Amanti e rivali




Recensione di Marianna Di Felice


Autore: Cinzia Tani

Editore: Mondadori

Genere: Storico

Pagine: 372

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Mentre il secolo volge al tramonto, lo scontro tra cattolici e protestanti si fa più cruento. In Francia, sotto il regno di Carlo IX, nella notte di San Bartolomeo, tra il 23 e il 24 agosto 1572, si consuma la strage degli ugonotti per mano dei cattolici. E se la regina Elisabetta, in Inghilterra, tiene prigioniera la cattolica Maria Stuarda, il re spagnolo Filippo d’Asburgo, tramite il suo generale, l’intrepido e fascinoso Giovanni d’Austria, cerca la pacificazione nelle Fiandre. Ed è tra la corte spagnola – dove ritroviamo Ana de Mendoza, sempre alle prese con le sue oscure macchinazioni – e quella francese – illuminata dalla presenza della bellissima e scaltra Margherita di Valois – che si svolge la vicenda delle due gemelle Acevedo, Camila e Clara, così diverse tra loro ma unite da un rapporto esclusivo, destinato a infrangersi nel momento in cui entrambe, fatalmente, si innamoreranno dello stesso uomo. C’è una profezia che le riguarda, e di cui sono all’oscuro, che sta per avversarsi. Dove non è la sorte a spezzare ogni promessa di felicità, ci sono le ragioni della Storia a imporre le condotte e a segnare i destini dei singoli, contro qualsiasi previsione e volontà personale, come nel caso dell’impossibile amore tra Claudia e Guglielmo d’Orange. Eppure, il finale del romanzo è investito da una luce di ritrovata speranza. A molti anni di distanza, nel Natale del 1599, esattamente un secolo dopo l’assassinio dei loro progenitori, gli Acevedo si riuniscono dove tutto è cominciato, a Toledo, nell’antica dimora di famiglia, lontano dal clamore delle battaglie e dalla fatuità e gli intrighi di corte. Nel silenzio della campagna circostante risuonano le grida dei bambini, ed è come se per una volta a trionfare fosse la vita.

Recensione

Della grande famiglia dei marchesi Avecedo è rimasta Sofia dopo che Gabriel è stato assassinato in modo vigliacco, dopo che Manuela è morta rimanendo fino alla fine con Giovanna di Trastamara o Giovanna di Aragona e Castiglia o Giovanna la Pazza, dopo che Octavia si è suicidata perché non ha sopportato un tradimento, rimane solo lei, la grande e paziente Sofia e reggere le sorti della famiglia, colei che ospitava tutti volentieri e che dava un tetto a tutti.

Una famiglia di cavalieri e donne forti anche se nel mezzo possiamo trovare deboli e troppo sensibili che vivranno la loro vita tra segreti, maledizioni, sofferenze, battaglie, vigliaccherie, sgarbi e pettegolezzi. Nel secondo volume della trilogia avevamo visto come risaltava la figura di alcune donne nel romanzo, ora si distingue la figura di alcuni cavalieri, visto che in quest’ultimo capitolo si succedono molte guerre di religione.

Molte di quelle donne forti, valenti o solo molto ricche e potenti sono scomparse per vecchiaia, per codardia o per troppo coraggio, ma le altre continuano a invecchiare tra saggezza e qualche colpo di testa. Possiamo leggere le avventure amorose di Claudia con Guglielmo d’Orange e Dorotea con Giovanni d’Austria. Due donne intelligenti, forti e coraggiose con due uomini valorosi eliminati uno da trame politiche l’altro da invidia.

Il periodo storico trattato dal romanzo vede sulla scena Filippo II per la Spagna, un uomo totalmente diverso dal padre Carlo V che è ancora rimpianto e visto come un uomo decisamente valoroso. Filippo è cattolico, ma estremizza la religione e si vede anche nella guerra con i protestanti, prima si cercava il dialogo ora lo scontro e questo fa decisamente male alle casse dello stato che deve spremere sempre il popolo per inseguire i propri capricci o le proprie manie di grandezza. Dopo la lotta contro i turchi, Filippo pensa a far diventare le Fiandre cattoliche.

Le figlie di Dorotea dalla corte spagnola si trasferiscono alla corte francese di Caterina de’ Medici collegate alla Spagna perché anche i francesi stanno lottando contro gli eretici, ossia i protestanti ugonotti. Così le due realtà si fondono!

Di diverso tra le due corti c’è il divertimento di quella francese visto che quella spagnola è decisamente austera con Filippo II che non ama feste e balli. Caterina invece nelle feste, nei balli e nelle cene sguinzaglia le sue bellissime dame che in verità sono spie per carpire tutto quello che succede e girarlo a proprio favore e a favore del regno che comanda in figlio Carlo IX, ma che in verità manipola lei. Tra i fratelli francesi c’è rivalità soprattutto tra Francesco ed Enrico.

Quest’ultimo è il favorito della madre Caterina che non considera più di tanto nemmeno Margot, Margherita di Valois sua figlia. Per colpa di Caterina si consumò una notte sanguinosa chiamata ricordata come la Notte di San Bartolomeo dove migliaia di ugonotti furono trucidati. Camila e Clara le figlie di Dorotea rimasero traumatizzate anche se Camila di meno vista la sua forza. In questo periodo, in mezzo alle varie vicissitudini di vecchi protagonisti, entrano a far parte della famiglia Avecedo anche Lola e i suoi figli, Manuel e Sebastiàn. Anche lei è parte della famiglia perché il padre Martìn era l’amante di Carmen Avecedo dalla quale aveva avuto due gemelle Octavia e Sofia.

Le gemelle della maledizione che perseguiterà ancora la famiglia. Sofia ascolta Lola che arriva a Toledo e le dice di rimanere a Palazzo, da allora anche lei entrerà a far parte della grande famiglia Avecedo. Tra figli legittimi e naturali, tra dolori, amori, bugie e risate continuerà la storia degli Avecedo, gli ultimi rimasti. Da tre anni il lettore segue le vicende storiche della Spagna e della famiglia Avecedo e sembra come se fossero passate poche settimane tra il primo e l’ultimo. La continuità è data dalla lineare e per nulla pesante scrittura dell’autrice che con sapienza riesce a mantenere viva la curiosità del lettore riguardo i fatti realmente accaduti e quelli romanzati. In quest’ultimo capitolo spiccano gli uomini di famiglia visto che il periodo pieno di guerre e battaglie sforna figure di cavalieri che si avvicendano nelle varie fasi. Carlo V prima e Filippo II poi hanno avuto coraggiosi cavalieri Avecedo tra le loro fila. Il lettore non può non affezionarsi a Federico e a sua figlia Dorotea due animi forti, gentili e impavidi e ad Alejandro figlio di Sofia dall’animo tormentato per l’amore nei confronti di Agnes.

Un’ultima bellissima storia di una famiglia spagnola che la penna dell’autrice ha fatto amare al lettore. Le ultime vicende di diretti discendenti di una dinastia travolta dal destino che in amore non è stato tanto magnanimo, per le difficoltà incontrate da alcuni membri davanti a persone infide, rivali per pazzia, per invidia o per divertimento. Attraverso uno sfondo cruento, quello delle guerre di religione, che ha macchiato l’Europa di rosso col sangue versato da innocenti e della guerra contro l’Inghilterra della vincente regina Elisabetta I si arriva alla fine del 1500 quando si affaccia il morbo della peste in una Europa provata dalle mille battaglie.

Il lettore era partito dalla fine del 1400 e attraversa grazie all’autrice 100 anni di storia che riguardano un grande regno che arrivava oltre oceano dimenticato da molti per le politiche sbagliate utlizzate o sbeffeggiato per le manie di grandezza che ad un certo punto non hanno trovato seguito o semplicemente perché non ha una corte movimentata come quella di Francia o di Inghilterra.

Una storia della corona spagnola curata nel minimo dettaglio, una storia che si studia sui libri di scuola, ma che rimane lì tra la polvere perché dimenticata nei romanzi storici, in questi anni rivista in modo decisamente brillante nella trilogia dell’autrice.

Non mi rimane che dirvi buona lettura!

A cura di Marianna Di Felice 

marisullealidellafantasia.blogspot.it

 

Cinzia Tani


Cinzia Tani è autrice e conduttrice di programmi televisivi, tra cui FantasticaMente, Italia mia benché, La Rai @ la carte, Visioni private e Il caffè. Insegna Storia sociale del delitto alla facoltà di Sociologia dell’Università La Sapienza di Roma, e nel 2004 è stata nominata Cavaliere su iniziativa del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi. Ha pubblicato per Mondadori: Assassine (1998), Coppie assassine (1999), Nero di Londra (2001), Amori crudeli (2003), L’insonne (2005), Sole e ombra (2007, premio Selezione Campiello), Lo stupore del mondo (2009), Charleston (2010), Io sono un’assassina (2011), Il bacio della dionea (2012), Mia per sempre (2013), Il capolavoro (2017). Per Rizzoli ha pubblicato Donne pericolose. Passioni che hanno cambiato la storia (2016), Darei la vita. Grandi donne di grandi uomini (2017), Figli del segreto (2018) e Donne di spade (Mondadori 2019).

 

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