LA SVEDESE
Autore: Giancarlo De Cataldo
Editore: Einaudi
Collana: Einaudi Stile Libero Big
Genere: Noir
Pagine: 240
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. Roma non ha piú un padrone, ognuno può prenderne un pezzo. Lei lo ha fatto. Era una ragazza di borgata come tante, con sogni nemmeno troppo grandi. Poi ha afferrato un’occasione, ed è diventata la Svedese. A mano a mano che la mezzanotte si avvicinava, la foresta dei tetti si andava popolando di gente, e dall’orizzonte si intensificavano i bagliori e cresceva lo scoppiettante concerto dei botti. Le autorità avevano vietato di sparare, e Roma tutta sparava; le autorità avevano vietato gli assembramenti e le terrazze brulicavano di umanità. Sharon, detta Sharo, poco piú di vent’anni, bionda, alta, magra, la faccia sempre imbronciata; non una bellezza classica, eppure attira gli uomini come il miele le mosche. Vive in periferia con la madre invalida e ha bruciato un bel po’ di lavoretti precari sempre per la stessa ragione: le mani lunghe dei capi. Poi una misteriosa consegna portata a termine per conto del fidanzato, un piccolo balordo, cambia la sua esistenza. Con la protezione di un annoiato aristocratico, Sharo inizia la sua irresistibile ascesa criminale. Ma la mala che conta, quella che controlla il mercato della droga, si accorge di lei e comincia a tenerla d’occhio, a guardarla con rispetto, con timore, con odio. Lì, in quell’ambiente, nella zona oscura della città, nessuno la chiama piú con il suo nome. Per tutti è la Svedese.
Recensione di Denise Antonietti
C’era una volta una bellissima fanciulla di umili origini; un giorno, a una festa, conobbe un Principe, e la sua vita cambiò per sempre.
Si direbbe Cenerentola. Invece no: è la Svedese.
Accade tutto per caso: la perdita di una scarpetta nella favola, un incidente in monopattino nella sua storia. Il fidanzato, *, resta ferito, e la implora di portare a termine una consegna al posto suo. Non una consegna qualunque: si tratta di droga, “la Gina”, per un cliente importante. Uno del Centro.
Sharo, che con quella roba non aveva mai voluto avere niente a che fare, si trova costretta a promettere.
È così che incontra il Principe, e succede qualcosa. Magia, la chiamerei, se si trattasse di una favola. Goethe le chiamerebbe affinità elettive.
Sharo e il Principe si incontrano, e nasce un legame incomprensibile, ma fortissimo, tra lei, ragazza delle Torri, poco più di vent’anni, cresciuta sulla strada, e lui, uomo maturo, elegante, colto, spaventosamente ricco. Non è sesso, non è amicizia. È qualcosa di diverso. Indefinibile.
E proprio nella natura ineffabile di questo rapporto, a mio parere, sta la potenza del romanzo.
L’evoluzione umana e criminale di Sharo, la sua voglia di migliorarsi, la capacità di sfruttare tutti gli strumenti che il destino le dà scivolano in secondo piano rispetto alla forza del sentimento che la lega al Principe. Anche quando, per lunghi capitoli, l’uomo non compare sulla scena, la sua presenza impregna ogni pagina, ogni parola che Sharo usa per esprimersi, ogni suo pensiero.
Il Principe è guida, è avversario, è Pigmalione, è angelo custode. Così, mentre Sharo da ragazza diventa donna, il Principe da mentore si trasforma in amico, e compagno.
La Svedese è l’unica in grado di alleviare il taedium vitae che perseguita il Principe. E forse, alla fine, se accetterà la sua ultima proposta, riuscirà anche a scacciare la solitudine che riempie il suo grande palazzo dorato.
Ma questa sarà un’altra storia, e speriamo che Giancarlo De Cataldo ce la racconti presto.
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Giancarlo De Cataldo
(Taranto, 1956), è magistrato, drammaturgo, sceneggiatore. Ha scritto molti romanzi (il più noto è di certo Romanzo criminale, edito nel 2002 per Einaudi e vincitore l’anno successivo del Premio Scerbanenco: da questo libro Michele Placido ha tratto un celebre film, seguito poi da una serie tv), sceneggiature per cinema e televisione e testi teatrali. Collabora a quotidiani e a riviste come, tra le altre, «la Repubblica», «Il Messaggero», «L’Unità» e «Corriere della Sera Magazine». Nel giugno del 2007 esce nelle librerie Nelle mani giuste, ideale seguito di Romanzo criminale, ambientato negli anni ’90, dal periodo delle stragi del ’93, a ManiPulite e alla fine della cosiddetta Prima Repubblica; i due libri hanno alcuni personaggi in comune.Nel 2009 esce per Einaudi La forma della paura, scritto a quattro mani con Rafele Mimmo. Dell’anno successivo è Il padre e lo straniero, sempre per Einaudi. Nel 2012 esce Io sono il Libanese, e nel 2013 De Cataldo firma con Gianrico Carofiglio e Massimo Carlotto un volume di racconti intitolato Cocaina, pubblicato da Einaudi Stile Libero. Sempre del 2013 è Suburra (Einaudi), di cui è autore insieme a Carlo Bonini. Tra gli altri suoi libri ricordiamo: I semi del male (Rizzoli 2014), Nell’ombra e nella luce (Einaudi 2014), Alba nera (Rizzoli 2019), Quasi per caso (Mondadori 2019), Un cuore sleale (Einaudi 2020) e Il suo freddo pianto (Einaudi 2021).
A cura di Denise Antonietti