Clodio




  CLODIO

di G. Middei

Navarra Editore 2022

Narrativa, pag. 400

Sinossi. Roma 62 a.C., uno scandalo sconvolge la città di Roma. Publio Clodio, seduttore impenitente e chiacchierato, è accusato di aver commesso un crimine orrendo contro lo Stato. L’aristocrazia senatoria è fin troppo ansiosa di sbarazzarsi di un giovane patrizio che simpatizza per i populares, la fazione in lotta contro la classe conservatrice. Mentre il caso viene montato contro di lui, Clodio è deciso a riscattare sé stesso e a sfidare il potere del senato, elaborando un audace programma di riforme in favore dei poveri. È l’inizio di una scalata che lo porterà a conquistarsi un ruolo di primo piano nel governo dell’Urbe e a fronteggiare i grandi attori della sua epoca: Cicerone con il suo idealismo, Cesare con la sua ambizione, Crasso con la sua formidabile astuzia. Ma tra alleanze precarie, ricatti e una crescente solitudine, Clodio, incapace di adeguarsi alla meschinità che domina intorno a lui, dovrà iniziare a fare i conti con sé stesso e comprendere per quale motivo stia affrontando quella lotta. Il romanzo ripercorre l’ascesa politica di una delle più controverse e affascinanti figure dell’Antica Roma. Con una scrittura che spinge a riflettere sui meccanismi dell’odio e del potere, l’autore ci presenta il ritratto di uomo che cede alla violenza quanto alla generosità, agli idealismi quanto a un lucido realismo, e ci restituisce il ritratto di un Clodio più autentico, salvato dagli stereotipi, profondo e moderno.


Recensione di  Giulia Manna

Per sbaglio sono inciampata nella pagina Facebook Professor X che offre post o meglio pensieri di un notevole spessore culturale e sociale. 

E’ così che ho scoperto G. Middei e Clodio, il suo romanzo di esordio. 

E’ possibile provare ammirazione virtuale per una persona che non si conosce?

Sì, per due motivi. Il primo è che Clodio non è il classico romanzetto storico dove si prende un personaggio e si ricama sopra le sue vicissitudini con la storia d’amore e qualche storia di vendetta giusto per creare un libro.

E’ un romanzo potente e profondo come ce ne sono pochi in circolazione. L’autore usa la tecnica del romanzo e la figura di Clodio per un intento più nobile o meglio di divulgazione e riflessione come fa ogni singolo giorno su Facebook con il suo sito. 

Il secondo è che G. Middei ha una capacità narrativa e divulgativa invidiabile. Ci parla di filosofia e del mondo d’oggi come sanno fare in pochi. Vorrei avere anche solo un briciolo del suo sapere e del suo modo naturale di spingerci alla riflessione su temi più grandi del singolo uomo. Passano gli anni, ma corruzione e potere vanno a braccetto esattamente come nell’Antica Roma ed il popolo non mi sembra molto diverso da allora. Ma provo a convincervi a fidarmi della mia recensione e del motivo per cui sono entusiasta di questa lettura con questo estratto, solo uno dei meravigliosi spunti che ci potrete trovare: 

Ricordi il vecchio mito della caverna di Platone? E Diogene che cercava la verità con la sua lanterna…la luce, sempre la luce. Ogni volta che si parla di verità si fa riferimento alla luce. Forse perché la vita è tenebre e oscurità, e la verità dovrebbe risplendere come una fiamma. Poi però ho capito…la verità si rivela a noi soltanto nei momenti più bui, non è una fiamma, non arte per rischiarare la tenebra in cui viviamo, è una notte infinita che tuttavia ti acceca più della luce stessa. Edipo, ricordi, nel mito di Edipo si accecò quando apprese gli orrori di cui era stato l’esecutore: aver giaciuto con sua madre, l’aver ucciso il suo stesso padre in un fatale duello. E se ci pensi bene, quale fu la vera colpa di Edipo? L’incesto? Il parricidio? Ma Edipo non poteva sapere che la donna che aveva sposato fosse sua madre né che l’estraneo che l’aveva incrociato per caso per Tebe fosse suo padre. E quest’inconsapevolezza lo protesse per anni. L’ignoranza lo salvò, perché l’ignoranza è un bene, l’incoscienza è un bene. L’origine del male di Edipo è stata questa: il voler sapere. Essere consapevole, è questa la vera tragedia. Gli dèi l’hanno punito non per i suoi crimini, ma perché ha chiesto. 

Spero che vi sia piaciuto.

Buona lettura. 

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G.Middei


ha conseguito la laurea in Storia. Nel corso degli anni ha pubblicato articoli di carattere divulgativo sotto vari pseudonomi e nel 2018 ha creato la pagina Facebook Professor X, cenacolo letterario e filosofico e punto di riferimento di migliaia di utenti.