Come una sirena




Sinossi. Tutti credono di conoscere la storia della Sirenetta di Andersen, ma nessuno la conosce davvero. Come una Sirena è l’avventurosa storia del giovane Hans Christian Andersen, figlio di una donna alcolizzata e nipote di una prostituta, cresciuto quasi analfabeta, che dalla piccola città di Odense parte a quindici anni per Copenaghen sognando un futuro da ballerino. Fallisce la sua carriera al Teatro Reale ma vive anni rocamboleschi: mandato a studiare in una classe di bambini, costretto poi a vivere in appartamenti angusti, ma con l’amicizia delle più illustri famiglie danesi, si pubblica da solo i primi libri finché diventa il più grande scrittore del suo tempo. Ci riesce passati i trent’anni, inventandosi le fiabe che tutti ricordiamo, che sono il vero racconto della sua vita. È Andersen il Brutto Anatroccolo, la Piccola Fiammiferaia, la Principessa sul Pisello. È Andersen, soprattutto, la Sirenetta. Con le fiabe, Andersen rivela quello che altrimenti non riesce a dire – soprattutto gli amori mai compiuti, per ragazzi e ragazze; soprattutto l’amore per il suo migliore amico, Edvard Collin, figlio del suo protettore. La scrittura dà forma alla sua fantasia, ai suoi turbamenti più intimi, trasfigurandoli in racconti che sono specchi d’acqua dove tutti riescono a riflettersi, a scoprirsi, in qualche modo a vedere di sé anche quello che è più difficile riconoscere o confessare. Giovanni Montanaro, dopo anni di scoperte e di ricerche, con delicatezza, profondità e allegria, restituisce alla fiaba della Sirenetta la sua storia. Che è poi quella vera di Andersen e di quel suo corpo che Edvard non riesce ad amare, un corpo che Andersen non capisce, che sente suo a metà, come quello appunto di una sirena.

 COME UNA SIRENA

di Giovanni Montanaro 

Feltrinelli 2023

Narrativa, pag.240

 Recensione di Sara Zanferrari

Ogni storia è una storia d’amore” titolava Alessandro D’Avenia nel 2017. E si chiedeva: l’amore salva? La risposta dovrebbe essere sì, ma non è una domanda affatto semplice e l’autore tanto amato soprattutto dai giovani aveva scritto: “noi siamo e diventiamo le storie che sappiamo ricordare e raccontare a noi stessi”. 

Raccontare storie, dunque, sempre. Per amare e per salvarsi.

C’è qualcuno che ha raccontato storie per amare e salvarsi (e salvare i più fragili, come lui) così bene da diventare uno scrittore di fama mondiale, ricordato e amato da generazioni di bambini e adulti. Lui è Hans Christian Andersen ed è il protagonista del nuovo romanzo di Giovanni Montanaro.

Povero in canna, quasi analfabeta, ma dotato di un dono eccezionale e sicuramente di tanta caparbietà, ha saputo uscire dalla sua condizione, nonostante le enormi sofferenze.

La sofferenza del disamore, della solitudine, della diversità. 

Quelle che ha messo nelle sue fiabe.

Montanaro scava nella vita pressoché sconosciuta di uno scrittore che praticamente chiunque conosce, ma di cui nessuno ha mai indagato le origini. Origini da cui di fatto è nata la sua scrittura, una vita quasi avventurosa, incredibile, che vale la pena scoprire in queste pagine dove al racconto di un narratore esterno, si alternano le parole della Sirenetta.

È lei, la protagonista della fiaba più famosa di Andersen, a fare da controcanto alla vita di Hans Christian. Lei e il suo disperato amore, lei non vista, così come il Brutto anatroccolo, come il Soldatino di stagno, come la Piccola fiammiferaia, come… Andersen stesso, solo, povero, imprigionato in un corpo goffo, eternamente innamorato di chi non lo vorrà. Addirittura incerto se rivolgere i suoi sentimenti al sesso maschile o femminile.

Un libro che, forse inaspettatamente, ha molto da dire a ognuno di noi, che parla al nostro “bambino“, quello che siamo stati, quello che in parte siamo ancora, che è ancora vivo dentro di noi, un bambino che sa soffrire, amare, anche in un corpo ormai adulto, e non vuole rinunciare alla speranza di essere riconosciuto e amato. Per quello che è. Semplicemente.

Un libro che offre spunti di riflessione su più piani, mentre, attraverso il racconto, veniamo a scoprire la vita rocambolesca di colui che ha scritto le fiabe più amate dai bambini di tutto il mondo. 

Una ricerca dettagliata, quella compiuta da Montanaro, che ha saputo coniugare realtà e immaginazione, cogliendo i probabili sentimenti che hanno affollato la vita dell’autore. Una storia, davvero, tutta da scoprire.

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Giovanni Montanaro


(Venezia, 1983) è scrittore e avvocato. Ha scritto i romanzi La croce Honninfjord (Marsilio, 2007), Le conseguenze (Marsilio, 2009), Tutti i colori del mondo (Feltrinelli, 2012, Premio Selezione Campiello), Tommaso sa le stelle (Feltrinelli, 2014), Guardami negli occhi (Feltrinelli, 2017), Le ultime lezioni (2019) e Il libraio di Venezia (2020).

A cura di Sara Zanferrari

 poesiedisaraz.wordpress