Buio in sala




Recensione di Patrizia Argenziano


Autore: Nora Venturini

Editore: Mondadori

Genere: giallo

Pagine: 368

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Estate: il sole brucia e solo i turisti osano affrontare l’afa. Ad accoglierli nel suo fresco taxi c’è Debora Camilli, che si divide tra le strade di Roma e il mare di Ostia. In un pomeriggio sonnacchioso, per un soffio Debora non tira sotto una vecchia signora che vaga confusa in abito da sera e stola. Si tratta di Valeria Massani, un tempo diva dei palcoscenici nazionali ormai in preda alla demenza, che la tassinara, intenerita, riconduce a casa. Pochi giorni dopo, l’anziana muore per cause apparentemente naturali. Al funerale, Debora percepisce qualcosa di sinistro e la conferma arriva quando un’altra morte, stavolta violenta, colpisce l’entourage della Massani. Siena 23 inizia a indagare e scopre che in tanti avevano tratto benefici dalla mente non più lucida della primadonna: parenti avidi, amanti profittatori, artisti falliti, tutti protagonisti di questa commedia nera, tutti in gara per contendersi la cospicua eredità. Ma potrebbe Debora, seppur armata di intuito e intraprendenza, sbrogliare un simile groviglio senza un poliziotto di lungo corso al suo fianco? Ecco perciò entrare in scena il commissario capo Edoardo Raggio, sua vecchia conoscenza, che alla vigilia delle agognate vacanze viene raggiunto da un SOS della giovane tassista. Come si fa a dire di no a quella figlia ’ndrocchia? E poi, nonostante il caldo, Roma d’estate ha il suo fascino: deserta e addormentata durante il giorno, sensuale e inquieta quando cala la notte…

RECENSIONE


Debora Camilli è tornata, fresca, genuina, vera, un mix di pregi e difetti che incanta tutti coloro che si trovano, per un motivo o per l’altro, a transitare sulla sua strada.

Ne è passato di tempo eppure, nonostante il forte legame che la tiene fortemente ancorata al suo taxi, i sogni volano alti e non atterrano mai. Debora rappresenta quella fetta di gioventù che ha ancora dei desideri da realizzare e un serbatoio di speranze a disposizione.

Debora Camilli è la luce di queste pagine, la forza, l’entusiasmo che trascina il lettore anche nei momenti più tristi e difficili, attraverso una Roma calda e semideserta eppur costellata di turisti. È sempre lei che, con tenacia e risoluzione, conduce tutti alla ricerca del colpevole. Sì perché la risoluzione del caso diventa la priorità assoluta, il suo obiettivo.

La luminosità di Debora si alterna ad una vena malinconica che emerge da quel ritorno al passatocomparso attraverso la dolcezza dei ricordi per i quali si porta sempre un ossequioso rispetto ma non solo, purtroppo. E poi c’è il teatro che, con la sua atmosfera, regala attimi di eternità.

Tanti sono gli elementi che si fondono in questo giallo che, a tratti, ha il sapore della commedia per merito di questi personaggi che hanno l’unica colpa di essere reali” e di continuare a vivere nonostante gli eventi che si susseguono e che travolgono la quotidianità.

Si intrecciano amori, affetti, dolori, malattie e ricordi e ci ripetono più e più volte tra le righe, perché abbiamo bisogno di non dimenticarlo, che la vita è così fragile e non possiamo sprecarla bensì viverla appieno. Proprio perché non c’è finzione insieme a tutto questo troviamo gelosie, invidie, malcontento e, naturalmente, tanti tanti soldi.

Una scrittura frizzante, piacevole, scorrevole, un giallo che tiene incollati alle pagine, che ha i colori, i profumi e i suoni dell’estate calda di Roma.

A cura di Patrizia Argenziano

instagram.com/patrizia.arge

 

Nora Venturini


Nora Venturini è regista teatrale e sceneggiatrice. Ha scritto varie serie tv e tv movie per Rai e Mediaset e firmato numerose regie teatrali. Ha esordito nella narrativa con L’ora di punta, prima indagine della tassista Debora Camilli, (Mondadori 2017, ora in Oscar), cui ha fatto seguito Lupo mangia cane (Mondadori 2018). La serie della tassista detective è stata pubblicata in Germania e in Argentina ed è stata opzionata per realizzare una serie tv.

 

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