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Sinossi. Quindici racconti siciliani scritti da: Christian Maria Giuseppe Bartolomeo; Maddalena Eleonora Battaglia; Claudia Miryam Cocuzza; Antonino Genovese; Simona Godano; Giorgio Lupo; Alessandro Miceli; Santino Mirabella; Roberto Mistretta; Davide Pappalardo; Michele Rondelli; Daniele Scrofani Cancellieri; Roberto Tedesco; Letizia Tomasino; Vincenzo Vizzini.

«Il commissario Ibla la guardò storto, prese una fava secca dalla tasca e ci giocò un po’. “A che mese sei?” chiese indicando la pancia della ragazza. ’Nzina si alzò. “Accattu a… luglio.” Lo sussurrò sottovoce, ma Ibla notò che evitava di guardarlo in faccia.»

Dai vicoli arabi di Palermo che profumano di “stigghiole” al barocco di Ragusa che sa di mandorle e torrone; dal mare cobalto delle Eolie ai latifondi sterminati della piana di Enna; dall’incanto delle spiagge di Barcellona Pozzo di Gotto ai crinali e alle zolfare dell’agrigentino; dalle piazze di Catania ai vicoli medievali di Manfreda nel cuore sicano dell’isola. Quindici delitti e misteri che si dipanano in posti magici e poco conosciuti della Sicilia. Luoghi bagnati di luce e sale, che profumano di zagara e limoni, di mulini a vento e vulcani, di ex feudi e cattedrali secolari. Racconti che sanno di arancine e granite, di cannoli e fichidindia. E non mancano ragazze dagli occhi saraceni, picciotti e coppole storte. Un viaggio tra giallo classico e noir contemporaneo per scoprire una Sicilia inedita. Paesaggi meravigliosi e viste mozzafiato tra misteri da risolvere e delitti da decifrare.

 Racconti al profumo di Sicilia

AA.VV.

Mursia 2023

Poliziesco – Thriller, pag.300

 Recensione di Bruno Balloni

Parto dal sottotitolo: “Racconti al profumo di Sicilia”.
Questo è ciò che cercavo in questa antologia e che, devo dire la verità, in gran parte ho trovato.

Secondo il mio modestissimo parere non è sufficiente che il racconto sia scritto da un siciliano, o che sia infarcito di termini dialettali o ancora venga ambientato in località dell’isola più o meno conosciute, ciò che conta è che dalle parole scritte, esca la sicilianità dei personaggi e dei luoghi.

Le espressioni dei volti, la sofferenza del vivere quotidiano, il detto a “menza parola” ecco quando chiudo gli occhi e immagino quello che ho appena letto voglio sentirmi calare in mezzo a questo popolo così unico e, per molti versi, eccezionale, e insieme sentire i profumi e le asprezze di una terra e di un mare non sempre generoso.
I racconti sono generalmente scritti molto bene, le trame, ambientate in diversi momenti storici, ben congeniate per un prodotto assolutamente consigliato e non solo agli amanti del genere poliziesco.

Una menzione, ma non me ne vogliano gli altri autori, per Claudia Cocuzza, Antonino Genovese, Giorgio Lupo, Santino Mirabella, Roberto Mistretta e Michele Rondelli i cui lavori mi sono piaciuti in modo particolare.

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AA.VV.


IL CURATORE 
Roberto Mistretta vive e lavora a Mussomeli (Caltanissetta). Laureato in Scienze della comunicazione, scrive sul quotidiano «La Sicilia». È autore della serie del maresciallo Bonanno tradotta in Austria, Germania e Svizzera. Ha scritto Rosario Livatino. L’uomo, il giudice, il credente. Dirige la collana di narrativa Delos Crime. È vincitore della 40a edizione del Premio Alberto Tedeschi-Giallo Mondadori col romanzo La profezia degli incappucciati.