Appuntamento con la morte





Recensione di Marina Morassut


Autore: Julia Chapman

Traduzione: Alessandro Zabini

Editore: Neri Pozza

Genere: giallo

Pagine:  pagg. 336

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. A bordo della sua moto rossa, Samson O’Brien ritorna dopo dieci anni di lontananza a Bruncliffe, un’accozzaglia di fabbricati bassi cinta su tre lati dalle ripide colline delle Yorkshire Dales. È nei guai, come ogni agente di polizia sospeso dal servizio e in attesa del giudizio. Sa bene anche che a Bruncliffe non festeggeranno di certo il suo arrivo, considerati i suoi trascorsi in paese. Tuttavia, cosa gli resta se non il ritorno a casa, dove reinventarsi magari come investigatore privato? A Bruncliffe anche Delilah Metcalfe non se la passa tanto bene. La Dales Dating Agency, DDA per i clienti desiderosi d’avventura, l’agenzia di appuntamenti on line che ha fondato da esperta informatica, è sull’orlo della bancarotta. Affittare il piano terra della DDA è perciò l’unica soluzione per salvare il salvabile. Quando però scopre che l’affittuario è Samson O’Brien, i cui nefasti trascorsi a Bruncliffe la riguardano profondamente, e quando soprattutto scorge il nome della società destinata a occupare il piano terra, la Dale Detective Agency, Delilah va su tutte le furie. Va bene tutto, ma non un’agenzia con le stesse iniziali della sua! Le cose, tuttavia, prendono una piega inaspettata dopo il presunto suicidio di un cliente della Dales Dating Agency, Richard Hargreaves, travolto da un treno, e dopo il rinvenimento, in fondo a Gordale Scar, del cadavere di un altro cliente della DDA, Martin Foster. A Delilah non resta infatti che mettere da parte il risentimento nei confronti di Samson e chiedere il suo aiuto per dare un volto all’assassino. Sarà l’inizio di una bizzarra e avvincente indagine che, tra folklore, colline verdeggianti e antichi rancori mai sopiti, segna l’esordio di una nuova, straordinaria coppia di detective.

Recensione

Appuntamento con la morte” è un titolo ambito sia da romanzieri che da registi di film e serie televisive, che evidentemente ravvisano in questo titolo la possibilità di spaziare con gli argomenti, pur facendo inquadrare immediatamente il genere in divenire.

Per citare solo i blasonati, Agatha Christie, Stuart McBride e Mrs. Fletcher.

Ed è proprio con una contaminazione di generi che Julia Chapman fa tappa anche in Italia, per quelli della Neri Pozza.

Un mistery o noir dove gli omicidi iniziano già nel prologo e proseguono senza soluzione di continuità, salvo essere senza violenza ostentata, senza scene splatter e dove le interrelazioni che vengono prese in esame sono prive del sesso che potrebbe essere un richiamo per la lettura di questo genere di romanzi, pur se la protagonista è la titolare di un’Agenzia Matrimoniale, o per meglio dire, un’Agenzia di appuntamenti.

Del resto, parlando di contaminazione di generi, il noir è fulgido esempio di una categoria che ci consente di spaziare dalle problematiche sociali alle nere inquietudini dell’animo umano, per arrivare anche alle problematiche politiche che condizionano fortemente un’area geografica e che, se gestite male, possonoessere fonte di innesco per situazioni pericolose.

Ed è qui che ci vuole portare l’autrice, seminando bricioline lungo tutto il percorso della narrazione, fino ad un epilogo che può essere una delle cause scatenanti degli omicidi, se non altro quello che la Chapman ha ritenuto il più congeniale.

Fra la prima pagina che corrisponde anche al primo omicidio e l’ultima, in cui il protagonista maschile Samson si riappacifica con il padre, ci sono “I delitti dello Yorkshire”, come recita il sottotitolo.

E quindi le Yorkshire Dales, o semplicemente the Dales, la zona collinare a nord dell’Inghilterra, con dirupi e grotte calcaree, una regione votata prima all’agricoltura, sconvolta poi dall’arrivo dell’industria e ridotta poi a far marcia indietro per la mancanza di carbone ed acciaio, e di conseguenza con perdita dei posti di lavoro, che ha forgiato una comunità chiusa che fatica grandemente ad accettare lo straniero, pur se arriva semplicemente da Londra.

Ed è proprio qui, a Bruncliffe, “accozzaglia di fabbricati bassi, con alte ciminiere di fabbriche in disuso da tempo”, che fa necessariamente ritorno dopo 14 anni dalla prima fuga Samson, ex agente sotto copertura di Scotland Yard (e delle sue ramificazioni “ministeriali”), che deve attendere di sapere se potrà fare ritorno a Londra oppure se dovrà nascondersi per tutta la vita. Lì od altrove.
Ad attenderlo l’inconsapevole locataria del locale che Samson ha affittato per aprire la sua agenzia investigativa e sbarcare così il lunario, in attesa che la sua vita altra si dipani in un modo o nell’altro.

E dopo qualche pittoresco battibecco tra i due protagonisti che si conoscevano da adolescenti, Samson e la già citata Delilah, proprietaria di un’Agenzia di appuntamenti, la conoscenza di qualche villico nel bar del paese e qualche pettegolezzo su alcuni degli abitanti, in modo quasi casuale la madre della prima vittima chiede l’aiuto di Samson. Perché non può rassegnarsi al verdetto che vuole suo figlio suicida, ma nel contempo non può nemmeno pensare che qualcuno avesse un motivo per ucciderlo.

Ci vuole comunque un po’ di tempo ed un paio di altre vittime prima che Delilah si renda conto che tutti i morti erano iscritti alla sua Agenzia. Ed è quasi di nascosto l’una dall’altro, che Samson e Delilah iniziano ad indagare, soprattutto quando i morti iniziano ad essere un po’ troppi.

 Tra preoccupazioni finanziarie di entrambi i protagonisti, accenni a soldati morti in Afghanistan, problematiche sociali derivanti dal poco lavoro disponibile, ci vuole poco ad innescare la miccia per un noir, aiutati in questo dal luogo chiuso e dalla stessa mentalità degli abitanti del paese.

 E’ interessante notare come in questo noir, che comunque di tenebroso non ha nulla, nemmeno nelle scene concitate del finale, l’autrice sia riuscita ad amalgamare tanti argomenti con fili che ad un certo punto si intrecciano strettamente fra di loro man mano che il romanzo prosegue e non sorprende apprendere che Julia Chapman abiti nella zona delle Dales, visto anche le magnifiche descrizioni che ha profuso all’interno del libro.

Non resta quindi che attendere la traduzione della seconda avventura di questa improbabile coppia di investigatori, perché sono sicura che, una volta letto “Appuntamento con la morte”, non si possa far altro che attendere con ansia la seconda avventura, sperando che l’autrice non faccia morire altri abitanti di Bruncliffe!

A cura di Marina Morassut

libroperamico.blogspot.it

 

Julia Chapman


è lo pseudonimo di Julia Stagg, autrice di una serie di cinque romanzi, The Fogas Chronicles ambientata nei Pirenei francesi, pubblicata da Hodder. I delitti dello Yorkshire è una delle serie crime di maggiore successo in Inghilterra, di cui Appuntamento con la morte è il primo romanzo.      

 

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