Recensione di Cristina Bruno
Autore: Luigi De Pascalis
Editore: Newton Compton
Genere: thriller storico
Pagine: 464
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. Il giovane monaco Giustino, arrivato a San Martino di Saltara per vegliare le ultime ore del vescovo Negusanti, fa la conoscenza di un altro monaco, Guiduccio da Narni, detto fra’ Quodvultdeus. Alla morte del vescovo, Giustino decide di accompagnare il frate nel suo viaggio di ritorno a Venezia. Ma il loro non sarà un viaggio come tanti. Quodvultdeus convince il giovane a seguirlo in una ricerca attraverso l’Italia intera, alla caccia di un antico e inestimabile manoscritto: La vera dottrina di Celso, un libro tanto rivoluzionario da essere in grado di cambiare il mondo. Ma i due monaci non sono gli unici sulle tracce del libro: assassini al soldo dei più potenti Stati europei si mettono infatti alle loro calcagna…
Recensione
Giustino è un giovane monaco segretario presso il vescovo d’Arbe Vincenzo Negusanti, nipote del cardinale Adriano Castellesi di Corneto. Alla morte del vescovo, accetta di accompagnare, nel viaggio di ritorno verso il suo convento a Venezia, Quodvultdeus, il frate agostiniano precedente segretario di Negusanti accorso al suo capezzale. Ma la meta reale non è quella inizialmente indicata dal misterioso frate.
Attraverso un lungo pellegrinaggio per l’Italia il giovane scoprirà la vera personalità di Quodvultdeus, conoscerà l’intricata rete di rapporti tra Negusanti, Castellesi, il lord cancelliere Wosley, il Papa e tutti i regnanti del periodo e scoprirà perché tutti sono alla ricerca di un misterioso e perduto libro di Celso. Tra agguati, avvelenamenti e fughe rocambolesche riuscirà il giovane Giustino a portare a termine la sua missione?
Il lettore si trova alle prese con un romanzo storico scritto con puntigliosa attenzione e dettagliato fin nei minimi particolari che riguardano la vita di molti dei protagonisti che sono realmente esistiti. Tutta la vicenda infatti ha una solida base storica che l’autore documenta con dovizia di date, documenti, testimonianze. Nel contesto generale appaiono quindi insignificanti un anacronismo come la presenza dei numeri civici, che a Venezia sono stati introdotti durante la dominazione asburgica, o l’evidente refuso riguardante una lettera di San Paolo ai Galilei anziché ai Galati.
La finzione invece riguarda il tema centrale, quello della ricerca del libro perduto di Celso. Anche il libro ha del resto una sua veridicità storica. Nel Discorso vero di Celso infatti vengonoeffettivamente criticate e sbeffeggiate le dottrine ebraica e cristiana. Il testo non è giunto a noi ma ne abbiamo testimonianza attraverso le confutazioni di Origene alle sue tesi.
Il pensiero anticristiano e antidogmatico di Celso diviene così pretesto per criticare il comportamento licenzioso, immorale, violento della chiesa nella società cinquecentesca. Quodvultdeus difende la libertà di pensiero ispirandosi al neoplatonismo di Celso e insinua il dubbio nella giovane mente di Giustino.
Tutto il cammino del giovane frate ha così un sapore iniziatico e servirà a far nascere in lui un pensiero critico scevro da dogmi e credulità popolare.
L’autore ci trasporta nel secolo in cui iniziavano a germogliare e a svilupparsi le idee del Rinascimento che avrebbero in breve portato una ventata di innovazione in tutta l’Europa.
La recente invenzione della stampa, lo scisma di Enrico VIII, la condanna di Giordano Bruno e quella pochi decenni dopo di Galileo sono il contesto in cui si muovono i protagonisti e nel quale respirano una nuova aria di libertà.
Nell’epilogo il lettore troverà inoltre più che esaurienti informazioni sul processo relativo alla congiura del Petrucci contro Leone X e sul coinvolgimento del cardinal Castellesi.
Un libro certamente consigliato a chi ama il romanzo storico ricco di dettagli.
A cura di Cristina Bruno
Luigi De Pascalis
Luigi De Pascalis ha vinto numerosi premi letterari tra cui due volte il Premio Italia e il premio Acqui per il migliore romanzo storico; è stato finalista al Premio Camaiore e candidato al Premio Strega. È autore di numerosi romanzi e saggi storici. Con la Newton Compton ha pubblicato Il sigillo di Caravaggio, Il pittore maledetto e La congrega segreta.
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