Recensione di Valentina Cavo
Autore: Gianluca Calvosa
Editore: Mondadori
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 396
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. Italia, 1972. Dopo quattordici anni trascorsi tra i corridoi polverosi di un soffocante archivio alla periferia di Milano, Andrea Ferrante è ormai rassegnato al suo dignitoso quanto anonimo ruolo di piccolo funzionario politico, ben lontano dalla radiosa carriera cui un tempo sembrava destinato. Il rapporto con la moglie Sandra si trascina stancamente. Con suo figlio Umberto, poco più di qualche sporadico litigio.A strapparlo dal torpore del fallimento è un’inattesa convocazione a Roma dove, contro ogni logica e consuetudine, il nuovo segretario del PCI lo nomina tesoriere del partito. L’entusiasmo per il prestigioso incarico, però, lascia presto il posto allo sconcerto: non solo il suo predecessore è stato trovato morto in circostanze poco chiare, ma il primo compito che Ferrante deve affrontare è interrompere il fiume di denaro proveniente da Mosca. Sono anni densi di fermento, quelli della Guerra Fredda, delle università occupate, del volantinaggio in fabbrica, dei cortei di piazza e delle prime vittime del terrorismo.L’Italia è troppo strategica per lasciare l’iniziativa al nemico: comunisti, democristiani, CIA, KGB, servizi deviati, brigatisti e alti prelati del Vaticano si incrociano a Roma, vero epicentro della contrapposizione tra Mosca e Washington, mettendo in scena un conflitto senza precedenti che, anestetizzato dall’abbraccio della Dolce Vita, trasforma la Città Eterna nel parco divertimenti dello spionaggio internazionale.Gli eventi che hanno catapultato l’inconsapevole tesoriere in un labirinto senza apparente via di uscita risvegliano storie provenienti da lontano che si danno appuntamento sulle sponde del Tevere per fare i conti con il passato.
Recensione
Il tesoriere è un libro che ci trasporta negli anni ’70 del Novecento, in piena guerra fredda, miscelando avvenimenti inventati ad altri reali creando così un’ambientazione veritiera e assai fedele all’epoca. I rapporti tra i maggiori partiti che in quegli anni erano sulla scena politica italiana, non solo tra loro, ma anche per come si relazionavano con la politica estera, erano molto complessi ma vengono trattati con dovizia di particolari e rendono la lettura molto avvincente.
La prima parte del libro è dedicata alla creazione dei personaggi, per fare capire appieno le personalità e i pensieri di tutti loro, creando delle solide basi sulle quali tessere una storia molto intricata, ma assai godibile. Per quanto tutti siano creati magistralmente, il personaggio che seguiamo più attentamente è Andrea Ferrante protagonista del romanzo. Grazie anche all’uso di ricordi che vengono raccontati al lettore si ha un’ampia visuale della personalità del protagonista e di tutto quello che ha passato per essere l’uomo che è diventato.
L’intreccio politico e il fedele racconto di quegli anni donano uno spaccato della società dell’epoca e suggeriscono anche argomenti importanti come l’uso di alcuni stupefacenti o i traffici economici tra le varie potenze mondiali, prime tra tutte America e Russia, che incentivavano alcuni partiti per avere maggior potere durante la guerra fredda in corso.
La penna di Gianluca Calvosa ci trasporta, quindi, in un’Italia tutto sommato recente, ma sicuramente da riscoprire, tratteggiando intrecci e legami politici e storici che fanno ancora parte della nostra attualità. Un libro da leggere per chi è appassionato della storia del nostro Paese e di politica, e per chi vuole capire meglio un pezzo del nostro passato.
Gianluca Calvosa
(Napoli, 1969) dopo la laurea in ingegneria ha svolto un’intensa attività manageriale per poi fondare OpenEconomics, società leader in Italia nella valutazione d’impatto socioeconomico, e Standard Football, spin-off di analisi finanziaria in ambito sportivo. Dal 2002 al 2006 ha diretto la casa editrice de “Il Riformista”, “New Politics” e “Quaderni Radicali” e nel 2004 ha contribuito alla nascita di “Formiche”, magazine multimediale di economia e politica di cui è tuttora presidente.
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