Cicatrici




Recensione di Sabrina De Bastiani


Autore: Antonio Lanzetta

Editore: La Corte Editore

Genere: horror noir

Anno di pubblicazione: 2019

 

 

AspettandoLe colpe della notte

Tutti coloro che prenoteranno il romanzo  in qualsiasi libreria entro la data di uscita, riceverannogratuitamente un racconto inedito di Antonio Lanzetta intitolato CICATRICI, sempre ambientato a Castellaccio.

Per riceverlo (in formato digitale) sarà sufficiente inviarci una mail a:

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La pelle sotto il colletto della camicia fu scossa da un fremito. Le cicatrici parvero scivolargli addosso come gocce d’acqua su un vetro.

 

E’ il 2000, l’anno in cui il talentuoso regista Christopher Nolan dirige Memento, candidato Premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale e a tutt’oggi film culto che mette d’accordo critica e pubblico. Ebbene, in Memento, a causa di un disturbo traumatico della memoria, il protagonista giunge all’estrema soluzione di tatuarsi sulla pelle appunti e note, numeri, monconi di frasi che gli facciano da guida, facendo del suo corpo una mappa. Ed estremo promemoria, analogamente, sono anche le cicatrici che si fanno mappa nei corpi, e forse ancor più nelle anime, dei protagonisti di Antonio Lanzetta. Cos’altro è una cicatrice, se non l’eredità di un taglio rimarginato, una lacerazione che ha smesso di sanguinare, una ferita che si è chiusa? E’ tanto, molto di più, ci mostra Lanzetta, che delle cicatrici, in un certo qual modo,   ne fa fil rouge dei suoi romanzi

I figli del male” e “Il buio dentro” e centra su di esse questo racconto inedito che anticipa l’uscita, il prossimo 04 Aprile, del suo atteso terzo “Le colpe della notte.” Percorse la pelle con le dita, seguendo la trama delle cicatrici, e si rese conto per la prima volta che tutto quello che non aveva senso. Non c’era un disegno, non esisteva nessun ordine nelle cose.

La trama delle cicatrici è, in queste intense pagine, quella del corpo di Flavio, professione psichiatra, natura travagliata, uno dei personaggi più densi e dibattuti di Lanzetta, la crasi di bene e male, l’acqua nella quale non vuoi bere e invece anneghi. Per scoprire che è poi più limpida di tante altre. Una ferita che si chiude non è la fine di un dolore, se questo dolore continua a pulsare dentro, compresso, e in queste righe urla anelito alla vita, anche nel momento in cui la toglie. Il racconto “Cicatrici” conferma una volta ancora che quella di Antonio Lanzetta è una penna davvero notevole nel panorama letterario che si afferma nel genere thriller virato horror, ma lo reinterpreta in una sottotraccia di delicata poesia, che nulla toglie alla potenza, al pathos, alla crudezza, mai forzata e neppure eccessiva, di certe immagini, anzi, assurge a cifra stilistica calibrando ed equilibrando sapientemente il senso delle storie narrate. E commuove, anche, quando scivola nel sorriso del protagonista che, seppur non specchio di pace interiore, richiama e chiama fortemente, disperatamente la vita. Nonostante tutto.

 

 

Antonio Lanzetta


Antonio Lanzetta È uno scrittore salernitano che, dopo aver iniziato la sua carriera come autore di romanzi fantasy/young adult, vira verso il thriller, prima con il racconto breve Nella Pioggia, finalista del premio Gran Giallo di Cattolica, e poi con Il Buio Dentro, romanzoche gli permette di valicare i confini nazionali, venendo tradotto da Bragelonne, una delle più prestigiose case editrici d’oltralpe, in Francia, Canada e BelgioIl Buio Dentro viene anche citato dal Sunday Times come uno dei cinque thriller non inglesi migliori del 2017. Da quest’autunno, Lanzetta è anche opinionista di cronaca nera per la Vita in diretta su Rai Uno.

 

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