“ARETHUSA” OSPITA María Oruña




A cura di Gabriel Uccheddu


Un Viaggio nel Mistero: “Un Posto Dove Andare” Presentato da María Oruña alla Libreria Arethusa 

Nel cuore di viale della Primavera, sorge un’oasi per gli amanti della letteratura: la libreria Arethusa. Gestita dalla carismatica Paola Mosera, questa libreria è rinomata per ospitare eventi culturali di alto livello. Il 13 febbraio scorso, Arethusa è stata il palcoscenico di un evento indimenticabile: la presentazione del thriller “Un Posto Dove Andare”, scritto dall’autrice María Oruña e pubblicato con l’acclamata casa editrice Ponte Alle Grazie. 

La serata è stata un vero e proprio tuffo nell’atmosfera avvincente del romanzo, grazie alla passione e all’abilità di Maria Oruna nel condurre il pubblico attraverso le intricanti vicende narrate nel suo libro. L’autrice ha saputo catturare l’attenzione di tutti i presenti, trasportandoli in un viaggio emozionante e ricco di colpi di scena.  

A rendere ancora più speciale l’evento è stata la presenza di Paola Mosera, la libraia di Arethusa, la cui dedizione alla promozione della cultura e della letteratura è ammirata da tutti i frequentatori del locale. La sua capacità di creare un ambiente accogliente e stimolante ha reso la presentazione ancora più coinvolgente.

Ad affiancare Maria Oruna durante la serata, ci sono stati i moderatori d’eccezione: Vins Gallico e Giulia Carla de Carlo. La loro presenza ha arricchito ulteriormente il dibattito, portando nuove prospettive e stimoli per una discussione che è risultata appassionante. 


Vins Gallico chiede all’autrice:

La copertina del libro ci svela qualcosa, che poi troverete anche nel libro, cioè, una ragazza che è coperta metà dall’acqua. Volevo chiedere a María rispetto al suo porsi di fronte alla scrittura, dove ti senti? a livello dell’acqua, sopra l’acqua o sotto l’acqua?  

María riguardo alla costruzione di un libro afferma: “ la funzione dello scrittore è tessere i fili di una trama in modo tale da creare un arazzo che sia solido nella sua trama, che possa essere apprezzato e sia solido e quindi ci sono, certo, le curiosità che ti sono piaciute. Sotto il livello dell’acqua ci sono le motivazioni di tutti i personaggi che non possono essere chiare, non possono essere evidenti perché in un libro di mistero non vale dire il cattivo era quello. Ci deve essere un senso, ci deve essere una motivazione. Ci deve essere una trama… perché quello che io racconto è falso, ma quello che voi sentite leggendo il libro è reale, è vero. Quando io scrivo mi documento moltissimo, faccio delle ricerche per il mio libro e imparo tantissime cose. Voi fate conto che nel libro ci sono circa il 20% di quello che io so, di quello che ho appreso facendo le ricerche, altrimenti non sarebbe più un libro di mistero, sarebbe un saggio”.

Si capisce molto bene che dietro i romanzi di questa scrittrice c’è molto lavoro, studio e ricerca. La cura dei dettagli è ovvia, nulla è lasciato al caso.  


Giulia Carla de Carlo riguardo alla bellezza della protagonista, dell’ambientazione:

Che cos’è per te la bellezza?  Chi è Valentina Redondo, la protagonista del tuo romanzo?

Rispondendo a Giulia l’autrice dice: ‘’ Valentina è bella, cioè, la sua bellezza non è la cosa per la quale la si nota, è anche un po’ androgena con questi occhi di colori diversi, per qualcosa che lei è successo da bambina… per me la sua bellezza risiede nella sua onestà, nella sua lealtà, nella sua coerenza. Io trovo belle molte cose che esulano da quell’ideale di bellezza che è diventato alla norma. Ci sono anche bellezze diverse, per esempio un quadro di Rubens, vediamo che la bellezza in passato era molto diversa da quella che oggi vediamo come ‘bellezza’. Io cerco di trovare la bellezza nelle piccole cose quando per esempio, parliamo di ‘un posto dove andare’ o di quando siamo disperati, quando non abbiamo più voglia di andare avanti; In quei momenti Io credo che la bellezza sia, per esempio, ho una mattinata triste? metto su un caffè, una caffettiera italiana e quell’odore, l’odore del caffè, l’odore della vita, dell’allegria mi riporta un po’ al mondo. Io trovo che questa sia la bellezza. Trovare la bellezza nelle piccole cose”.


Un Posto Dove Andare” ha destato grande interesse tra i presenti, che hanno apprezzato non solo la trama avvincente e i personaggi ben delineati, ma anche lo stile narrativo fluido e coinvolgente dell’autrice. Il romanzo promette di essere una lettura imperdibile per gli amanti del genere thriller, e la presentazione alla libreria Arethusa è stata la cornice perfetta per scoprirlo. 

Ho poi ascoltato con piacere, finita la presentazione la libraia Paola.  

‘’Com’è stato avere come ospite una scrittrice così importante, quali sono le emozioni vissute?’’ 

’Una grande gioia e soddisfazione aver avuto l’opportunità di presentare in una libreria storica una scrittrice brava e famosa, come Maria Oruna.  

‘’Come ha reagito la platea di Arethusa?’’ 

‘’Le persone sono rimaste entusiaste e hanno apprezzato nel complesso tutta la presentazione spingendosi all’acquisto non solo del libro oggetto della presentazione ma anche di tutti gli altri volumi.’’  

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A cura di Gabriele Uccheddu 

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