La ragazza che cancellava i ricordi
Recensione di Giuliana Pollastro
Autore: Chiara Moscardelli
Editore: Einaudi
Collana: Einaudi Stile Libero Big
Genere: Giallo
Pagine: 296
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. Fa disegni sulla pelle per coprire i ricordi o per fissarli, sa usare qualunque tipo di arma e conosce ogni tecnica di sopravvivenza. Ma con gli uomini è una frana, anzi li tiene proprio alla larga. È convinta che sarà sempre sola, ma forse sta per essere smentita. Olga ha trentanove anni, abita in un paese al confine con la Svizzera ed è ossessionata dalla paura di perdere la memoria, com’è successo a sua madre. È stata lei a chiamarla come la Čechova, ma se l’allieva di Stanislavskij era corteggiatissima, Olga ha sempre diffidato dei maschi. «La tatuatrice che cancella i brutti ricordi», l’ha definita il «Corriere», dando una sgradita notorietà proprio a lei, cresciuta isolata come aveva deciso suo padre, che l’ha iniziata all’arte del combattimento. Quando scompare Melinda, un’amica milanese tatuata anni prima, Olga si getta nella sua ricerca. Cosíincontra l’attraente giornalista Gabriele Pasca, che sovverte ogni sua certezza sui sentimenti. Per scoprire che cosa si cela dietro le sparizioni di diverse donne, Olga dovrà sfuggire a un uomo spietato che la insegue. Un uomo con una piovra tatuata sul collo.
Recensione
Conoscevo già l’autrice, poichè avevo letto in passato altri suoi romanzi.
Conoscevo già l’autrice e la sua peculiarità nel creare dei personaggi eccentrici, un po’ sopra le righe, ma con Olga Rosalia Bellomo, si è proprio superata. Olga tatuatrice di fama mondiale, donna diffidente, schiva, che non sopporta le persone in generale e men che meno i rapporti personali in particolare.
Dopo un’infanzia non proprio delle più allegre, divisa tra una madre con problemi di memoria ed un padre che cancellava la memoria, si stabilisce in un posto molto isolato proprio per essere coerente con il suo essere e cercare di non avere rapporti con il mondo.
Suo malgrado però è umana e come tutti prima o poi cede alle “debolezze” e decide di aiutare un’amica in difficoltà.
Così la nostra Olga si trova invischiata in un’indagine complicata, complessa e soprattutto molto pericolosa.
Il libro all’inizio è estremamente descrittivo e dettagliato, Olga nonostante il suo carattere è una persona che ti entra nel cuore subito, come lei anche tutti i personaggi più o meno eccentrici che la circondano
Libro scorrevole, divertente, scritto in modo semplice, ma d’impatto.
Le pagine scorrono via veloci ed il libro termina in un soffio. Forse unico piccolo neo, l’autrice poteva sul finale dettagliare un po’ più la storia per dare al fine lo stesso spessore del principio.
Chiara Moscardelli
Chiara Moscardelli, nata a Roma, lavora a Milano come addetta stampa. Volevo essere una gatta morta, suo romanzo d’esordio, ha avuto un grande successo di pubblico e di critica, diventando in breve un libro di culto. Tra gli altri suoi romanzi ricordiamo La vita non è un film (ma a volte ci somiglia) (Einaudi, 2013), Quando meno te lo aspetti (Giunti Editore, 2015), Volevo solo andare a letto presto (Giunti Editore, 2016), Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli (Giunti Editore, 2016) e Volevo essere una vedova (Einaudi, 2019).
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