Le meraviglie




LE MERAVIGLIE 


Autore: Elena Medel

Editore: Einaudi

Traduzione: Silvia Sichel

Genere: narrativa contemporanea

Pagine: 192

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Che peso ha la famiglia in una vita? Quanto contano il luogo, il tempo e il corpo in cui si nasce? E i soldi? Se lo è domandato spesso Maria che alla fine degli anni Sessanta ha dovuto lasciare la sua città del Sud e la sua bambina per cercare fortuna a Madrid. E se lo chiede anche Alicia che da quella stessa città, negli anni Duemila, è partita per la capitale. Anche se per ragioni diverse, a guardare bene gli eventi, i segni, gli schemi, Alicia sembra ricalcare le orme di Maria. Non si conoscono, Maria e Alicia, e tra le strade che entrambe percorrono inconsapevoli si sono sfiorate una volta, per caso. A unirle una storia segreta, un legame invisibile che passa attraverso Carmen, figlia e madre, ombra silenziosa del passato.

 Recensione di Cristina Bruno


Maria, Carmen, Alicia: tre generazioni nella Spagna degli ultimi cinquant’anni, dal tardo periodo franchista fino ad oggi. Maria diventa madre troppo presto, sedicenne, e la famiglia la manda a lavorare a Madrid.

Il prezzo è la rinuncia alla figlia Carmen che verrà educata dalla sorella Soledad e soprattutto dal fratello Chico. Anche per Carmen sembra ripetersi lo stesso destino, diventando madre, ancora più giovane, di Alicia e poi di Eva. Attraverso le esperienze tragiche di queste tre donne ripercorriamo la storia della Spagna, della conquista della democrazia dopo il buio della dittatura di Franco. E scopriamo come il cammino delle donne per arrivare alla parità con gli uomini sia ancora lungo…

Le due protagoniste del racconto sono Maria e Alicia. Sono le loro voci che emergono dalle pagine, le loro vite che apprendiamo a brandelli.

Maria trascorre tutta l’esistenza a lavorare come donna delle pulizie, ha un compagno, Pedro, con il quale però non vuole convivere, per mantenere quell’indipendenza faticosamente conquistata con sacrifici e rinunce. Partecipa a collettivi di donne e legge, legge tanto. Attraverso i libri scopre un mondo nuovo e assapora il potere della parola. In questo modo prende coscienza di sé, della sua unicità, del prezzo del suo lavoro, del valore di essere donna in una società dominata dai maschi.

Alicia, trent’anni di differenza, si ritrova anche lei a Madrid. Inizia a studiare ma poi abbandona e finisce con il lavorare in un piccolo negozio vicino ai bagni della stazione. Sposa Nando, non per passione, ma per abitudine e intrattiene relazioni occasionali con sconosciuti. La sua vita è stata complicata, come lo è il suo carattere. Il padre si è suicidato quando lei aveva solo tredici anni. È passata in un attimo da una vita agiata a una di stenti e la morte del padre diverrà il suo incubo notturno.

E Carmen?

Lei è la presenza di un’assenza: la figlia abbandonata da Maria, la madre rifiutata da Alicia, solo l’altra figlia Eva e lo zio Chico le restano vicini. Ma la sua storia è raccontata in modo indiretto dalle altre due donne. Di Carmen sappiamo poco, come fosse un incidente di percorso nella vita di Maria e di Alicia.

Chi sono davvero queste due donne?

Sono donne deluse dalla vita, dall’amore, dalla società. Donne in lotta con se stesse e con gli altri. Maria con il passare degli anni ha raggiunto un suo equilibrio trasformando la rabbia in crescita e presa di coscienza. Alicia invece ha solo rabbia e rancore che le impediscono di progredire, di uscire dalla spirale di rassegnazione che l’ha avviluppata.

Tre figure tragiche che ci parlano di un universo femminile in lotta per trovare identità, coraggio e un proprio posto in un mondo di uomini.

L’altro protagonista, sullo sfondo, è il denaro. Sono i soldi a governare tutto, i soldi a fare la differenza, a trasformare Alicia da ricca ragazzina viziata a donna schiacciata da paure e risentimenti. Sono i soldi a determinare la piccola ma importante indipendenza di Maria. Sono i soldi a dividere la società in due categorie che non hanno punti di contatto. Da un lato quelli che lavorano per sopravvivere, dall’altro quelli che vivono del lavoro altrui.

Il romanzo termina tra amarezza e speranza. Il mondo va così, eppure, forse, si può cambiare…

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Elena Medel


(1985) vive a Madrid. Poetessa, autrice di saggi, è inoltre fondatrice e direttrice editoriale di La Bella Varsovia, casa editrice specializzata in poesia. Per le sue opere ha vinto, tra gli altri, il Premio Loewe a la Creación Joven e il Premio Fundación Princesa de Girona Artes y Letras. Con Le meraviglie, il suo primo romanzo, Medel ha ottenuto il prestigioso Premio Francisco Umbral al Libro del Año 2020. La giuria lo ha scelto per «la freschezza letteraria di una narrazione che valorizza le relazioni intergenerazionali con un accento speciale sulle donne, non sempre visibili in altre grandi opere letterarie, e per la grandissima qualità lirica di una prosa brillante ed evocativa».

 

A cura di Cristina Bruno

https://www.cristinabruno.it/