile confondere tra loro: ognuno è senza alcun dubbio fondamentale per l’intreccio, completo e perfettamente funzionante, come un meccanismo ad orologeria ben oliato (meccanismo destinato a far scattare, ovviamente, dei grandi colpi di scena).

Massobrio riesce anche a parlare di un tema ancora oggi delicato e dolente, come il crollo del Ponte Morandi, viadotto autostradale molto trafficato, senza però strumentalizzare questa tragedia: riesce anzi a riportarlo in vita in modo toccante e delicato, descrivendolo in molte scene del libro e ricordando le vittime.

Insomma, pur essendo una storia che va ad incrociare molte tematiche assai differenti tra loro, leggendo le pagine di Il maestro del silenzio si riesce a godere di uno stile solido e unitario, capace di tenere saldamente in piedi e “sospesa” una storia tanto complessa quanto significativa, senza subire drastiche “inversioni di marcia”, rallentamenti o, non sia mai, crolli dell’attenzione.

 

Giulio Massobrio


Lo scrittore Giulio Massobrio è nato ad Alessandria. È autore di diversi romanzi, fra i quali: A occhi chiusi (Newton Compton, 2011), L’eredità dei Santi (Bompiani, 2013), Autobus bianchi (Bompiani, 2016). È coautore con Marco Gioannini di Marengo. La battaglia che creò il mito di Napoleone(Rizzoli, 2000), di Custoza 1866. La via italiana alla sconfitta (Rizzoli, 2003) e di Bombardate l’Italia. Storia della guerra di distruzione aerea 1940-1945(Rizzoli, 2007), Tierradentro (Bompiani 2018)

 

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