Almost blue




Recensione di Dario Brunetti


Autore: Carlo Lucarelli

Editore: Einaudi

Pagine della versione a stampa: 194 p.

Genere : thriller

Anno di pubblicazione: 2017

Bologna 1997

La città è messa sotto scacco da un serial killer chiamato l’Iguana che prende di mira gli studenti universitari e assume l’identità delle sue stesse vittime. Ad indagare sul caso c’è l’ispettore Grazia Negro, una poliziotta solitaria e testarda dal carattere molto impulsivo, coadiuvata da un ragazzo cieco di nome Simone, che con una radio scanner ascolta le voci della città e che ha la straordinaria capacità di utilizzare i mezzi che ha a disposizione per aiutare Grazia a portare a termine l’indagine.

L’unico problema è che Simone inavvertitamente si mette in contatto proprio con l’omicida e per fermarlo sarà necessario una vera e propria corsa contro il tempo.

Il romanzo è un vero e proprio thriller al cardiopalma e l’autore, con una scrittura fluida e immediata, riesce a concentrare l’attenzione su questi tre personaggi, sulle loro fragilità e sulla loro solitudine.

Il killer, Alessio Crotti, il ragazzo con le cuffie, è stato abbandonato dai suoi genitori da piccolo, ha provato sulla propria pelle rigidi metodi educativi presso scuole religiose e ricoveri in manicomi, e si tormenta con la musica dei Nine Inch Nails o AC/DC ad altissimo volume.

La poliziotta Grazia Negro è una ragazza dal modo di fare cocciuto e con un istinto che la porta a volte ad uscire dai binari. Vive come una solitaria, lontana da poliziotti che tendono a sminuirla, facendola sentire incapace di essere all’altezza della situazione.

Infine Simone, ragazzo non vedente che vive la sua condizione in perfetta solitudine, come un emarginato, ma che grazie al suo scanner radio riesce a crearsi un mondo fatto di rumori, suoni e voci. A fargli compagnia la musica jazz, soprattutto l’imperdibile Almost Blue di Chet Baker.

Scegliendo come sfondo una Bologna avvolta dalla magia del jazz e funestata dagli orrendi delitti di un inafferrabile serial killer, Carlo Lucarelli riesce a dar vita ad un romanzo pieno di suggestioni e ricco di spunti narrativi, con una trama accattivante e nerboruta capace di concentrarsi sull’essenziale perché lo scrittore arriva al sodo senza giri di parole con descrizioni sempre puntuali, alle quali siamo oramai abituati, e con un intreccio degno del miglior giallo all’italiana.

Carlo Lucarelli


Carlo Lucarelli è nato a Parma il 26 Ottobre è uno scrittore, regista, sceneggiatore , conduttore televisivo e giornalista italiano.Il suo esordio letterario avviene nel 1990 con il suo romanzo Carta Bianca, il primo di una serie di noir a sfondo poliziesco, tra gli altri ricordiamo Almost Blue suo best seller da cui è stato tratto un film con la regia di Alex Infascelli e nel 2001 il suo giallo noir Laura da Rimini.Ha collaborato con Dario Argento alla sceneggiatura del film Non ho sonno nel 2001. Scrive anche per diversi quotidiani il manifesto,l’europeo,il messaggero l’unità e ha vinto numerosi premi letterari.Dal 1999 conduce su Raitre Blu Notte misteri italiani che analizza fatti di cronaca e delitti della storia italiana.

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