Un fuoco che brucia lento




Recensione di Priscilla D’Angelo


Autore: Paula Hawkins

Editore: Piemme

Traduzione: Barbara Portieri

Genere: Thriller psicologico

Pagine: 320

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. Laura ha trascorso la maggior parte della vita sotto il peso dei giudizi altrui. È considerata irascibile, turbata, un’outsider. Miriam sa che, solo perché Laura è stata vista lasciare la scena di un crimine orribile con i vestiti sporchi di sangue, ciò non fa di lei necessariamente un’assassina. L’amara esperienza le ha insegnato quanto sia facile essere colti al posto sbagliato nel momento sbagliato. Carla è ancora scossa dal brutale omicidio del nipote. Non si fida di nessuno: sa che anche le persone buone sono capaci di azioni terribili. Ma fin dove è disposta a spingersi per trovare pace? Innocente o colpevole, ognuno di noi è segnato nel profondo. Ma alcuni di noi sono segnati al punto di uccidere. Perché quando accendi una miccia, non puoi più fermare l’incendio.

Recensione. Per chi avesse letto i precedenti due romanzi di Paula Hawkins, ossia La ragazza del treno e Dentro l’acqua, noterebbe un’evoluzione della scrittrice, più matura e abile nel tratteggiare i caratteri dei personaggi e far uscire i loro lati oscuri e inquietanti.

In questo avvincente thriller ogni personaggio cerca di redimersi dal passato, anche se ciò comporta dei profondi cambiamenti nella vita presente: c’è chi riesce a uscire dal circolo del senso di colpa, pentimento e dolore, chi ne rimane sopraffatto.

Ad esempio, colei che più mi ha affascinato e, a mio parere, descritta meglio, è Laura, una giovane ragazza che, a causa di un brutto incidente da piccola, è rimasta profondamente segnata a livello emotivo e fisico:La scarsa autostima era di certo uno dei problemi di Laura, ma non l’unico. Ne aveva un intero battaglione a farle compagnia, tra i quali: ipersessualità, scarso controllo degli impulsi, comportamento sociale inadeguato, attacchi di rabbia, perdita di memoria a breve termine e una zoppia piuttosto pronunciata.”.

Le protagoniste della storia sono quattro donne, legate da un filo rosso inizialmente impercettibile ma poi via via più evidente: difatti, verranno coinvolte nel brutale omicidio di David Sutherland, e ognuna potrebbe più o meno avere un ruolo chiave nella vicenda.

La trama, partendo dall’omicidio come punto chiave del racconto, si snoda attraverso continui flashback e rivelazioni, sino ai colpi di scena finali.

Non lo considero puramente un thriller, in quanto Hawkins scava a fondo nella mente dei personaggi, indagando il significato del dolore e la sua rielaborazione con dei passi davvero toccanti.

Consigliatissimo!

  

Paula Hawkins


Paula Hawkins è nata e cresciuta in Zimbabwe, dove il padre lavorava come economista. Si trasferisce a Londra all’età di diciassette anni, laureandosi successivamente a Oxford. Lavora per quindici anni nel campo del giornalismo, che abbandona per dedicarsi alla scrittura. Nel 2015 pubblica La ragazza del treno negli Stati Uniti, il suo romanzo d’esordio, che in tre settimane vende 500.000 copie. È autrice di Dentro l’acqua (Piemme, 2017) e di Un fuoco che brucia lento (Piemme, 2021).

 

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