Morte con lode




Recensione di Valentina Cavo


Autore: Betina Lilian Prenz

Editore: Baldini + Castoldi

Genere: Giallo

Pagine: 249

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Un lunedì mattina di fine maggio, un grido rompe il silenzio in cui è ancora immersa quell’ala dell’Università. A terra, nell’aula di fronte alla segreteria, giace il corpo inerte, la testa in una pozza di sangue, di una vecchia professoressa. A indagare è il giovane ispettore Giuseppe Meneghini, ex studente della stessa facoltà. Con l’aiuto dell’affascinante Sara Katz, unica tra i professori a dimostrarsi collaborativa, Giuseppe si trova a ricostruire gli avvenimenti che hanno portato al delitto. Che rapporto lega i misteriosi messaggi minatori che la vittima aveva ricevuto mentre era ancora in vita, la relazione clandestina e morbosa che uno dei professori intrattiene con una bella studentessa bionda e una controversa lezione sull’argomento “omicidio” tenuta dalla stessa Sara qualche giorno prima del delitto? E perché la professoressa Katz aveva sentito quel giorno l’esigenza di prendere spunto dalla paginetta di uno scrittore argentino per parlare ai suoi studenti del delitto perfetto? Una semplice coincidenza? A ingarbugliare ancora di più la matassa, i deliri del ricco e vecchio marito della vittima, costretto a letto da una grave invalidità, e una badante arcigna e burbera che sembra, anche lei, avere qualcosa da nascondere. E mentre l’attrazione tra i due cresce, l’enigmatico racconto oggetto della lezione di Sara sull’omicidio aleggerà anche su una seconda morte…

Recensione

Morte con lode, primo libro che vede la professoressa universitaria Sara Katz protagonista della futura serie di gialli ambientati nella cornice della vita e della società universitaria, racconta gli intrighi e le torbide relazioni dietro le sottili quinte di un piccolo mondo fatto di lezioni, seminari e sessioni di esami.

Betina Lilian Prenz è lei stessa una professoressa universitaria e proprio per questa ragione riesce a descrivere la routine e l’ecosistema degli atenei con grande perizia, inserendo personaggi che sembrano ben al di sopra delle righe, ma che leggendo la storia ci fanno comprendere di non essere poi tanto bizzarri.

La professoressa Katz riesce a conquistare grazie alle sue lunghe ciglia ed una personalità di notevole spessore, nonchè per merito del fatto che pur non essendo giovanissima riesce a creare con i suoi allievi un legame sul piano umano e ad essere amica con la maggior parte dei frequentanti l’università, compreso l’ex studente Giuseppe Meneghini, l’ispettore che investigherà sulla misteriosa morte della professoressa Viviana Longo.

La vittima è al centro di un complesso castello narrativo, architettato con estrema attenzione dall’autrice, la quale dissemina piste e indizi nello svolgersi della vicenda in un modo che rende impossibile per il lettore non sentire di far parte dell’investigazione.

Insomma, non solo questo primo capitolo risveglia l’interesse e l’intelligenza di chi legge, ma lascia presagire una serie di alto intrattenimento, degna di grandi predecessori del genere, che certamente susciterà curiosità di seguire le vicende private e pubbliche della professoressa Sara Katz e di indagare con lei sul prossimo intricato caso.

La professoressa Prenz è salita in cattedra, attendiamo le sue lezioni!

Betina Lilian Prenz


nasce a La Plata, Argentina, nel 1968. Nel 1975 è costretta ad abbandonare con la famiglia l’Argentina per trasferirsi in quella che oggi è l’ex Jugoslavia. Nel 1979 approda Trieste città nella quale tuttora risiede. Dopo la laurea e il dottorato di ricerca in filosofia, ha insegnato lingua spagnola presso varie università italiane, occupandosi anche di traduzione letteraria, soprattutto poetica. Morte con lode è il suo primo romanzo di una serie che ha per protagonista la professoressa universitaria Sara Katz.

 

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