Chi si ferma è perduto




 CHI SI FERMA È PERDUTO


Autori: Marco Malvaldi e Samantha Bruzzone

Editore: Sellerio Editore Palermo

Genere: Giallo

Pagine: 352

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Serena, casalinga ultraindaffarata di un borgo vicino a Pisa, si imbatte casualmente in un cadavere. È quello del professor Caroselli, ottimo musicista e rigoroso insegnante nella scuola locale gestita dalle suore. Serena ha una solida formazione da chimica e un buon lavoro, ma ha scelto di licenziarsi stanca della discriminazione maschilista. Ma la sua identità non si esaurisce nel ruolo di madre di famiglia. Inoltre, la multitasking mamma di due figli e moglie di un distratto scienziato possiede quello che lei chiama «superpotere», un olfatto formidabile e professionalmente coltivato che le consente di distinguere perfino i singoli componenti chimici delle sostanze. Il passaggio da testimone in un caso di omicidio a investigatrice è così inevitabile. L’inchiesta ufficiale è invece condotta da Corinna Stelea, sovrintendente di polizia alta quanto un giocatore di pallacanestro, apparsa per la prima volta in Argento vivo nel ruolo di agente scelto che qui vedremo crescere. La coppia indirizza i sospetti verso i traffici del convento che gestisce la scuola. Molti pettegolezzi accompagnano l’indagine e molti segreti saranno svelati. Ma la soluzione sarà la più triste. Serena Martini e Corinna Stelea, i due nuovi personaggi creati dalla collaborazione di un affermato scrittore con una quasi esordiente, ma soprattutto dalla fusione di un punto di vista maschile e uno femminile, hanno giornate così complicate e vere che le loro più banali vicende quotidiane rischiano ogni momento di precipitare nell’acrobatico, nel paradosso, nell’avventura. Come già nella serie del BarLume, è l’affermazione del lato umoristico, o benevolmente assurdo, della vita che introduce nel poliziesco l’elemento comico, a cui in questo romanzo si aggiunge la capacità di rappresentare la sensibilità femminile.


Chi si ferma è perduto

A cura di Edoardo Guerrini


 Recensione Edoardo Guerrini

Questo romanzo molto interessante si può tranquillamente ascrivere, nella moltitudine dei sottogeneri del giallo – poliziesco – thriller – noir  eccetera eccetera, nell’ambito del giallo classico: in questo la trama è quella tipica della risoluzione di un caso, legato a un omicidio. 

Ma gli autori, Marco Malvaldi di cui ben conosciamo il curriculum, e sua moglie Samantha Bruzzone che esordisce (o forse potremmo dire: esce allo scoperto) con questo romanzo, oltre che sulla trama sono ben concentrati su una appropriata e interessante descrizione dei luoghi e dell’ambiente sociale di un piccolo e immaginario comune della Maremma toscana. Paese dove tutti sanno e parlano di tutti, microcosmo ricco di ambiente naturale, dove l’occupazione principale di una mamma casalinga, dopo che ha portato a scuola i bimbi, è camminare nella campagna incontaminata con il suo gruppo di amiche. Questo è ciò che fa Serena Martini, la nostra nuova investigatrice all’esordio in questo lavoro, ed è durante una camminata che scopre il cadavere del professore. Di Serena a poco a poco scopriamo, attraverso la sua voce che ci parla in prima persona, un carattere davvero intrigante e interessante. Laureata in chimica, brillante interprete della sua professione in un’azienda dove si occupava di ricerca, ha lasciato il lavoro proprio a causa del suo carattere poco incline a sopportare compromessi e ipocrisie, a lasciarsi sottovalutare da colleghi maschi idioti e incapaci. Serena viene a fare una bella “coppia” con Corinna Stelea, l’altissima sovrintendente di polizia che, raccontata in questo caso dagli autori in terza persona, troviamo a intercalare i propri passi con quelli della “collega” in capitoli sormontati da citazioni puntuali di singoli articoli del codice di procedura penale che descrivono l’attività e il ruolo della polizia giudiziaria. 

In realtà, non accade subito che Corinna riconosca in Serena un ruolo così importante, bensì verso la fine del romanzo; eppure durante tutto l’evolversi della storia le due procedono in parallelo, fino a convergere insieme verso la soluzione.

Gli autori: la loro voce compare, a tratti, anche direttamente:

Chiediamo scusa in anticipo se, talvolta, all’interno della narrazione dei fatti emergeranno in maniera esplicita i pensieri di Corinna”.

E compare pure la loro immagine, come Alfred Hitchcock che amava sempre fare un’apparizione in una scena dei suoi film:

Conosco parecchi chimici che si sono sposati fra loro. E conosco pochi laureati in Chimica che di lavoro fanno effettivamente il chimico. Di solito rinsaviscono e si danno ad altro. Solo tra quelli del mio anno ci sono un costumista teatrale, un deejay techno che ha una casa di produzione in Olanda, un campione del mondo di biliardo e due tizi che scrivono gialli”(!!!).

Ma mentre nei lavori firmati solo da Malvaldi raramente comparivano accenti della sua formazione di chimico, in questo l’esperienza professionale del chimico diventa predominante e fondamentale per lo sviluppo della trama.
Aspetto che personalmente ho apprezzato in modo particolare, visto che pur essendo un biologo la mia formazione ed esperienza di svariati anni di attività mi ha portato a lungo nel mondo del laboratorio di chimica analitica. Sicché ho potuto in particolare apprezzare certe descrizioni accurate del modo di pensare del chimico, e della sua precisione che spesso si presenta anche quando si occupa della cucina: le ricette sono da seguire con la stessa precisione e accuratezza, nel pesare e utilizzare gli ingredienti, di quella che si usa in laboratorio, tant’è che ho appreso anche certi dettagli che non conoscevo sulle temperature di certe creme: attenzione a non superare i sessantatré gradi, che se arrivi a sessantacinque si arriva alla coagulazione dell’albumina. Per non parlare di certi trucchetti sulla temperatura giusta per le patatine fritte, che non mancherò di seguire!

Tutto questo apparato di accuratezza e precisione accompagna costantemente il personaggio di Serena, che poi si caratterizza ulteriormente grazie al suo sensibilissimo olfatto, e ancor di più grazie al suo caratteraccio che a volte la porta pure a mosse alquanto inconsulte, tipo la brutta fine che farà una maglietta del marito che lei odia: siamo di fronte a un personaggio in tre dimensioni, perfettamente apprezzabile da tutti i lati, e che ci accompagna in un universo femminile dove sono ben descritte la vita e i pensieri di una donna, che ha preferito dedicare la propria vita alla cura dei figli anziché a un interessante lavoro tecnico/scientifico. E pure il personaggio di Corinna, dai modi bruschi e assai attaccata al lavoro, risulta ben dimensionato.

La vicenda, nel toccare anche una certa sensibilità della vittima sui temi ambientali, non trascura queste tematiche di tutta serietà e rilevanza, grazie anche all’attenzione di Serena nell’adempiere correttamente alla separazione dei rifiuti, che assume un ruolo importante. Su questo punto, tuttavia, una piccola “tiratina d’orecchie” a Serena la farei, quando nei suoi pensieri inespressi definisce un ragazzo attento a questi temi “gretino”: non vorrei che un atteggiamento simile fosse considerato condivisibile: certo, ben si conoscono certe strumentalizzazioni sui temi ambientali che arrivano a logiche un po’ assurde, tuttavia non credo che si possa disconoscere l’importante ruolo di Greta e del movimento da lei creato nel modificare l’atteggiamento culturale di miliardi di persone nei confronti del cambiamento climatico. 

A parte questo fatterello, e il fatto che a un lettore esperto di gialli come il sottoscritto l’intuizione del colpevole non sia arrivata proprio sul finale, devo dire che la lettura è stata molto gradevole. C’è ironia, comicità, sensibilità nelle descrizioni e nelle rappresentazioni: insomma, è nata una nuova stella nell’universo del giallo italiano.

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Marco Malvaldi & Samantha Bruzzone


Marco Malvaldi (Pisa, 1974), di professione chimico, ha pubblicato con questa casa editrice la serie dei vecchietti del BarLume (La briscola in cinque, 2007; Il gioco delle tre carte, 2008; Il re dei giochi, 2010; La carta più alta, 2012; Il telefono senza fili, 2014; La battaglia navale, 2016, Sei casi al BarLume, 2016; A bocce ferme, 2018; Bolle di sapone,2021), salutati da un grande successo di lettori. Ha pubblicato anche Odore di chiuso (2011 e 2021, Premio Castiglioncello e Isola d’Elba-Raffaello Brignetti 2011), e Il borghese Pellegrino (2020), gialli a sfondo storico, con il personaggio di Pellegrino Artusi, e Milioni di milioni (2012), Argento vivo (2013), Buchi nella sabbia (2015), Negli occhi di chi guarda (2017), con Glay Ghammouri Vento in scatola (2019) e con la moglie Samantha Bruzzone Chi si ferma è perduto (2022).

Samantha Bruzzone (Genova 1974) chimica di formazione e appassionata di gialli, ha pubblicato con Marco Malvaldi, compagno nella vita, due libri per ragazzi, Leonardo e la marea (Laterza 2012) e Chiusi fuori (Mondadori 2022) e, con Sellerio, Chi si ferma è perduto (2022).