Recensione di Roberto Forconi
Autore: Michele Catozzi
Editore: Tea
Genere: Thriller
Pagine: 336
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. Un triste risveglio attende Venezia e il commissario Nicola Aldani: una studentessa di Ca’ Foscariviene trovata uccisa in una calle. E come se questo non bastasse, le modalità dell’omicidio lasciano credere che potrebbe non trattarsi di un caso isolato. Forti pressioni incombono fin da subito su Aldani e la sua squadra: tutti vogliono che il colpevole – il mostro di Venezia, come lo ha definito la stampa – venga fermato prima che possa colpire ancora. Le indagini però sembrano avvolte dalla stessa nebbia che grava persistente sulla città, e faticano a trovare una pista concreta. La risonanza mediatica del caso, alimentata da un noto psichiatra con manie di protagonismo, spinge allora le autorità ad allargare la compagine investigativa. Giunge così da Roma un sostegno inaspettato… quantomeno da Aldani: un’agente dell’Unità di analisi del crimine violento, la commissaria Dalia Santoro. Aldani non può permettere che il nuovo arrivo porti scompiglio negli equilibri della sua consolidata squadra né nelle sue radicate abitudini, d’altra parte ha bisogno di tutto l’aiuto possibile; dopo pochi giorni, infatti, viene ritrovato il corpo di un’altra ragazza…
Recensione
Un senso di oppressione che avvolge di nebbia e carattere le Calli Veneziane e il volto del commissario Aldani, un cinquantenne devoto, leggermente inadatto sul piano sociale, e tendenzialmente più a suo agio con il lavoro piuttosto che in famiglia.
Il volto freddo delle cupe ambientazioni venete fanno da sfondo a questa storia molto intelligente, così come la scrittura di Michele Catozzi, che senza fronzoli non divide il lettore ma lo rende partecipe della storia; un continuo gira pagina che coinvolge fino al finale che, non essendo del tutto originale, riesce ugualmente ad essere molto soddisfacente.
Il ritrovamento del cadavere di una studentessa lascia presagire il peggio fin dall’inizio delle indagini: il corpo flagellato di coltellate è come una scultura diabolica che getta nel panico Venezia, mentre giornali e televisioni incrementano il disagio degli abitanti con l’ombra di un Serial Killer che si aggira tra le Calli e il “muro di nebbia” di cui la laguna è avvolta.
E’ qui, nel momento in cui fa la sua apparizione scenica Venezia che Catozzi rende personaggio principale la laguna, trasportando il lettore nei suoi “sottoporteghi e cortili nascosti”. Venezia è l’architetto che disegna una trama ricca di inventiva, e Catozzi attraverso la divisione in “distici” rende l’atmosfera magica ed irripetibile (capirete il perché in distici quando leggerete il libro).
Lo stesso Catozzi ci dice che il libro è uscito fuori in un momento particolare, quello del lockdowne che “nebbia” e inquietudine sono state strappate dal particolare momento storico vissuto. Ogni dettagli, personaggio, scene del crimine ne sono intrise.
Scelta particolare è quella del tempo: dal 10 Settembre al 23 Dicembre 2013. La storia inizia proprio alla vigilia della festa più amata e sentita dai veri veneziani, ovvero la Festa della Madonna della Salute e termina quando l’anno solare volge al termine. Numeri che ritorneranno spesso nella storia e che influiranno sullo svolgimento della trama.
Con questo libro Michele Catozzi porta la sua scrittura a un livello nuovo, definitivamente splendido, perfezionando gli attori già conosciuti nei libri precedenti. Ritroviamo Schinco il miglior amico d’infanzia del Commissario Aldani, diventato giornalista; il romanaccio Vitielli, poliziotto archetipo di un periodo storico collocabile nei 70 del secolo scorso. L’ispettore Manin, depositario di un cognome storico, pesante ma che regge con le sue qualità encomiabili e silenziose.
Un frenetico e corroborante numero di “personaggi in cerca d’autore” come nel dramma Pirandelliano, in cui il Capocomico Catozzi dirige alla perfezione.
Immergetevi immediatamente nella lettura di “Muro di Nebbia” senza pregiudizi, aspettative: ne uscirete vittoriosi e delusi che il libro arrivi al termine troppo presto facendoci attendere con trepidazione una nuova avventura del Commissario Aldani.
E se amate la cucina, troverete molte curiosità sulle ricette veneziane.
Una delle sorprese e conferme dell’anno!
Michele Catozzi
Michele Catozzi, nato a Mestre nel 1960, ha vissuto a lungo in Veneto. Ha passato molti anni a Treviso, dove si è occupato di editoria e giornalismo. Dopo aver scritto diversi racconti, pubblicati in antologie e riviste, nel 2015 ha pubblicato Acqua morta, il primo romanzo della serie che vede come protagonista il commissario Nicola Aldani, cui hanno fatto seguito Laguna nera (2017) e Marea tossica (2019).
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