Angélique




 ANGÉLIQUE

di Guillaume Musso

La nave di Teseo, 2022

Sergio Arecco (traduttore)

Genere: Thriller, pag 160

Sinossi. Parigi, Natale 2021. Dopo un infarto, Mathias Taillefer si sveglia in una stanza d’ospedale. Una ragazza sconosciuta è al suo capezzale. È Louise Collange, una studentessa che suona il violoncello per allietare i pazienti in corsia. Quando Louise scopre che Mathias è un poliziotto, gli chiede di occuparsi di un caso molto particolare che la riguarda da vicino. All’inizio riluttante, Mathias accetta infne di aiutarla, e presto i due si ritroveranno uniti in una spirale che si stringe pericolosamente intorno a loro. Inizia così un’indagine mozzafato che parte da Parigi e arriva a Venezia, sulle tracce di un mistero che porta a una vita segreta, a un amore forse sforato, a un luogo desiderato ma non ancora raggiunto. Il nuovo romanzo di Guillaume Musso – intenso, sorprendente, eccitante – è un labirinto di emozioni in cui ogni pagina mette in discussione le nostre stesse certezze.

 Recensione di Salvatore Argiolas


Mathias Taillefer è un ex poliziotto che si risveglia in un reparto ospedaliero dopo un attacco cardiaco. Uomo scontroso e decisamente nervoso è stato accoltellato in passato per aver difeso una musicista olandese nel metrò parigino e le sue cicatrici pulsano ancora.

Louise Colange è una studentessa diciassettenne che fa la volontaria in ospedale suonando il violoncello per alleviare il dolore dei malati.

Angélique Chervet è un’infermiera precaria in attesa di un bambino che vive in una banlieu respirando solo miseria e fallimento.

Le traiettorie delle vite di queste persone senza qualità, e che preferiscono “la follia delle passioni alla saggezza dell’indifferenza”, si intersecano in seguito alla morte dell’ex ballerina Stella Petrenko, un tempo étoile dell’Opera de Paris, madre di Louise e donna sull’orlo di una crisi di nervi.

In una Parigi fiaccata dal Covid e sempre più distopica, “la città sostenibile, leader della “mobilità dolce” tanto vantata dalla nuova sindaca, era una realtà in via di abbrutimento, una città dove tutto era scassato”, abitata da persone convinte che il vaccino contenga “uova microscopiche di ossido di grafene che permettono il controllo a distanza delle persone grazie ad un chip 5G” può succedere di tutto, anche che un pittore italiano specializzato in quadri angoscianti raffiguranti zombi senza occhi muoia qualche giorno di Covid qualche giorno prima dell’ex ballerina, sua vicina d’appartamento.

Guillaume Musso orchestra una trama degna di Cornell Woolrich, con frequenti cambi di piani temporali, che spiazzano ma che lentamente fanno emergere i tanti misteri aleggianti nel vissuto dei protagonisti, prigionieri di un destino che li intrappola in un vortice di violenza e di avidità.

La vita è una continua scelta tra due opzioni e Mathias esitando tra due carrozze di un treno “non sa che il seguito della sua esistenza si sta giocando proprio in quell’istante. Non sa di stare per vivere uno di quei momenti che possono scombussolare per sempre le nostre vite”.

Anche Angélique si trova di fronte ad una delle tante “sliding doors” che si trovano alle intersezioni del destino e vive in attesa di una finestra.
Ho sempre pensato che tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo l’occasione di cambiare la nostra esistenza. Nell’antichità i greci lo chiamavano kairos: l’attimo decisivo in grado di ribaltare tutto. Il fuggevole battito di ciglia nel corso del quale devi agire, altrimenti quella tua unica possibilità svanirà per sempre.”

Tutti i protagonisti di questo thriller affilato come un rasoio cercano il kairos, in cui la vita svolta e diventa un mondo vivibile e accogliente ma non siamo in una fiaba e se qualcosa può andare male lo farà, come teorizzava Murphy.

Angélique” è un thriller dalla densità considerevole nonostante la sua brevità ma affronta molti temi universali come la caducità del successo (“Quando capisci che gli anni belli sono ormai alle tue spalle e che la tua vita non sarà più alimentata da un soffio di passione, diventi acida e cattiva. Finché, una mattina, non ti rendi conto che le gioie più grandi sono ormai rappresentate dalle disgrazie altrui.”) e la responsabilità di mettere al mondo un figlio, argomento portante della struttura narrativa.

Dal risveglio di Mathias in ospedale all’epilogo goticheggiante in una Venezia invernale insolita, flagellata dal maltempo e alle prese con un’epocale acqua alta, passano solo alcuni giorni ma vengono ricordati e rivissuti decenni di vita che solo visti in retrospettiva possono avere un significato definito, con un finale che lascia un barlume di speranza,

Guillaume Musso è uno dei grandi della “nouvelle vague” del giallo francese che percorre con successo percorsi narrativi originali e spiazzanti mostrando le tante ambiguità e i lati oscuri della contemporaneità senza nessuna tendenza al fine consolatorio, tipico del giallo classico all’inglese, ma è sempre teso a delineare la contraddittorietà e l’insensatezza dei comportamenti umani.

Contribuisce a rafforzare questa lettura una citazione che Musso trae da Georges Simenon “Esiste , tra l’irresponsabilità e la responsabilità, una terra di nessuno, una zona d’ombra in cui è pericoloso avventurarsi” che è una perfetta morale che si può trarre dall’ultimo successo del giallista francese.

Infatti la cifra stilistica di Musso è sempre improntata all’illustrazione della complessità e dell’angoscia del vivere quotidiano, con notevole aderenza alle tematiche contemporanee e tutti i suoi romanzi, ricchi di sorprendenti colpi di scena, dove non tutto torna come tornano i conti, sono da consigliare a chi volesse trovare molteplici spunti di riflessione,

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Guillaume Musso


Romanziere francese. Figlio di una bibliotecaria da cui ha ereditato l’amore per i libri, scrive di notte, nei fine settimana oppure in treno, mentre si reca a Parigi dalla compagna. Il suo romanzo d’esordio L’uomo che credeva di non avere più tempo (Sonzogno, 2005) è un bestseller internazionale, e altrettanto successo ha avuto La donna che non poteva essere qui (Sonzogno, 2006). Ha pubblicato diversi altri romanzi, dei quali si citano: Chi ama torna sempre indietro (Sonzogno, 2007), Quando si ama non scende mai la notte (Rizzoli, 2008), La ragazza di carta (Sperling & Kupfer, 2011), Il richiamo dell’angelo (Sperling & Kupfer, 2012), Sette anni senza di te (Sperling & Kupfer, 2013), Aspettando domani (Sperling & Kupfer, 2014), Central Park (Bompiani, 2015), La ragazza di Brooklyn (La nave di Teseo, 2016), Un appartamento a Parigi (La nave di Teseo, 2017), L’istante presente (La nave di Teseo, 2019), La sconosciuta della Senna (La nave di Teseo, 2021) e La vita segreta degli scrittori (La nave di Teseo, 2021).