Recensione di Stefania Ceteroni
Autore: David Safier
Traduttore: Emilia Benghi
Editore: SEM
Genere: giallo
Pagine: 320 pagine
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. La cancelliera tedesca Angela Merkel è andata in pensione da poche settimane e si è trasferita con il marito e il cane, un carlino di nome Putin, in una regione della Germania settentrionale. Certo, dopo la vita turbolenta e frenetica trascorsa a Berlino e in giro per il mondo, non è facile adattarsi all’esistenza tranquilla di una località di campagna. Per una donna che ha ricoperto un ruolo di grande potere e ha partecipato ai vertici delle élite mondiali, cucinare e fare escursioni non è il massimo. Non solo, ma con il passare dei giorni le tocca anche scoprire che in quell’idilliaco paesino rurale le persone sono spiacevoli come nel grande mondo della politica. E quando il barone Philipp von Baugenwitz viene trovato avvelenato in un sotterraneo del suo castello, in Angela si risveglia una nuova energia. Finalmente le si presenta un problema da risolvere. Supportata dal suo amorevole marito e dalla guardia del corpo, si mette sulle tracce dell’assassino, affrontando molteplici pericoli.
Recensione
Una donna che ha ricoperto un ruolo di un certo livello per anni che si trova, improvvisamente a fare la pensionata, come può occupare il suo tempo?
A fare torte, certo. Ma se questo non basta?
Ecco che Angela Merkel, “quella” Angela Merkel, per avendo scelto un luogo tranquillo in cui vivere con suo marito in serenità non riesce a stare lontana dai guai. Cerca di fare amicizia con la gente del posto ma la sua capacità, affinata in anni di politica, di comprendere al volo con chi ha a che fare, le fa realizzare che no, non tutti sono simpatici e pronti a socializzare.
Poco importa perché ben presto la neo pensionata si trova alle prese con un mistero bello e buono che si mette in testa di voler risolvere, vista l’acclarata incapacità di chi dovrebbe occuparsene per mestiere e per competenza.
A far scattare la molla sarà la morte del barone Philipp von Baugenwitz ed il suo intuito la porterà ben presto a circoscrivere i potenziali assassini a poche persone. Anzi, a poche donne. I suoi ragionamenti non fanno una piega ma sembra che non portino da nessuna parte. Quando, poi, alla morte del barone segue anche un’altra misteriosa scomparsa la situazione si complica ma la tenacia della donna non la porta certo a gettare la spugna. Tutt’altro.
Ho trovato la lettura distensiva, idea simpatica. Non certo un giallo ad alta tensione, questo sicuramente no. Vengono proposte situazioni che strappano un sorriso – vogliamo parlare del cane Putin? – ed un’indagine che resta a livelli dilettantistici. Ho trovato un po’ ripetitivi i riferimenti a circostanze e persone collegate alla vita da cancelliera: non servivano questi continui rimandi, nulla danno alla storia ma, per quel che mi riguarda, la appesantiscono.
È un libro che trovo adatto a chi non sia alla ricerca di un giallo canonico e che sia disposto a chiudere un occhio di tanto in tanto lasciandosi andare ad una risata per le situazioni che vengono proposte. Adatto anche, o forse soprattutto, a giovani lettori che si vogliano avvicinare al genere ma con il rischio che non comprendano tutti i riferimenti legati alla vita precedente della nostra investigatrice dilettante, quando aveva un ruolo ben diverso che, magari, ai più giovani, poco interessa.
A cura di Stefania Ceteroni
https://libri-stefania.blogspot.com
David Safier
nato nel 1966, è uno degli scrittori tedeschi di maggiore successo. I suoi romanzi sono stati bestseller internazionali. In particolare Miss Merkel e l’omicidio nel castello ha occupato le posizioni di testa delle classifiche per molti mesi. David Safier è anche autore televisivo: la sua serie Lolle è stata premiata negli Stati Uniti con l’Emmy Award. Safier vive a Brema, è sposato, ha due figli e un cane.
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