Genova uccide




 Recensione di Loredana Cescutti


Autore: Marvin Menini

Editore: Frilli

Serie: Alessandro Pinna #2

Genere: Noir

Pagine: 368 p. R.

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi.  Torna con la sua seconda avventura Alessandro Pinna, il nuovo personaggio di Marvin Menini accolto con entusiasmo dalla critica e dai lettori nel 2020. Un tempo, alto ufficiale dei Carabinieri che ha deciso di congedarsi volontariamente dall’Arma dopo quello che è accaduto a sua figlia Giulia. Nel presente, investigatore privato che cerca di convivere con i rimorsi e sbarcare il lunario. Tre omicidi sulla sua strada, tre casi da risolvere: un primario ospedaliero che viene trovato morto dopo un gioco erotico, un caso di pedofilia e una cinese senza nome dentro ad un container nel porto di Genova. Tre storie tra presente e passato, intrecciate con la sua esistenza tormentata, il suo carattere duro e chiuso, e le due donne che lo hanno portato a scelte difficili. Tre momenti diversi della sua vita, con a fianco l’inseparabile amico, tenente dell’Arma, Marcello Mari. E una quarta, misteriosa, vicenda di alta finanza e corruzione tra Milano e Camogli. Che cosa lega Marco Sgrò ad Alessandro Pinna?

Genova è una donna volubile e talvolta infantile. Capricciosa, quando lascia che la primavera esploda improvvisa: e sbuca senza un apparente motivo come un cadavere trattenuto dal terreno per tutto l’inverno.

Genova è una donna affascinante e nobile. L’aria si impregna in un baleno dei profumi delle piante; di pitosforo e gelsomino, rosmarino e timo serpillo. E il sole, grande e perfetto nella sua forma sferica in mezzo a un cielo azzurro e terso, avvolge la città nel caldo che a tratti può diventare opprimente.

Genova è una donna accogliente.

Genova, se la conosci, sa anche essere una donna tranquilla.

Genova è una donna di casa, madre e nonna dai fianchi larghi.

Genova è una donna strana: che sa essere anche misteriosa, cattiva, matrigna e assassinina.

Recensione


Ancora una volta, come già accaduto lo scorso anno, leggendo la prefazione di Menini, prima ancora di addentrami nei meandri di questa storia intricata e ombrosa, io di fatto ero già stata conquistata dalle parole introduttive. Parole, che regalano un pezzetto importante al lettore, come se l’autore così facendo introducesse e ci invitasse ad accogliere questo suo personaggio, così apparentemente complicato, ma dal cuore grande invitandoci ad accettarlo, così com’è, in pregi e difetti.

Sembra tanto un pezzo di granito. Sembra che nulla la scalfisca e appare più ruvido di quello che è. A tratti, penso quasi che lo faccia apposta. Ma in realtà, conoscendola, ho capito che lei è come questo posacenere…

Duro e freddo? –

Sì. Forse sì. Ma anche trasparente.”

Alessandro Pinna. Una figura controversa, per alcuni, estremamente umana per altri.

Una tela ancora una volta tutta da riempire, la sua vita, ma anche tanti nodi da sciogliere, perché è proprio all’interno di essi che si nasconde il vero Pinna, quello che pochi conoscono, perché preferisce celarsi dietro una maschera fatta di arroganza e superbia per autodifesa, per non rischiare di sgretolarsi, di sciogliersi al sole, di crollare rischiando di perdere il senno.

Non se lo può permettere.

Lo deve alla figlia, lo deve alla moglie.

Lo deve ai pochissimi fedeli amici.

Lo deve a tutti.

A tutti ma non a sé stesso.

Lui non conta.

Ma se stesse sbagliando? Se Agire così potrebbe condurlo all’autodistruzione?

Non è vivere questo. È lasciarsi trascinare in un mondo fittizio di ombre…”

Un passato che cerca di rincorrere come un pazzo senza riuscire ad afferrarlo e, un presente cha ha paura di afferrare, perché fermarlo potrebbe significare dover mettere un punto, QUEL punto che sa di rassegnazione, ma anche di rinascita.

Quella rinascita su cui ritiene di non avere nessun diritto.

Questa volta ci è arrivato vicino, al burrone, c’è mancato poco. In un sol colpo avrebbe potuto perdere tutto, compreso sé stesso, ma sono proprio i legami indissolubili quelli che ancora riescono a farlo desistere e ad aprirgli gli occhi. Nonostante tutto.

Ed è giusto ascoltarli. Ad averne voglia.

“Perché sei diventato così impermeabile agli altri? Ai sentimenti?

Non sei mai stato uno d’incontro, uno facile. Ma avevi le tue regole. I tuoi limiti. Era come se, alla fine, tu sapessi sempre quello che era giusto e ciò che invece risultava sbagliato.

Adesso quella linea non c’è più. C’è solo il dolore di Alessandro, che travolge tutto.”

La scrittura di Menini colpisce, avvince e ti conduce laddove tu non vorresti mai andare a guardare, ovvero nell’oblio, per la paura, che diventa un qualcosa di fisico e palpabile, nel rischiare di sapere troppo, nel leggere cose che sai già che ti faranno male e che soprattutto, finiranno di lacerare ancora di più un cuore che ha già dato tanto, in termini dolore e un’anima che non ha mai smesso di autoflagellarsi.

Il peso delle colpe, che secondo Pinna non possono fare altro che aumentare di giorno in giorno, ormai è diventato talmente grande che intravvedere una via d’uscita sembra praticamente impossibile.

Ma l’autore ha fatto di meglio, intessendo una storia che ci permette di guardare oltre, che ci fornisce una visione d’insieme, saltando nel tempo e mostrandoci com’erano tutti, come sono diventati e soprattutto, il perché di questa grande sofferenza, che parte da lontano.

Un senso di vuoto e di non appartenenza che è un qualcosa che deriva dal sangue, ma anche una coerenza costante negli atteggiamenti, che aiuta a mantenere un equilibrio necessario.

Tre casi slegati, nei fatti, ma concatenati negli eventi che ti guidano, raccontando un’unica storia, quella di Pinna e dei suoi vuoti incolmabili, dei suoi silenzi e della sua afflizione.

Tre indagini, tre tempi diversi ma sempre lui, al centro di tutto, che cerca di riportare luce dove apparentemente adesso si rileva solo il buio.

Un’unica nota in comune, Genova con il suo porto, le sue barche, le sue focacce e l’odore del mare, che regala un senso di libertà senza eguali.

Ovviamente non si può mancare di riconoscere la travolgente drammaticità di questo personaggio, piegato dalla vita e che appare come un qualcosa di potente e straordinario, che non può passareinosservato e che, tu non riesci a scollarti di dosso e anzi, anche se continua ad andare avanti, magari senza rialzarsi del tutto perché non ritiene di meritarselo, lo fa comunque, anche se solo per inerzia. Certo, in alcuni momenti gli scambi fra lui e il suo ex collega Mari ti fanno dimenticaretutto, per pochi secondi, e ti strappano una risata. Diciamocelo, però, ormai Pinna ha superato da un pezzo la linea di confine e se è ancora in piedi, è proprio grazie a quei pochi che ancora non gli hanno voltato la schiena.

Un ritmo frenetico, un’ansia crescente, colpi di scena esplosivi e alla fine, una conclusione che non lascia adito a dubbi.

Non posso fare altro che consigliarvi col cuore di fare la conoscenza di Alessandro Pinna, accoglietelo così com’è, con pregi e difetti e non diffidate, state pur sicuri che su di lui potrete sempre contare.

non stai bene. Perché non sono le ferite sul tuo corpo a farti male ma quelle della tua anima. Che continui a violentare, a torturare, a volerla forzare in una direzione che porta solo all’infelicità. E tu, invece, sai cosa vorresti per essere felice. Ma hai paura di dirlo a te stesso e agli altri.”

Abbi cura di te Pinna, alla prossima!

 

 

Marvin Menini


Marvin Menini: è nato a Genova il 18.02.1971. È laureato in Medicina e Chirurgia ed è specialista in Ortopedia e chirurgia della mano. Svolge il proprio lavoro presso un importante ospedale genovese. È appassionato di cucina, poker e letteratura noir. Ha giocato ventitré anni a Pallanuoto. Nel 2015 ha pubblicato su “ilmiolibro.it” il romanzo Nel cuore del centro storico, la prima avventura di Matteo De Foresta, ed ha partecipato al concorso “Ilmioesordio2015”. Il libro è arrivato in finale, selezionato assieme ad altre 50 opere da scuola Holden. Pubblicato anche su Amazon in e-book, Nel cuore del centro storico ha venduto dal 30 luglio 2015 ad oggi più di 4.000 copie. Nel settembre 2015 ha pubblicato in self publishing su Amazon un racconto lungo, sempre con protagonista Matteo De Foresta, dal titolo Sangue sul Fiume. Nel gennaio 2017 ha pubblicato per Fratelli Frilli Editori la seconda avventura di Matteo De Foresta, Poker con la morte. Il romanzo è arrivato al primo posto, nella settimana di Ferragosto 2017, nella classifica assoluta dei best seller di Amazon. Nel febbraio 2018 ha pubblicato per Fratelli Frilli Editori la terza avventura di Matteo De Foresta, I Delitti dei Caruggi e nel 2019 sempre per Fratelli Frilli Editori la nuova edizione de Nel cuore del centro storico. I Delitti dei Caruggi è rimasto nella classifica assoluta Top 100 dei best seller di Amazon, categoria Gialli e Thriller, fino a giugno 2018. Complessivamente, le avventure di Matteo De Foresta hanno venduto più di 10.000 copie.Con “Due delitti” (2020 – Frilli) prende il via la nuova serie che vede come protagonista Alessandro Pinna.

 

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