Lo scarabeo della signorina Benson
Recensione di Agnese Manzo
Autore: Rachel Joyce
Traduttore: Erika Bianchi
Editore: Giunti
Pagine: 408
Genere: narrativa
Pubblicazione: 2022
Sinossi. Inghilterra, 1950. A volte un piccolo incidente, un avvenimento trascurabile, può sconvolgere la vita delle persone. È quello che succede a Margery Benson, insegnante di economia domestica quarantaseienne che, in un devastante momento di lucidità, abbandona il suo lavoro senza prospettive e decide di partire per il viaggio dei suoi sogni: una spedizione in Nuova Caledonia alla ricerca di un mitologico coleottero, lo scarabeo fiore dorato dalle ali morbide. Certo una signora non può partire da sola e così la mattina dopo mette un annuncio sul Times: Cercasi assistente francofono/a per spedizione all’altro capo del mondo. Tutto spesato. Enid Pretty, nel suo attillato abito fucsia e con la sua parlantina sfrenata, non è la compagna che Margery aveva in mente ma è l’unica disposta a seguirla in questa improbabile avventura. Due donne molto diverse ma che sono pronte a qualsiasi cosa per ottenere ciò che vogliono, che rischieranno tutto, infrangeranno anche le regole, per scoprire la parte migliore di se stesse.
Recensione
Gran Bretagna, 1914. Ci sono dei giorni che segnano in maniera definitiva la nostra vita: Margery Benson è ancora una bambina quando un mattino d’estate suo padre Tobias, reverendo appassionato di entomologia, le mostra con entusiasmo l’immagine di un leggendario scarabeo d’oro su un libro che tratta di animali la cui esistenza è ancora da dimostrare.
Margery ne resta ammaliata, ma la passione che sente nascere in lei quel giorno è subito oscurata da eventi che ribaltano tutto il suo mondo: la notizia della morte sul fronte dei suoi quattro fratelli, e il suicidio del padre
Stesso luogo, oltre trent’anni dopo: è il 1950 e Margery è un’insegnante di economia domestica che non gode della stima di nessuno, una donna senza luce, sconfitta dalla vita. Sa che suo padre, suicidandosi, ha dimostrato di non considerarla abbasta importante da continuare a vivere per lei, tuttavia la passione che le ha trasmesso in eredità quella drammatica giornata del 1914 è la cosa più importante che possieda, e negli anni grigi trascorsi da allora è diventata una fiamma che non si è spenta mai.
Una fiamma che, in un giorno in cui sente di aver toccato il fondo, divampa e le dà la forza di rialzare la testa e cambiare vita. In un attimo, decide di scappare via da quella lenta crocifissione e dedicarsi al suo sogno: partire verso le terre assolate della Nuova Caledonia, alla ricerca dello scarabeo d’oro.
Anche Enid, come Margery, è una donna bistrattata dalla vita, ma non potrebbe essere più diversa: è molto più giovane, tenera e vivace, è piena di inaspettate risorse. Anche lei ha un sogno da realizzare e qualcosa da cui scappare: sarà proprio questo a far sì che la sua strada incroci quella di Margery, di cui diventerà l’improbabile assistente e con cui partirà per un fantastico viaggio verso l’altro capo del Mondo.
Piccola e irresistibile Armata Brancaleone, le due donne, lontane sotto ogni aspetto, impareranno a sopportarsi e a conoscersi, affrontando le insidie di una mission impossible nella quale non cesseranno mai di credere. Si odieranno e si aiuteranno, litigheranno e diverranno amiche, impareranno come è difficile camminare nelle scarpe di un altro, ma, soprattutto, mai penseranno di rinunciare, neanche quando dalla Madrepatria inizieranno a giungere notizie preoccupanti sul passato di Enid, o quando cominceranno a sorgere in loro dei sospetti su una figura inquietante che le segue come un’ombra senza mai manifestarsi, e che non sembra animata da buone intenzioni..
Finiranno col diventare simili, e i loro sogni si incroceranno e diverranno comuni, perché una passione è qualcosa che finisce col contagiare chi la osserva con occhio amico.
Sullo sfondo, la nostalgia di un mondo in cui viaggiare era forse più facile e sicuro, anche se molto più lento, e di una società in cui, nonostante le recenti ferite della Seconda Guerra Mondiale, l’umanità riacquistava la speranza.
Dopotutto, siamo nel 1950: si prepara il terreno per l’arrivo dei favolosi Anni Sessanta, il vento del rinnovamento si sente già nell’aria.
Rachel Joyce
Rachel Joyce vive in un cottage nel Glouchestershire, con il marito e i figli. Il suo romanzo d’esordio è stato L’incredibile viaggio di Harold Fry (Sperling & Kupfer, 2012), che sarà tradotto in 34 lingue, nonché finalista al Booker Prize e al Commonwealth Book Prize e vincitore dello Specsavers National Book Awards “New Written of the Year” e del Prix Littéraire des Jeunes Européens. Oltre che scrittrice di narrativa, è anche autrice di numerose pièce e diversi adattamenti di classici per BBC Radio 4; oltre ad aver fatto l’attrice teatrale e televisiva per molto tempo (ha vinto anche i premi Time Out Best Actress e il Sony Silver).
Suoi scritti sono anche, tra gli altri, Il bizzarro incidente del tempo rubato (Sperling & Kupfer, 2013), Un lieve profumo di limone (solo in ebook per scelta dell’autrice, Sperling & Kupfer, 2013) e La canzone d’amore di Queenie Hennessy (Sperling & Kupfer, 2014).
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