Le esotiche scorribande degli storici curiosi
Recensione di Francesca Marchesani
Autore Jodi Taylor
Traduzione: Maria Elisabetta de Medio
Editore: Corbaccio
Genere: Narrativa
Pagine: 272
Pubblicazione: Agosto 2020
Sinossi. Madeleine Maxwell, Max per gli amici, ha scoperto di recente che la sua laurea in storia non l’avrebbe portata necessariamente a condurre una vita sedentaria, al limite della noia. Da quando è stata reclutata dall’Istituto di ricerche storiche Saint Mary, anzi, le ricerche sul campo la catapultano, insieme ai suoi colleghi, da un’epoca a un’altra senza troppe garanzie di far ritorno nel presente. Inviati in missione nella Londra vittoriana per cercare Jack lo Squartatore, gli storici del St. Mary’s se la vedono veramente brutta quando è Jack lo Squartatore a trovare loro. Inseguita nelle strade nebbiose di Whitechapel, Max rischia veramente di fare una brutta fine. Di nuovo. E non è che l’inizio: l’inizio di una corsa contro il tempo per salvare il St. Mary’s da un nemico pericolosissimo che ne vuole l’annientamento. Un nemico disposto a distruggere la Storia stessa. Dai giardini pensili di Ninive all’isola Mauritius per evitare l’estinzione dei dodo, all’Inghilterra dei Tudor, dove scoprirà una tragedia inedita di Shakespeare con un finale sconvolgente, il gruppo di storici più sgangherati e divertenti della letteratura continuerà le sue scorribande nella Storia, fra scoperte incredibili.
Recensione
Se c’è una cosa che ho capito guardando film e serie tv e leggendo libri che parlano di viaggi nel tempo, è che non bisogna stare troppo a pensare. Bisogna seguire il flusso della narrazione e poi, dopo, a mente lucida,concentrarsi su tutti i meccanismi che ci sono sotto.
E la domanda che ci siamo fatti tutti almeno una volta nella vita è: Se si potesse viaggiare nel tempo, cosa faresti di diverso?
Preferiresti avere il potere di agire sul passato, cambiando così il futuro, oppure andare direttamente nel futuro e vedere che succede?
È una domanda che non deve più porsi Madeleine Maxwell, meglio conosciuta come Max, da quando lavora al Saint Mary. Non avrebbe mai pensato che essere una storica fosse così stancante e pericoloso. Lei e tutta la sua squadra vanno avanti e indietro nel tempo, organizzano veri e propri set con tanto di copioni e costumi per immedesimarsi nella parte, portando le redini del tempo per fare in modo che le cose vadano come sono sempre andate. Non sarebbe troppo difficile, se non ci fossero i cosiddetti paradossi.
Il più gettonato è il paradosso del nonno: Se io tornassi indietro nel tempo e uccidessi mio nonno, così facendo non riuscirei a nascere, e quindi non riuscirei successivamente a ucciderlo.
Ingarbugliato eh?
E se nella squadra di storici ci fosse un infiltrato che vuole fare in modo che non ci sia più un Saint Mary?
Come la prenderebbe la squadra?
Probabilmente con i guanti bianchi dal momento che non si sa mai quali siano le conseguenze delle nostre azioni durante i viaggi nel tempo.
Jodi Taylor col secondo capitolo della banda degli storici ci fa vedere storie di cronaca e le meraviglie del mondo da un occhio diverso. Con uno stile trascinante e divertente.
Jodi Taylor
è ed è sempre stata una fanatica di Storia. Nata a Bristol e cresciuta a Gloucester (cose che entrambe le città negano risolutamente), ha trascorso molti anni con la testa altrove, con grande dispiacere della famiglia, dei professori e dei colleghi, finché ha deciso di concretizzare tutte le sue fantasie e ha finalmente preso in mano una penna. Non ha ancora idea di quel che farà da grande. Il suo romanzo d’esordio, La confraternita degli storici curiosi (Corbaccio, 2020), è un mix di storia, avventura, commedia, romance e tragedia.
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