Delitto di Ferragosto




 Delitto di Ferragosto


Autore: Danilo Pennone

Editore: Newton Compton

Genere: Giallo

Pagine: 288

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Le indagini del commissario Ventura. Roma, estate 2008. Tre giorni prima di Ferragosto, sul tavolo del commissario Ventura viene depositato il fascicolo di un omicidio. Una ragazza è stata uccisa, ma non c’è alcuna pista per avviare le indagini. Mario Ventura, poliziotto di lungo corso, dai metodi duri, e con una collezione di recenti insuccessi a tormentarlo, vede in quel delitto l’occasione per riabilitare la propria reputazione. E così, determinato a risolvere in fretta il caso, non trascura alcun dettaglio, certo che prima o poi l’assassino salterà fuori. La scoperta di nuovi indizi condurrà le indagini verso uno schivo insegnante. Ma quando tutto sembra dipanarsi e portare al suo arresto, un colpo di scena costringe Ventura a prendere una decisione che potrebbe costargli la carriera, e non solo… 

 Recensione di  Patrizia Argenziani

Ritrovare il commissario Ventura è come ritrovare un amico, una certezza. La certezza di avere di fronte un essere umano con le sue debolezze e mai un eroe, di avere accanto un personaggio qualunque travestito da commissario, con sete di giustizia sul lavoro ma anche nella vita privata.

L’avevamo lasciato in pensione forzata nella sua Sicilia e lo ripeschiamo a Roma, ancora in servizio, combattente, pronto a cadere e rialzarsi più volte incurante delle ferite e del dolore.

Una vita sottosopra, costellata di difficoltà che si nutrono quotidianamente della sua anima e che si infiltrano candidamente nella sua attività lavorativa mescolandosi con maestria alle indagini in corso. 

E in questi due mondi paralleli, Ventura cerca di sopravvivere incurante delle regole, dei segnali che il suo corpo gli manda a intervalli regolari, del mondo che lo circonda. Cerca di riscattarsi dalle mancanze che porta nel cuore portando luce dove c’è buio dimenticando però quanto sia difficile illuminare il nero dell’anima. 

Proprio per questo, nonostante la sua bravura e il suo fiuto, spesso si trova troppo coinvolto, troppo in colpa, troppo oberato di responsabilità e forse poco lucido.

Riacquistare la lucidità, in questo caso, significa cadere di nuovo nell’oscurità.

L’oscurità che ogni personaggio di questo romanzo si porta dentro e che viene delineata con precisione, al punto tale da sentirla sulla pelle, nell’aria. Quell’aria che sa di segreti, mazzette, festini, prostituzione, appalti sospetti, che puzza di fumo, di gelosia, vendetta, vergogna. Ventura respira tutto questo mentre a casa si aggiunge l’odore pungente della malattia del padre, di fronte al quale si sente impotente. Impresso ha il profumo di sua figlia, gioia e dolore, preoccupazione infinita.

L’unico momento fuori dal mondo è quando al pianoforte dialoga con sua moglie che non c’è più, paradossalmente sono i minuti in cui riesce a ritrovare sé stesso.

Una lettura avvincente in cui incontriamo un Ventura fuori dagli schemi che fornisce i dettagli necessari per comprendere i suoi stati d’animo futuri. Una serie di personaggi poco simpatici ma interessanti dal punto di vista psicologico. Un finale da pelle d’oca.

Lettura consigliata.

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Danilo Pennone


È nato a Roma, dove vive e insegna. Ha esordito nella narrativa nel 2008 con il romanzo “Confessioni di una mente criminale” (Newton Compton), da cui è stato tratto uno spettacolo teatrale, rappresentato, tra l’altro, al Todi Arte Festival 2009, con la direzione artistica di Maurizio Costanzo, e nelle carceri romane di Regina Coeli e Rebibbia con il patrocinio del Garante per i Detenuti del Lazio. Ha scritto per riviste specializzate diversi saggi sul cinema, lavorando come assistente alla cattedra di Storia del Cinema presso l’Università “La Sapienza” di Roma. È autore musicale e teatrale. Nel 2019 un suo racconto è stato tra i finalisti del Premio letterario “Giallo Ceresio”. Nel 2020 pubblica “Delitto alle saline” (Newton Compton Editore)

A cura di Patrizia Argenziano

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