Amnistia




Recensione di Marina Toniolo


Autore: Aravind Adiga

Traduzione: Norman Gobetti

Editore: La nave di Teseo Editore

Genere: Narrativa straniera, Thriller

Pagine: 320

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. Danny è dovuto scappare dallo Sri Lanka e vive a Sydney come immigrato irregolare, perché gli è stato negato lo status di rifugiato. Abita nel ripostiglio di un negozio di alimentari e lavora come addetto alle pulizie: da quattro anni si impegna per costruirsi una nuova identità e ora, con l’accento dissimulato, le mèches dorate tra i capelli e una fidanzata vegana di cui è innamoratissimo, si sente finalmente vicino a un’esistenza normale. Ma una mattina scopre che una sua cliente è stata uccisa e lui potrebbe avere delle informazioni cruciali. Danny ha di fronte a sé una scelta impossibile: raccontare tutto alla polizia rischiando di essere scoperto e quindi espulso, oppure tacere, lasciando che il colpevole rimanga impunito.

Recensione


Danny è l’Uomo delle Pulizie ed è un immigrato irregolare in Australia. Ci è arrivato 4 anni prima, con un biglietto aereo e la speranza di diventare rifugiato politico frequentando una università. Ma, fuorviato da un altro studente, sceglierà la vita fantasma piuttosto che vedere respinta la sua richiesta di visto politico.

Diventa l’Uomo delle Meraviglie e fa le pulizie in diversi appartamenti nel centro di Sydney. Un giorno scopre di sapere informazioni importanti riguardanti l’omicidio di una donna di sua conoscenza e, in una giornata frenetica, dovrà decidere da quale parte della barricata schierarsi.

Romanzo a tratti esilarante e a tratti malinconico. Adiga percorre insieme a Danny le vie della città con la speranza di confondersi tra le ombre minuscole prodotte da una luce abbagliante. Ci sarà qualcuno che potrà aiutare il giovane uomo nella decisione più importante della sua vita?

Parliamo della condanna durissima di un continente che rifiuta in ogni modo l’immigrazione, soprattutto quella clandestina. Non c’è posto lì per i rifugiati e gli australiani vengono addirittura incoraggiati a denunciare qualsiasi persona sospetta.

Chi da’ lavoro ad un clandestino è punibile per legge con pene severe. Chi viene arrestato e non è in possesso di documenti o visto in regola viene portato in uno dei famosi centri di detenzione, dove si può soggiornare per anni, in attesa di essere espulsi nel paese di origine.

L’autore ce lo fa capire con questo thriller atipico, dove assassino e clandestino si rincorrono in appartamenti, casinò e vie: l’uno impossibilitato a denunciare l’altro.

Sarà proprio Danny, con un’attenta analisi interiore in cui ripercorre la sua storia e la voglia di futuro con la sua ragazza, a sciogliere i nodi.

Decisamente sui generis, godibile e attento a scuotere le coscienze dei lettori.

A cura di Marina Toniolo

https://ilprologomarina.blogspot.com/

Aravind Adiga


Giornalista e scrittore, dopo avere soggiornato in vari paesi – fra cui l’Australia, l’Inghilterra e gli Stati Uniti – attualmente vive a Mumbai. Ha iniziato la carriera professionale come giornalista finanziario nella redazione del Financial Times, poi come corrispondente del Time in Sud Asia, diventando in seguito freelance. La Tigre Bianca (Einaudi, 2008) è il suo primo romanzo, e grazie ad esso ha vinto il Man Booker Prize 2008.

 

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