Alle porte della notte




Recensione di Elsa Flacco


Autore: Paolo Roversi

Editore: Marsilio

Genere: giallo/noir

Pagine: 256

Anno di pubblicazione: 2019

 

 

 

 

Sinossi. Una spettacolare rapina in via Montenapoleone – il salotto buono della città – dà il via a una nuova indagine che porterà il giornalista hacker Enrico Radeschi e il vicequestore Loris Sebastiani a scoprire un nesso con un’altra rapina milionaria svoltasi quindici anni prima nel Diamond Center di Anversa, i cui colpevoli non sono mai stati arrestati. Uno dei banditi implicati in quel colpo memorabile era stato ucciso dai compagni, e oggi le sue impronte vengono ritrovate all’interno della gioielleria che ha appena subito la rapina nel centro di Milano. Com’è possibile? Nel tentativo di catturare i colpevoli e di far luce sul mistero di quelle impronte, il capo della polizia di Anversa invia in Italia Julie De Vos, una conturbante poliziotta dell’Interpol che instaurerà un rapporto speciale con Sebastiani, mettendosi a disposizione per aiutarlo a risolvere il caso. Nel frattempo, Radeschi si farà coinvolgere dal Danese – il suo amico greco dall’animo da bandito – in uno strano sequestro di persona maturato negli ambienti della mafia russa… Con questa nuova avventura, Paolo Roversi cattura e trascina il lettore attraverso le piste e i colpi di scena di un inedito e avvincente mistero milanese.

 

Recensione

Questa nuova avventura di Enrico Radeschi, giornalista e hacker milanese, è una bella sorpresa per chi non conosceva il personaggio e le sue gesta precedenti.

Dopo un inizio folgorante da romanzo d’azione, che non entusiasma chi si è accostato al libro attendendosi un thriller canonico, il racconto si snoda agile facendo leva soprattutto sui caratteri già definiti dei protagonisti e sulle loro vicissitudini personali: così il lettore impara a conoscere, pagina dopo pagina, l’hacker un po’ pasticcione Enrico, il suo amico fuorilegge Danese e il vicequestore sentimentalmente inquieto Loris Sebastiani, con il suo sigaro in perenne rotazione interlabiale.

Figure ben caratterizzate, con una personalità già impostata nei precedenti episodi narrativi ma proposti al nuovo lettore in modo accattivante e coinvolgente.

Fondamentali le figure femminili, anche se forse meno delineate psicologicamente rispetto ai protagonisti maschili: la femme fatale Julie de Vos, che si districa a fatica dal suo cliché un po’ consunto, la bella e limpida Andrea, anche lei senza particolare risvolti che la rendano indimenticabile, ma tratteggiata con una certa grazia leggera.

Senza dimenticare i comprimari, dai poliziotti Sciacchitano e Mascaranti ai mafiosi Vassily e Michail, ai simpaticissimi Arturo detto Rimbaud e Iris, di cui non sveliamo la misteriosa identità, resi con una agilità disinvolta in grado di conquistare anche il lettore inizialmente più scettico.

E proprio quando l’iniziale diffidenza si è tramutata in un divertito partecipe coinvolgimento, la storia vira al giallo, con un crescendo di rivelazioni e colpi di scena che tengono avvinta l’attenzione fino alle ultime pagine, dove finalmente la tensione si stempera in un finale insieme tenero e lieve, ironico e malinconico.

Un romanzo godibile e divertente, che cattura gradualmente ma inesorabilmente, lasciando la tentazione di ripercorrere a ritroso, fino ai suoi primi passi, la carriera del simpatico Enrico e dei suoi sodali sulla scena di questa riuscita avventura narrativa, ancora aperta a futuri avvincenti sviluppi.

 

 

Paolo Roversi


è nato nel 1975. Scrittore, giornalista e sceneggiatore, vive a Milano. Con Marsilio, nel 2015 ha pubblicato il dittico Città rossa, due romanzi sulla storia della criminalità milanese degli anni Settanta e Ottanta: Milano criminale e Solo il tempo di morire (premio Selezione Bancarella 2015, premio Garfagnana in giallo 2015). Per la serie con protagonista il giornalista hacker Enrico Radeschi, sempre con Marsilio ha pubblicato La confraternita delle ossa (2016), Blue Tango e Cartoline dalla fine del mondo (2018), La mano sinistra del diavolo (2019, premio Camaiore di letteratura gialla 2007). I suoi libri sono tradotti in otto paesi tra cui Francia, Spagna, Germania e Stati Uniti. Collabora con quotidiani e riviste ed è autore di soggetti per serie televisive e cortometraggi. È fondatore e direttore del NebbiaGialla Suzzara Noir Festival e del portale MilanoNera.

 

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