Arianna




ARIANNA

di Jennifer Saint

Sonzogno, 2022

Ginevra Lamberti ( traduttore)

Mitologia, fantasy, pag. 384 p., R

Sinossi. Arianna e la sorella Fedra, principesse di Creta e figlie del temuto re Minosse, crescono ascoltando riecheggiare il rumore degli zoccoli del fratello, il Minotauro, nel labirinto costruito sotto il palazzo. Ogni anno, quattordici giovani ateniesi vengono sacrificati per placare la fame del mostro. Quando il principe Teseo giunge a Creta per immolarsi alla creatura, Arianna si perde nei suoi occhi verdi e se ne innamora follemente. Ma aiutarlo a scappare dal labirinto significherebbe tradire la famiglia e il regno, e la ragazza conosce fin troppo bene le implicazioni di un gesto simile. Assillata dai dubbi ma determinata a farsi valere, Arianna prenderà una decisione che ribalterà tanto la sua sorte quanto il destino di Fedra. Entrambe dovranno affrontare le conseguenze di una scelta coraggiosa e sovversiva, che le spingerà a mettere in discussione il proprio ruolo in quanto figlie, mogli e madri in un mondo in cui le donne non sono altro che pedine su una scacchiera dominata dagli uomini e dagli dèi. Con uno stile vibrante e ipnotico, Jennifer Saint reinventa con originalità la famosa storia del Minotauro, della fuga di Teseo, dell’incontro con Dioniso e degli amori tormentati di Fedra e Arianna, dando vita a un’eroina indimenticabile e sfaccettata che saprà commuovere e incantare i lettori e le donne di oggi.

 Recensione di Loredana Cescutti


“Gli dèi non conoscono l’amore perché non possono immaginare la fine di tutto ciò di cui godono.”

In qualsiasi luogo, in qualsiasi epoca, in qualsiasi forma, umana, animale, magica, fantastica, la donna è sempre stata vista come una guida ma, anche, come colei alla quale non dovesse per forza essere risparmiato tutto.

Utile, addirittura irrinunciabile ma, sempre sacrificabile.

Non è diversa la storia di Arianna, figlia di Minosse e sorella del Minotauro e per riflesso quella di Fedra, sua sorella.

“… non sapevo di essermi imbattuta in una verità riguardo all’essere donna: per quanto conducessimo una vita irreprensibile, le passioni e la bramosia degli uomini erano capaci di portarci alla rovina, e non c’era niente che potessimo fare.”

Incantate, lusingate, probabilmente per la necessità di scappare da un padre padrone per poi, ritrovarsi nell’illusoria sensazione di aver raggiunto il traguardo della libertà.

Peccato che la storia, in secoli, abbia insegnato che molto spesso le illusioni rimangono tali, quando naturalmente, non si trasformino in peggio, fino ad arrivare ad un finale negativo.

La Saint è stata molto brava nel raccontare e soprattutto, nel dar voce in modo attento alle “sue donne”, che attraverso le loro riflessioni arriveranno a rendersi conto di essere cadute nella stessa rete in cui, prima di loro, erano cadute altre donne di coraggio e proprio per le quali, ripensandoci, avevano giurato che mai sarebbe successo a loro.

“… nella nebbia dei miei pensieri che si infittiva, disegnai i volti dei miei bambini; li tenni di fronte a me… ci vidi tutti assieme, una volta ancora…”

Una storia che brama il riscatto, in un mondo di uomini immortali e non, che dimostra che nonostante tutto, con le sole illusioni non è possibile ottenere nulla.

Una storia pregna di tristezza, di rimpianti, di perdite, assente di calore umano piuttosto rubato per necessità ma, mai veramente attento e completo che, ti conduce ad un finale inesorabilmente triste.

Un romanzo che al di là dei miti, ancora una volta pone la questione e l’attenzione sulla posizione della donna nel mondo, usando la metafora di una fantasia mitologica, perché siamo sempre noi donne, in fin dei conti, ancora, a DOVER pagare spesso per le colpe degli uomini che ci sono attorno.

“Erano le donne, sempre le donne a pagarne il prezzo, che si trattasse di servette indifese o di principesse. Condannate a vagare sulla terra senza rifugio, trasformate in orse ciondolanti, in giovenche mugghianti o ridotte in cenere dalla vendicativa dea dalle bianche braccia.”

Ancora.

Perché?

Riflettiamoci.

Buona lettura!

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Jennifer Saint


Affascinata dalla mitologia greca sin da piccola, si è laureata in Studi classici al King’s College di Londra. Si è poi dedicata per tredici anni all’insegnamento dell’inglese, condividendo con gli studenti l’amore per la letteratura e la scrittura creativa. Arianna è il suo romanzo d’esordio e sta già lavorando a un’altra rivisitazione del mito classico.