Angeli





Recensione di Sabrina De Bastiani


Autore: Maurizio de Giovanni

Editore: Einaudi

Collana: Einaudi. Stile libero big

Anno edizione: 2021

Pagine: 304 p., Brossura

Sinossi. Angeli. Angeli che aiutano, angeli che proteggono. Angeli che assistono, angeli che perdonano. Angeli che vendicano. Aveva mani magiche, Nando Iaccarino, capaci di mettere a punto qualsiasi motore. Fuori della sua officina, pulita e ordinata più di una stanza d’ospedale, facevano la fila gli appassionati di auto e moto d’epoca, perché quello che gli altri avrebbero buttato, lui lo riparava, sempre. Sapeva prendersi cura delle cose, Iaccarino. Ora lo hanno ucciso, e tocca ai Bastardi di Pizzofalconescoprire chi è stato. Anche se ciascuno di loro sta vivendo un momento difficile, anche se ognuno ha le sue angosce, i suoi dolori, i suoi segreti. Anche se i grandi capi della questura, che proprio non li sopportano, sperano ancora di vederli cadere. Come succede perfino agli angeli.

Recensione

Marida, dopo aver riflettuto, disse: magari gli angeli non si vogliono bagnare. Magari cercano rifugio da qualche parte, proprio come facciamo noi.

Giovannino non toglieva gli occhi dalla finestra. Gli piaceva vedere come era distorto il mondo fuori, attraverso l’acqua.

Forse, disse. Ma devono trovare il posto giusto, perché certe volte dentro sembra di stare al riparo, e invece ci piove ancora peggio.

Che meraviglia, gli scambi puri di questi bambini, che costellano e contrappuntano il nuovo romanzo di Maurizio de Giovanni,  per la serie de I Bastardi di Pizzofalcone.

Angeli, appunto. E più che mai l’Autore, a dispetto del titolo, o forse no?, ci conduce negli abissi del male, quello che affonda le radici nella profondità primigenia toccata da Lucifero, il primo, non certo l’ultimo, degli angeli caduti.

Ci colpiscono a guardia abbassata, queste pagine, ci mettono di fronte al nostro sentire comune, quello di  un angelo custode, protettivo, pacificante, iconograficamente candido, dedito a noi.

Ma cosa potrebbe accadere spostando lo sguardo?

E provando ad osservare dal punto di vista degli angeli stessi?

Innanzitutto, esistono?

In che forma?

Di certo non sono immutabili, altrimenti non ci sarebbero cadute e ali sporche di fango. E, altrettanto di certo, una delle tante riflessioni che ci troveremo a fare, catturati in maniera indissolubile dalla spirale di questa storia, è quanto e come, talvolta, il male possa scaturire dal suo esatto opposto: ilbene più estremo.

Un sottotraccia, questo, che non ci abbandonerà fino al termine della lettura, innescando uno stato tensivo forte, facendoci sentire sull’orlo del baratro aggrappati ad un corrimano di filo spinato.

Ed è così non solo per il lettore, ma per ciascuno dei Bastardi. Più che mai di fronte a scelte, a dubbi, ad impasse emotivi.

‘Fotografati’, qui, con il miglior teleobiettivo che de Giovanni potesse estrarre dal cilindro del suo talento, uno ad uno, nel momento per loro più topico e destabilizzante. Cristallizzati di fronte al proprio demone, eppure talmente in piena di vita, come fiumi.

Un omicidio inspiegabile, una scena del crimine particolarmente fuorviante, nessun movente, nessun indiziato. Ciononostante, passo dopo passo, ognuno dei Bastardi apporterà il proprio contributo all’indagine, ripercorrendo, a ritroso, la vita della vittima, fino a ricostruire, ad afferrare per le sue radici questo crimine.

Sconvolgendoci, lasciandoci attoniti, di fronte all’unica vera arma del delitto che non avremmo mai pensato possibile, la vita stessa.

E, come balsamo a lenire, le pagine di un finale tra i più belli mai pensati e scritti dall’Autore, un sovrapporsi di piani e di sguardi che si traduce in un abbraccio. Verrebbe da dire, righe di una bellezza angelicata, affermandolo con vivida consapevolezza del  significato più ampio del termine, quello di essere tramite capace di attrazione sulla fantasia e sul sentimento e che partecipa della natura degli angeli.

Questa natura, quale sia, quali siano e se e come possano coesistere diverse nature, ce lo racconta Maurizio de Giovanni, arrivando una volta di più al cuore, nostro e delle cose, come solo lui sa fare.

  

Maurizio de Giovanni


Nato nel 1958 a Napoli, è autore della fortunata serie di romanzi con protagonista il commissario Ricciardi, attivo nella Napoli degli anni Trenta, su cui è incentrato un ciclo di romanzi, tutti pubblicati da Einaudi, che comprende finora: Il senso del dolore (2007), La condanna del sangue (2008), Il posto di ognuno (2009), Il giorno dei morti (2010), Per mano mia (Einaudi, 2011), Vipera (2012, Premio Viareggio, Premio Camaiore), Anime di vetro (2015) Serenata senza nome (2016), Rondini d’inverno (2017) e Il purgatorio dell’angelo (2018). Insieme a Sergio Brancato ha pubblicato due graphic novel sulle inagini del commissario Ricciardi: Il senso del dolore. Le stagioni del commissario Ricciardi (Sergio Bonelli 2017) e La condanna del sangue. Le stagioni del commissario Ricciardi (Sergio Bonelli 2018). È anche autore di: Storie azzurre (Cento Autori, 2010), una raccolta di quattro racconti lunghi dedicati al Napoli, la sua squadra del cuore; Il metodo del Coccodrillo (Mondadori, 2012, Einaudi 2016; Premio Scerbanenco).
Con I bastardi di Pizzofalcone (Einaudi 2013) ha inaugurato un nuovo ciclo contemporaneo, sempre pubblicato da Einaudi, continuato con Buio per i Bastardi di Pizzofalcone (2013), Gelo per i bastardi di Pizzofalcone (2014), Cuccioli per i bastardi di Pizzofalcone (2015), Pane per i bastardi di Pizzofalcone (2016), Souvenir per i bastardi di Pizzofalcone (2017) che vede protagonista la squadra investigativa di un commissariato partenopeo. Il suo racconto Un giorno di Settembre a Natale è incluso nella raccolta Regalo di Natale edita da Sellerio nel 2013. È uscita nel 2014 un’altra raccolta di racconti gialli dal titolo Giochi criminali dove il suo testo Febbre appare accanto a quelli di De Cataldo, De Silva e Lucarelli. Inoltre, il suo racconto Un telegramma da settembre è incluso nell’antologia Sellerio La scuola in giallo, del 2014. Nel 2015 pubblica Il resto della settimana (Rizzoli)e Skira Una domenica con il commissario Ricciardi (Skira). Nel 2017 partecipa con un suo contributo alla raccolta di saggi Attenti al Sud, edito da Piemme, e con Rizzoli pubblica I Guardiani. Del 2018 sono Sara al tramonto (Rizzoli) e Sbirre (Rizzoli), scritto in collaborazione con Massimo Carlotto e Giancarlo De Cataldo. Nel 2019 pubblica per Sellerio Dodici rose a Settembre.
Tra le altre pubblicazioni si ricordano: Una lettera per Sara (Rizzoli, 2020), Troppo freddo per settembre (Einaudi, 2020), Fiori per i Bastardi di Pizzofalcone (Einaudi, 2020), Gli occhi di Sara (Rizzoli, 2021) e Una Sirena a Settembre (Einaudi, 2021).

 

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