Il silenzio delle ragazze




Recensione di Valentina Cavo


Autore: Pat Barker

Traduzione: Carla Palmieri

Editore: Einaudi

Genere: Narrativa

Pagine: 344

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Quando Lirnesso viene conquistata dai Greci, Briseide, sopravvissuta al massacro della sua famiglia, viene portata via dalla città come un trofeo e consegnata ad Achille. A diciannove anni diventa concubina, schiava, infermiera, assecondando qualunque necessità dell’eroe splendente. Ma non è sola. Insieme a lei innumerevoli donne vengono strappate dalle loro case e consegnate ai guerrieri nemici. Ed è così che confinate nell’accampamento – e nella tenda di Achille – Briseide e le sue compagne assistono alla guerra di Troia e raccontano ciò che vedono. Episodi entrati nel mito, ma anche quelli che non sono stati registrati dalle cronache ufficiali perché legati alla miserabile vita delle ragazze. Da Agamennone a Odisseo, da Achille a Patroclo, da Elena a Briseide, Pat Barker racconta la guerra più famosa di tutti i tempi dal punto di vista delle donne.

Recensione

“Il grande Achille. Il luminoso, splendido Achille; Achille simile a un Dio.

Montagne di epiteti che le nostre labbra non hanno mai pronunciato.

Per noi era solo un macellaio.”

Con queste parole Pat Barker ci fa conoscere i pensieri e i sentimenti di Briseide, che,  da principessa di Lirnesso, si ritrova ad essere portata via e resa schiava e concubina di Achille.

Dopo aver visto i suoi famigliari morire, viene caricata su una nave che la porterà verso la sua nuova vita da schiava, mentre vede la sua città data alle fiamme illuminare la notte e il suo viso, che non sarà mai solcato da lacrime ma continuerà (malgrado il futuro che la attenda non sia così roseo) ad essere impassibile con l’orgoglio che solo una regina può avere.

A Briseide accadono molti fatti che ne segneranno lo spirito e la mente per sempre e lei è fin troppo consapevole del fatto che mai più potrà tornare indietro e rivivere quello che ormai non è che un lontano passato. Come lei stessa racconta nel libro dicendo “Ero una schiava, e qualsiasi schiavo farebbe di tutto, davvero di tutto, per smettere di essere una cosa e ridiventare una persona. Non so come avresti potuto. Certo che non lo sapete. Non siete mai stati schiavi”.

La questione della schiavitù e del sentirsi una “cosa” e non più una persona è un topos assai presente in tutto il romanzo.

La tristezza della guerra però non colpisce solo Briseide, ma anche molte altre donne trattate come meri oggetti, ed anche combattenti come Patroclo e perfino re ed eroi come Odisseo.

Tutti loro hanno un destino che li aspetta e che farà di loro vittime e carnefici allo stesso tempo. Bellezza e terrore erano facce di una stessa medaglia così lo spiega Pat Barker, in ogni uomo c’è un po’ di buono e un po’ di cattivo e dipende sempre e soltanto da che lato si vede la faccenda.

Sono tanti i personaggi che vengono citati in questo libro e molti dei quali ci  svelano frammenti di esistenza, pensieri o sentimenti che  vanno a formare un quadro, dipinto con pennellate cariche di tormento e di brutale disperazione. Nomi come Criseide, Elena, Ritza, Mirone, Agamennone sono molto frequenti e di loro si verrà a sapere qualcosa di nuovo, differente, da un punto di vista del tutto inedito che quasi tenta il lettore a provare d’immedesimarsi in queste vite così lontane nel tempo e per cultura.

Anche se gli avvenimenti raccontati sono sicuramente noti a tutti, grazie a questo libro, si va oltre il classico dell’epoca di Omero e si raggiunge un’ampia umanizzazione di quasi tutti i personaggi presenti nell’Iliade. Il silenzio delle ragazze è sicuramente un’ottima riscrittura che regala una visione che allarga gli orizzonti e fa riemergere dalla spuma del mare miti e leggende che fanno parte, se non addirittura sono alla base, del nostro bagaglio culturale.

Un libro davvero suggestivo che fa di nuovo assaporare il gusto del sale del mare greco, l’odore del sangue del campo di battaglia e la tristezza di chi ha perso tutto.

Pat Barker


è nata a Thornaby-on-Tees nel 1943 e vive a Durham. Dopo aver studiato alla London School of Economics, ha insegnato storia. È autrice di numerosi romanzi, tra i quali la celebre trilogia Rigenerazione (Il Melangolo 1997) e vincitrice del Man Booker Prize nel 1995. Venduto in 20 Paesi, Il silenzio delle ragazze sarà presto un film e uno spettacolo teatrale.

 

Acquista su Amazon.it: