La biblioteca delle ultime possibilità
Recensione di Cristina Bruno
Autore: Freya Sampson
Editore: Mondadori
Traduzione: Manuela Faimali
Genere: narrativa contemporanea
Pagine: 288
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. June Jones, timida bibliotecaria trentenne, non ha mai lasciato il sonnolento villaggio inglese in cui è cresciuta. Solitaria e riservata, preferisce trascorrere il tempo sepolta nei libri piuttosto che avventurarsi nel mondo, e si chiude sempre di più in se stessa e nei ricordi, sopravvivendo con cibo da asporto cinese e rileggendo i suoi libri preferiti a casa. A un certo punto, però, il consiglio comunale annuncia di voler chiudere la biblioteca dove June lavora e lei è costretta a uscire da dietro gli scaffali e trovare il coraggio necessario per salvare il proprio lavoro, il cuore della comunità e il luogo che custodisce i ricordi più cari di sua madre. E forse, combattendo per la sua amata biblioteca, potrà salvare anche se stessa.
Recensione
La Chalcot library è la biblioteca comunale di un paesetto della provincia inglese dove tutti si conoscono e la vita scorre tranquilla. I locali del piccolo edificio sono uno dei centri vitali della cittadina. Qui ogni giorno la giovane aiuto bibliotecaria June Jones cerca di rendersi utile.
Consiglia libri, offre aiuto nella compilazione di moduli e pratiche o nel semplice utilizzo del computer per ricerche o mail. E così quando il consiglio comunale decide di chiudere la Chalcot library per questioni di tagli e risparmi, nasce una vera e propria rivoluzione.
I cittadini si ribellano e decidono che la biblioteca debba a tutti costi salvarsi. June, timida e introversa, troverà la forza di lottare e scoprirà un nuovo mondo fuori dai libri e dai ricordi che la tengono prigioniera.
June ha trent’anni e da dieci lavora nella piccola biblioteca di paese, da quando sua madre è morta. Quell’edificio è il legame con la madre, anche lei bibliotecaria, è il mondo dei ricordi, è la sicurezza affettiva che trova anche nei libri e che la difende dal mondo esterno di cui ha paura.
Il suo interagire con le persone è tutto all’interno del microcosmo della biblioteca. Lì si sente a proprio agio e riesce a rendersi indispensabile ai frequentatori abituali. Tante piccole storie di disagio, di vite che a un certo punto si spezzano e che trovano all’interno di quei locali una nuova ragione di esistere.
I frequentatori abituali Stanley, Vera, Mrs Bransworth, Leila, il piccolo Jackson vivono il tempo nella biblioteca come il momento centrale della loro giornata, come la loro occasione di riscatto e di fuga da una vita che li ha delusi. Ma non solo June mette passione in quel che fa, anche Marjorie, la responsabile, dietro il suo aspetto burbero nasconde un profondo legame per i libri e il proprio lavoro.
June scoprirà un po’ alla volta di avere più forza di quel che credeva e porterà avanti la protesta con impegno e grinta inaspettati. Vediamo la giovane crescere e maturare lungo le pagine del libro e trasformarsi da ragazza insicura a donna indipendente e decisa.
Il motore del suo cambiamento è nel combattere per i valori in cui crede e nel trovarsi unita nella lotta assieme ad altri che condividono le sue idee. Imparerà a non farsi schiacciare dai ricordi, mantenendo vivo l’indispensabile ed eliminando il superfluo.
Il libro si legge con gran facilità e la galleria di personaggi diventa familiare al lettore che si sente partecipe delle loro vicende umane. La lettura è piacevole, lo stile fresco e leggero.
Consigliato per trascorrere qualche ora nella provincia inglese, accorgendosi che i mali della società sono gli stessi ovunque. Il tutto condito con un pizzico di romanticismo, non invadente, di ironia, di gioia e di tristezza, come poi accade quotidianamente nella nostra vita.
A cura di Cristina Bruno
Freya Sampson
lavora in TV ed è stata creatrice e produttrice esecutiva di programmi di successo. Ha studiato Storia all’Università di Cambridge e nel 2018 è stata selezionata per l’Exeter Novel Prize. Vive a Londra con il marito, due bambini piccoli e un gatto asociale.
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