ALIVE




Recensione di Patrizia Argenziano


Autore: Alessandro Pasquinucci

Editore: Pelledoca

Genere: Thriller

Pagine: 200

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Due adolescenti, un colpo di fulmine sulle rive dell’Isola D’Elba, giorni passati a scriversi in chat, un appuntamento mancato, poi più niente.  Sono passati sei mesi dal loro ultimo incontro, quando Alice scrive a Giulio sostenendo di essere in pericolo e pregandolo di tornare sull’isola per aiutarla. Il ragazzo decide di assecondarla ma, appena sbarca, inizia a capire che sta succedendo davvero qualcosa di strano e che lei potrebbe non essere la sola in pericolo. Cosa è accaduto davvero la notte del loro ultimo appuntamento? È in quel dubbio che si cela la risposta, la chiave di tutto. Starà a lui ricostruire, in una lotta contro il tempo, l’intricato puzzle rimasto incompiuto durante quei mesi di assordante silenzio. E tessera dopo tessera, indizio dopo indizio, a emergere sarà una verità che nessuno vorrebbe mai conoscere.

Recensione

Un trillo improvviso.

Un suono stridulo e acuto che ricorda il cigolio di una porta in chiave digitale.

Dura appena un attimo, ma è sufficiente affinché le orecchie riescano a captarlo e mandare un segnale al cervello che, a sua volta, gli associa un preciso significato.

Giulio è stupito.

Sono mesi che non sente quel rumore.

Sono mesi che non utilizza l’applicazione.

Sono mesi che lei non si fa sentire.

Perché non può essere nessun altro, è l’unica che conosce il suo nickname. Quella è stata la loro chat. Il loro luogo segreto.”

Inizia così “Alive”, inizia così e il gioco è fatto, l’attenzione è certa. Sì perché in un libro per ragazzi l’importante è iniziare con le parole giuste, creare un feeling sin dalle prime righe, instaurare quel legame che permette di vivere insieme un’avventura da ricordare.

Gli elementi ci sono tutti: due amici, o presunti tali, quasi inseparabili ma completamente diversi tra loro, ragazze e una vacanza indimenticabile, o quasi, al mare.

Tranquilli, niente storie da spiaggia sotto l’ombrellone, qui il ricordo del bellissimo mare dell’Isola d’Elba e del sole estivo si confondono ben presto con un presente da incubo, con il freddo di un oscuro tunnel senza vie d’uscita e con dosi di follia sparse per luoghi sinistri.

Giulio, uno dei nostri protagonisti, incurante dei pericoli, del cielo grigio e del mare d’inverno che non riconosce più, vivrà uno dei suoi sogni peggiori, e noi con lui.

La sua sarà una lotta contro il tempo, contro la tempesta, contro tutti, contro l’evidenza e contro i mulini a vento.

Ma perché?

Difficile da comprendere quando la lucidità ti ha quasi abbondonato, le forze vengono meno e il mondo che ti circonda emette segnali sempre più incomprensibili.

Un finale in cui le maschere ballano ma attenzione, Giulio ha imparato. Adesso non dimenticherà più.

Scrittura semplice, ritmo incalzante, proprio come piace a noi, trama giovane e accattivante, un’atmosfera che calza a pennello con gli eventi e con gli stati d’animo dei protagonisti: la felicità di Giulio e Alice in una settimana d’estate, l’angoscia e la paura di Giulio di fronte all’ignoto e a quest’isola che d’inverno è quasi un macabro paesaggio, la rabbia di giorni rubati, la gelosia che cresce a dismisura, la nostalgia provocata da ricordi sfuocati, l’incertezza di un presente strano che non riesce a guardare al futuro con occhi limpidi.

Sono loro, i molteplici protagonisti di una stagione che raccontano, spesso con i loro silenzi, i disagi di un’età che assume le sembianze di un mare in tempesta.

Il passato e il presente si incrociano nei continui flashback rendendo la vicenda sempre più ricca di luci e ombre, facendoci scivolare nel profondo di ciascuno.

Un bel puzzle da risolvere con all’interno dei pezzi veramente speciali.

Da leggere per rimanere in bilico su una trave e decidere da che parte stare.

A cura di Patrizia Argenziano

instagram.com/patrizia.arge

 

Alessandro Pasquinucci


Alessandro Pasquinuccinato a Pietrasanta il 4 giugno del 1995 e da sempre vive a Viareggio. Fin da piccolo coltiva la passione per tutto ciò che ha a che fare con la creatività. Dalla musica alla grafica, passando per la scrittura e la fotografia. Ha partecipato a numerosi concorsi letterari ottenendo vari riconoscimenti.

Ho sempre apprezzato la letteratura per ragazzi e le sue dinamiche, alla quale unisco la passioneper il genere giallo e tutti i suoi derivati. Quando vado in giro, come un investigatore, osservo e prendo spunto da qualsiasi situazione per dare il via a possibili trame e intrecci di storie da raccontare, che tengo poi a maturare sul foglio e nella mente come il vino nella cantina. Chissà se riuscirò a stappare tutte le bottiglie, la voglia c’è e la speranza pure. Mai dire mai…”

 

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