Che fine ha fatto




Bernadette?

Recensione di Carla Suella


Autore: Maria Semple

Traduzione: Paolo Antonio Livorati

Editore: RIzzoli

Genere: narrativa

Pagine: 382

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Bernadette Fox non è un tipo facile. Sarà forse a causa degli occhialoni da diva, dei modi scostanti o dell’abrasiva ironia con cui considera le cose del mondo. Sarà perché esce di rado, trascura la casa e non fa nulla per nascondere l’indifferenza nei confronti dei comitati scolastici e della piaga dei rovi infestanti. Quando la figlia Bee chiede un viaggio in Antartide come premio per la pagella perfetta, Bernadette si getta eroicamente nei preparativi. Consumata dallo sforzo di adattarsi a una vita che non le assomiglia affatto, è una donna sull’orlo di una crisi di nervi. Mentre gli intoppi e i disastri si susseguono uno dopo l’altro, all’improvviso Bernadette scompare, lasciando alla sua famiglia il compito di raccogliere i cocci. Il che è esattamente ciò che Bee decide di fare, ricostruendo con acume e pazienza la scia di mail, fatture, articoli di giornale e circolari scolastiche che la madre si è lasciata alle spalle, fino a svelare il clamoroso segreto che Bernadette nasconde da vent’anni. Sorprendente ritratto femminile, Che fine ha fatto Bernadette? celebra l’istinto di fuga che cova dentro ognuno di noi. Perché nell’ingorgo assordante delle nostre vite è l’imperfezione l’unica ancora di salvezza.

Recensione

La protagonista di questo romanzo si chiama Bernadette Fox ed è, alla luce di molti, una tipa un poco strana. Non esce praticamente mai di casa se non per andare a prendere la sua unica figlia da scuola. Bee ha quattordici anni ed è un piccolo genio.

Bravissima a scuola eccelle in tutto quello che fa e ha una profonda stima e attaccamento verso sua madre che, al contrario, non è per nulla ben vista dai genitori dei suoi compagni di classe. Bernadette infatti è restia a instaurare rapporti con chiunque non sia della sua famiglia, tantomeno con queste madri che lei stessa definisce moscerine per il fastidio che la sola presenza le crea quando aspetta Bee fuori da scuola.

Una sera a cena, davanti al giudizio finale sull’ eccellente andamento scolastico di Bee , Bernardette e suo marito si ritrovano a dover mantenere la promessa fatta a loro figlia: partire in viaggio per l’Antartide tutti e tre assieme.

E’ da qui che si sviluppa la rocambolesca avventura dei personaggi. Bernadette già sull’orlo di una crisi di nervi per via di motivi che scoprirete leggendo, improvvisamente scompare lasciando nel delirio la sua famiglia.

Bee non accetta l’idea che sua madre possa essere morta e decide di indagare da sola scoprendo mano a mano la vita di sua madre , quella che lei le nascondeva.
La parola per definire questo romanzo è brillante.

L’ho trovato divertente, gradevole e molto più affine a me di quanto pensassi.

È un libro sulle imperfezioni della vita e su come si possano cambiare o ignorare, o affrontare. O conviverci. O fuggirle per salvarsi. Bernadette è una donna imperfetta, al contrario di suo marito emblema del rigore e ligio al dovere, lei convive e vive tutti i suoi difetti. È anche consapevole del fatto che prima o poi questa sua attitudine le farà del male e sarà costretta a prendere una decisione, anche drastica.

Che fine ha fatto Bernadette è un libro che si legge bene, mai pesante e davvero piacevole.

Mi sento di consigliarlo soprattutto a coloro che si sentono in trappola in vite non loro, in case che non sentono più loro, con persone con cui non hanno più affinità.

Fuggite, ricostruite altro, non abbiate paura di tentare. Bernadette almeno ci ha provato…

Maria Semple


Maria Keogh Semple è nata a Santa Monica il 21 maggio 1964. Vive e lavora a Seattle è una scrittrice e sceneggiatrice.

 

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