Delitto impunito




Sinossi. «Lo ucciderò». Non pensa ad altro Élie, da quando, nella pensione della signora Lange che è ormai diventata il suo rifugio e la sua tana, è arrivato Michel. Ventidue anni, capelli scuri e lisci, gli occhi di un nero profondo, la carnagione olivastra, Michel è il rampollo di un’agiata famiglia romena, ha la stanza migliore, viene nutrito e coccolato, e tutte le sere raggiunge nei bar di Liegi un gruppo di connazionali. Élie invece ha una zazzera rossiccia e crespa, labbra carnose e occhi sporgenti che lo fanno assomigliare a un rospo; sbarcato tre anni prima dalla natìa Vilnius per preparare un dottorato in matematica, occupa una stanza che non può permettersi di riscaldare, mangia pochissimo, esce di rado, non ha amici. Per Michel, convinto com’è che tutti debbano amarlo, non è stato difficile sedurre la figlia della signora Lange, quella Louise nella cui schiva presenza Élie ha sempre trovato «un che di dolce, di rasserenante». E lui, Élie, se n’è accorto, perché una sera li ha visti baciarsi – e perché li guarda, ogni pomeriggio, dal buco della serratura, inorridito e affascinato al tempo stesso. Sì, deve fare giustizia Élie, deve eliminare quell’intruso che è venuto a sconvolgere il suo quieto universo. Quell’uomo «felice in tutto e per tutto, sempre e comunque, in ogni momento della giornata». E lo farà – o almeno crederà di averlo fatto. Ma, ventisei anni dopo, in un paesino minerario dell’Arizona, se lo ritroverà davanti….

Trama. Elie è un povero ma valente studente di matematica all’università di Liegi, vivo come pensionato nella casa della signora Lange nella quale si è creato il proprio rifugio nel quale vive serenamente lontano dalle proprie insicurezze. Un giorno arriva un altro pensionante Michel, un rumeno che rappresenta l’esatto opposto di Elie, ricco, bello, estroverso, pieno di amici. Verso questo “intruso” Elie prova da subito sentimenti negativi, che in parte non riesce a spiegare ma che lo tormentano facendogli perdere le residue certezze. La situazione precipita nel momento in cui scopre che tra Michel e la giovane Louise, figlia della signora Lange, vi sono incontri carnali. Nella sua mente prende forma quella che ritiene essere la sola soluzione alle proprie ansie: l’omicidio. Elie una sera tende un agguato a Michel, gli spara ma non lo uccide, la sua vittima rimane gravemente ferita ma lui non ha il coraggio di sparare il colpo di grazia e scappa, dapprima in Germania e quindi negli Stati Uniti dove Elie si rifà una vita. Trascorrono ventisei anni, Elie si è sposato e vive a Carlson City dove lavora come receptionist, la città è in crisi per via della chiusura della miniera ma a risollevare l’umore degli abitanti arriva la notizia che la miniera e gran parte delle attività della cittadina sono state rilevate da uno straniero. Elie non riesce a credere ai propri occhi quando vede lo straniero arrivare in albergo: quell’uomo è Michel. I fantasmi del passato, accantonati ma mai sopiti ritornano prepotentemente a sconvolgere la mente di Elie il quale rimane ancor più ferito dal comportamento dell’uomo che pur avendolo riconosciuto mantiene un atteggiamento del tutto distaccato come se per lui il passato non esistesse. Elie sente il bisogno di confessare la propria colpa a Michel, sente quel bisogno come necessario alla propria salute mentale e vive la freddezza di Michel come una condanna insopportabile finché…

 DELITTO IMPUNITO

di Georges Simenon 

Adelphi 2023

Simona Mambrini ( Traduttore )

thriller, noir, pag.184

 Recensione di Bruno Balloni

Simenon non si smentisce anche quando si tratta di romanzi brevi come questo “Delitto Impunito” nel quale unici e imprescindibili protagonisti sono i sentimenti e le emozioni umane.

Simenon seziona l’animo dei suoi protagonisti sviscerandone paure e segreti, insicurezze e ansietà con delicatezza e precisione utilizzando la sua prosa semplice e vicina al lettore che viene catapultato fin dalle prime pagine in quelli che sono i turbamenti di Elie, lo studente polacco povero e senza legami in cerca di un rifugio nel quale nascondersi dal mondo.

Elie e Michel rappresentano i precisi opposti che, anziché attrarsi, si respingono sebbene non ve ne sia un’autentica ragione se non la precisa e ottusa volontà del più debole Elie di mantenere le distanze dallo studente rumeno ma soprattutto dal suo mondo fatto di agi e di solidi legami familiari.

Un’ottusa e distruttiva volontà che trova l’unico sfogo possibile nella violenza.    

Un’opera lontanissima dall’iconico Maigret con le quali condivide la grandezza di George Simenon. 

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Georges Simenon


Georges Joseph Christian Simenon (Liegi, 13 febbraio 1903 – Losanna, 4 settembre 1989) è stato uno scrittore belga di lingua francese e autore di numerosi romanzi, noto al grande pubblico soprattutto per avere inventato il personaggio di Jules Maigret, commissario di polizia francese, protagonista in ben settantacinque romanzi e ventotto racconti. La produzione di Georges Simenon è sconfinata, a lui si devono centinaia di romanzi e racconti, molti dei quali pubblicati sotto vari pseudonimi, la tiratura complessiva delle sue opere, tradotte in oltre cinquanta lingue e pubblicate in più di quaranta paesi ha superato i settecento milioni di copie e risulta essere il terzo autore di lingua francese più tradotto nella storia dopo Jules Verne e Alexandre Dumas (padre). Sebbene abbia raggiunto la notorietà planetaria grazie al personaggio del commissario Maigret l’opera di Simenon non si è limitata al genere poliziesco anzi, a buon titolo si può affermare che abbia intrecciato diversi generi e sottogeneri letterari, dal romanzo popolare al romanzo d’appendice passando al noir e al romanzo psicologico. Uno stile inimitabile caratterizzato, nonostante il vocabolario scarno e la rinuncia a qualsiasi finezza letteraria, da atmosfere molto dense e personaggi che incarnano il popolo nelle sue infinite sfaccettature.