Come d’Arco scocca




 Come d’Arco scocca

Il castello di Arco nei secoli in 13 racconti


Autore: A.A. V.V.

Editore: Borderfiction

A cura di: Giancarlo Narciso

Genere: Noir Storico

Pagine: 383

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Come d’Arco scocca. Perché, innanzitutto, questo titolo dalle evidenti assonanze con la celebre frase Senza cozzar dirocco con cui il Vate volle celebrare il Genio di uno dei più significativi personaggi della Storia di Arco, il pioniere dell’aeronautica Gianni Caproni? Perché questo libro vuole colpire come una freccia, idealmente scoccata dai merli del castello di Arco, a tracciare il filo di tredici racconti ambientati in diversi momenti della sua Storia. E perché un’antologia dedicata un castello? Per l’assoluta eccezionalità di questa straordinaria opera d’ingegneria militare, che da mille anni e forse più domina un paesaggio di struggente bellezza e alla quale il borgo di Arco deve la ragione stessa della sua esistenza. Circondato da olivi, affacciato sull’ammaliante entroterra di quel miracolo della natura che è il lago di Arco, qui così simile a un fiordo norvegese e al tempo, così dolcemente mediterraneo, il castello di Arco ha segnato la Storia del Tirolo Meridionale, colpendo la mente di illustri visitatori i quali, avventuratisi nel corso dei secoli in queste contrade, hanno voluto rendergli omaggio. A replicare questo omaggio è oggi un manipolo di celebri autori che hanno voluto rappresentarcelo nei momenti più salienti della sua Storia, ridando vita a personaggi reali come Cubitosa, rinchiusa nella prigione del Sasso, o Antonio d’Arco, trucidato nel cortile del Castello e di cui si dice che il fantasma infesti ancora il luogo del delitto; ricordandoci la folle impresa veneziana delle galeas per montes o i saccheggi delle truppe del maresciallo Vendôme; dipingendo momenti salienti del XIX, dal mancato arrivo nella piana dei Volontari Italiani, vittoriosi a Bezzecca, alla nascita del Kurort mitteleuropeo, che vedeva Arco frequentata da teste coronate provenienti da ogni parte d’Europa; dall’imminente annessione al Regno d’Italia, al Fascismo e, infine, a quel breve periodo, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, quando il Trentino era stato annesso alla Germania e governato dal Gauleiter austriaco Franz Hofer. Tredici racconti segnati da una sorprendente accuratezza storica e scanditi da un ritmo teso e coinvolgente che svela la mano esperta di riconosciuti maestri del thriller.

 Recensione di Salvatore Gusinu


Assai spesso quando il noir incontra la storia (intesa come successione di eventi cronologici) ci si imbatte in libri che sacrificano una cosa per un’altra, rendendo, purtroppo, il racconto incompleto e, addirittura, noioso. Fortunatamente, non è questo il caso!
Giancarlo Narciso compie la mirabile operazione di raccogliere scrittori illustri che raccontano storie che hanno un comune denominatore: il Castello di Arco.

Non è semplice raccogliere racconti sullo stesso tema senza scadere nella banalità o, ancora peggio, nell’incorrere nella confusione del lettore che si trova spiazzato nel leggere un libro scritto a più mani. In questa, passatemi il termine, “antologia” niente e lasciato al caso e ogni racconto svolge la stessa identica funzione: quella di rappresentare la vita nel e intorno al Castello di Arco nel corso dei secoli. Per questo motivo una grande varietà di ingredienti letterari dà origine ad un caleidoscopio di temi, fonte di suspance.

La stregoneria, il mistero, la storia, la guerra, gli intrighi tipici delle corti medioevali sono alcuni dei tanti temi presenti all’interno del romanzo. Il lettore, infatti, non avrà nessun momento di abbandono alla noia, poiché l’andamento della storia e l’intreccio della trama sono ricchi di colpi di scena  e di momenti topici unici.

Aspetto positivo da rilevare che, indubbiamente, gioca a favore della scorrevolezza del testo è la brevità dei racconti i quali, pur non consentendo uno sviluppo di un intreccio ad ampio respiro, non toglie alcun aspetto, nemmeno una virgola, alla completezza del libro.

Come d’Arco scocca” è un romanzo che vale la pena di leggere, prima di tutto per conoscere una realtà storica, patrimoniale e paesaggistica unica e poco conosciuta; in secondo luogo perché è bello vedere riuniti in un unico libro scrittori di importanza unica.

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Giancarlo Narciso


Giancarlo Narciso vincitore del prestigioso premio Scerbanenco per il miglior noir italiano nel 2006 con «Incontro a Daunanda» e, nel 1998, del Premio Tedeschi con «Singapore Sling», Giancarlo Narciso aggiunge al suo arco titoli come «Sankhara», (Finalista Premio Scerbanenco 2002), «Otherside» (terzo classificato Premio Azzeccagarbugli 2011), «Solo Fango», «I Guardiani di Wirikuta», «Un’ombra anche tu come me», «Le zanzare di Zanzibar», «Un nome su una lista», oltre a «Chi lotta coi mostri», una raccolta di quattro spy-story in formato novelette. Con lo pseudonimo di Jack Morisco ha firmato per Segretissimo Mondadori la serie di Banshee, che include finora i romanzi «Alba Rossa a West Papua», «Dossier 636», «Manila Sunrise», «L’arma birmana», «Le tigri e il leone», «Furia a Lombok».