Curiosissimi fatti




 Curiosissimi fatti di cronaca criminale

di Hans Tuzzi

Bollati Boringhieri 2023

Giallo, pag.176

Sinossi. Composta da cento miliardi di stelle, la Via Lattea è una dei milioni di miliardi di galassie, e il nostro Sole ne è una periferica stella. E forse alle galassie, nell’Italia di fine gennaio 1960, gli inquirenti dovrebbero guardare per risolvere un delitto inspiegabile, anzi: impossibile. Al quale ne segue un altro, simile. Per entrambi, testimoni affermano di avere visto in cielo strane luci. Mentre i giornali si buttano sul possibile avvistamento di «marziani», gli inquirenti devono attenersi alla realtà fattuale delle cose. E l’unica sgradevole ipotesi logica è il coinvolgimento di apparati dello Stato. Nel primo delitto, i Carabinieri. Nel secondo, la Polizia. Chiamati però alla massima collaborazione dai competenti ministeri. Intanto il gatto Miao e l’uccellin Belverde rivelano al bimbo Agostino che, negli antichi giorni del mondo…Vale, per questo divertimento, quel che Freud dice di un racconto di Hoffmann (non a caso citato da Tuzzi): «Il narratore inizialmente produce in noi una sorta di incertezza impedendoci di indovinare se ci introdurrà nel mondo reale o in un mondo fantastico di sua invenzione. Egli ha il diritto incontestabile di fare o l’una o l’altra cosa, e se ha scelto di inscenare l’azione in un mondo popolato di spiriti, dèmoni e spettri, come ha fatto Shakespeare nell’Amleto, nel Macbeth, nella Tempesta e nel Sogno d’una notte d’estate, dobbiamo arrenderci alle sue intenzioni e considerare reale il mondo da lui prestabilito, per tutto il tempo in cui gli dedicheremo la nostra attenzione». Tuzzi ci regala una storia vorticosa e onirica, esilarante e fiabesca, enciclopedica e grottesca, un avvincente insieme di toni e di stile ordito con l’autorevole maestria che lo ha reso uno tra gli scrittori, e i giallisti, più amati del nostro Paese.


Recensione di Diego Pitea

Il libro di Hans Tuzzi parte subito con il botto: in una fredda mattina del 21 gennaio del 1960 viene scoperto il corpo senza vita di Vittorio Lettieri, docente universitario e senatore a vita. È stato ucciso e gli è stata mozzata la testa. L’omicidio ha degli elementi all’apparenza inspiegabili: non c’è sangue intorno al cadavere e l’attico dove è stato trovato era chiuso dall’interno.
Le prime timide indagini, vista la natura dell’omicidio, si indirizzano verso un coinvolgimento dei Carabinieri, ma anche quelle sembrano non portare a niente di concreto.

Se qualcuno pensa di avere a che fare con l’inizio di un giallo in stile Agatha Christie, però, verrà subito deluso.
Il libro di Hans Tuzzi, malgrado nel corso della storia vi siano anche altre morti, non è un giallo nel senso stretto del termine, ma un affresco su un’epoca di risveglio economico e sociale, ma piena ancora di contraddizioni. Molte sono le divagazioni sulla cronaca dell’epoca, così come i rimandi, le citazioni, le notazioni, sempre raccontate con uno stile aulico, quasi fiabesco.

La trama gialla passa subito in secondo piano e si viene catturati dalla fiaba che coinvolge, come nella migliore tradizione, anche animali parlanti. Fiaba il cui finale può essere rintracciato solo da un bambino e dal suo cuore ancora puro.  

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Hans Tuzzi


Hans Tuzzi, pseudonimo di Adriano Bon, è l’apprezzato autore – oltre che di saggi sulla storia del libro e sul suo mercato antiquario – dei celebri gialli ambientati a Milano che hanno come protagonista il commissario Melis: Il Maestro della Testa sfondata (2002), Perché Yellow non correrà (2003), Tre delitti un’estate (2005), La morte segue i magi (2009), L’ora incerta fra il cane e il lupo (2010), Un posto sbagliato per morire (2011), La notte, di là dai vetri (2019) sono pubblicati da Bollati Boringhieri. Con Vanagloria (2012) Tuzzi ci regala una nuova, sorprendente prova narrativa fuori dal genere giallo e con Morte di un magnate americano (2013) arriva finalista al Premio Commisso. Altri suoi libri pubblicati da Bollati Boringhieri sono: La figlia più bella (2015), Perché Yellow non correrà (2016), La belva nel labirinto (2017), La vita uccide in prosa (2018), Il principe dei gigli (2019), Nessuno rivede Itaca (2020) e Nella luce di un’alba più fredda (2021).