Recensione di Gabriele Loddo
Autore: Geir Tangen
Traduzione: Margherita Podestà Heir
Editore: Giunti Editore
Genere: Thriller suspense
Pagine: 432
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. Viljar Ravn Gudmundsson è ormai costretto a usare il bastone e impossibilitato a muoversi come prima, a causa della sparatoria in cui è rimasto coinvolto. Sempre più dipendente da sigarette e prese di tabacco, si dedica ormai ad altre indagini e in particolare cura un podcast in cui tratta i cold case della zona. Lotte Skeisvoll, la sua amica investigatrice dalle manie ossessivo-compulsive, invece, è alle prese con una serie di efferati omicidi. Le vittime muoiono a causa di pene atroci e, cosa ancora più terribile, Lotte le conosceva: facevano parte del gruppo che frequentava da giovane e qualcuno le sta uccidendo una dopo l’altra. Ma chi? Avranno a che vedere col terribile segreto che la lega a Viljar o con il suo passato? Dopotutto la vendetta è un piatto che si consuma freddo…
Recensione
“Vendetta” è l’ultimo lavoro di Geir Tangen ed è il capitolo di chiusura della sua trilogia di romanzi thriller.
L’ambientazione rimane quella di Haugesund, una piccola città di trentamila abitanti nella contea di Rogaland, situata nella Norvegia meridionale. A fare da cornice alla storia sono le gelide acque del Mare del Nord, i suoi splendidi fiordi, boschi intricati e un’infinità di piccole isole.
A dispetto della sua apparente tranquillità, la fiabesca regione ha da tempo rubato il palcoscenico alla capitale, e alle città più popolose della nazione, a seguito di una lunga serie di notizie di cronaca nera che la vedono l’epicentro d’azione di un efferato omicida.
Le morti si susseguono una dietro all’altra al punto che la polizia locale deve richiedere il supporto della più esperta Kripos, l’Agenzia di servizi investigativi nazionale.
Nonostante l’intervento dell’Agenzia, le indagini procedono a rilento e ogni passo compiuto in avanti sembra far emergere un mondo oscuro, fatto di sparizioni e di illusioni, dove ciò che appare è insolito o irreale.
Spesso i morti non sono morti egirano indisturbati a compiere le proprie vendette risultando sfuggenti e inafferrabili. Tra i personaggi alla loro caccia ci sono i protagonisti dei precedenti capitoli della trilogia: Lotte Skeisvoll, ispettore capo della polizia, e Viljar Gudmundsson, giornalista, impegnati nelle ricerche e a combattere contro i loro personali fantasmi.
L’autore è abile a idealizzare una fitta ragnatela dove vecchie storie si intrecciano col presente, quella dell’assassino con quella delle vittime e quella di chi indaga, creando un mondo distorto dove nessuno è realmente innocente o privo di peccati.
La scrittura è quella più consona per il genere: scorrevole e senza fronzoli o artifici poetici, ma quando serve il colpo a effetto riesce a cogliere l’obiettivo. I personaggi sono ben delineati anche quando sono secondari, e riescono a creare un’ottima empatia col lettore. In definitiva è un testo moderno in grado di conquistare gli amanti dei thriller ambientati nel Nord dell’Europa.
Geir Tangen
(Øystese, 1970) vive con la moglie a Haugesund, sulla costa occidentale della Norvegia, dove è ambientata la sua serie thriller. È insegnante e giornalista, e dal 2012 tiene un blog di crime fiction fra i più seguiti, con centinaia di migliaia di visitatori. Per Giunti sono usciti con grande successo i primi due volumi della saga di Haugesund, Requiem (2017) e Oblio (2018), in corso di pubblicazione in ben 15 Paesi.
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