1.3 so chi sei
Autore: Laura Veroni
Editore: Morellini Editore
Genere: giallo
Pagine: 212
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. Un’oscura minaccia incombe sul commissario Andrea Canova, chiamato a risolvere una catena di efferati delitti, apparentemente senza un filo conduttore tra di loro: nulla sembra accomunare le vittime, anche il modus operandi non è mai lo stesso. Unico legame un’immaginetta sacra, ritrovata addosso ai cadaveri, raffigurante San Sebastiano. Sul retro, la scritta: “Per il commissario Canova”, seguita da due cifre. Che cosa significa quel messaggio? Mentre la polizia brancola nel buio, il misterioso killer sembra divertirsi a portare avanti il suo macabro gioco. Nessun indizio, nessuna traccia da seguire e, mentre le accuse del suo persecutore si fanno sempre più stringenti, Andrea Canova precipita inesorabilmente in una spirale inarrestabile che lo porterà, in un finale inquietante, a fare i conti con un segreto inconfessabile del suo passato.
Recensione di Cristina Bruno
Andrea Canova è un commissario di polizia di Varese dal comportamento non proprio specchiato. Ha un carattere irascibile, al limite del violento, che manifesta non solo con i sottoposti ma anche con la moglie Clarissa. Quando Varese è scossa da una serie di delitti, il suo nome viene tirato in ballo dall’assassino.
Attraverso degli enigmatici bigliettini fatti trovare sulle vittime, l’omicida vuole lasciare una traccia comprensibile solo dal commissario. Di delitto in delitto il coinvolgimento del commissario è sempre più palese e l’assassino non esita a divulgare fatti molto privati del poliziotto che lo metteranno in seria difficoltà. Chi sarà l’ultima vittima e qual è il vero movente del serial killer?
Varese è lo sfondo alla macabra sequenza di omicidi. Una città normalmente tranquilla, scandita da routine quotidiane, con le classiche passeggiate al parco, il traffico intenso ma non troppo. L’improvvisa violenza che si abbatte in pieno centro sconvolge la vita cittadina.
Il protagonista principale è Andrea Canova un eroe dati tratti non proprio simpatici, anzi.
Perché l’assassino ha preso di mira il commissario?
La risposta si concretizza poco per volta e la soluzione effettiva del caso arriverà solo alla fine. La conclusione resta aperta: da un lato troviamo l’ultima vittima predestinata dell’assassino e dall’altro vediamo come l’ispettrice Angela Pavesi scopra per puro caso il nome del colpevole ma avrà prove sufficienti per incriinarlo?
La pista per Canova viene fornita da un gioco enigmistico che il cattivo ingaggia con il commissario, una via di mezzo tra il rebus, o meglio il verbis, e il crittogramma.
Notiamo come l’autrice sfrutti figure retoriche per impreziosire la narrazione, come la metonimia del “divano di velluto ormai smunto”.
E non manca l’ironia che si manifesta ad esempio nella seria e pomposa ricostruzione della criminologa Claudia Viviani che confonde platealmente Abramo con Giacobbe, nel citare il celeberrimo episodio biblico del sacrificio di Isacco.
Notiamo inoltre le minuziose e attente descrizioni dell’agire, dell’aspetto e del vestire dei personaggi.
“Andrea Canova era un uomo sulla cinquantina, dalla corporatura robusta, la fronte alta, un po’stempiata, un paio di occhi acuti, difficilmente perscrutabili, e la natura ombrosa.” Il suo carattere difficile e il rapporto ormai logoro con la moglie si mostrano sin dall’inizio quando la avverte telefonicamente del ritardo in modo “telegrafico, e in tono asettico”, senza lasciar trasparire “alcun sentore di scusa o giustificazione.”
E, in secondo piano ma non troppo, troviamo la storia romantica tra Clarissa, moglie infelice, e Fulvio che le promette un futuro di serenità.
Un romanzo breve, con un finale insolito, un linguaggio semplice e facilmente fruibile e una venatura rosa che taluni amano anche nei romanzi gialli.
Laura Veroni
è nata e vive a Varese. Insegnante di Lettere, ha frequentato il Liceo Classico Cairoli e si è laureata in Pedagogia all’Università Cattolica di Milano. Nel 2013 ha vinto il premio migliore scrittura femminile al premio letterario GialloStresa e il concorso Cartoline di Natale indetto da Meme Publisher. Ha pubblicato i romanzi “I Delitti di Varese”, “Varese non avere paura”, “Concerto di morte”, “Il fantasma di Giada” (Fratelli Frilli Editori), “Il ruolo” (Autodafé Edizioni), “Thanatos”,e “I ricordi di Lalla” e “Volevo solo essere felice” Suoi racconti sono stati pubblicati su siti web o contenuti in diverse antologie tra cui Delitti di Lago, Delitti di Lago vol. 3 e Delitti di lago 4 (Morellini Editore) e Giallolago(Eclissi).
A cura di Cristina Bruno