Dolce vita, dolce morte




 Novelle nere


Autore: Giancarlo De Cataldo

Editore: Rizzoli

Genere: noir

Pagine: 160

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. 1963. Luccicano le luci di Roma al tempo della Dolce Vita. Lampeggiano i flash delle macchine fotografiche tra le mani svelte e nervose dei paparazzi, gli scandali sono l’altro nome della mondanità. Nei caffè si tira tardi, il sogno più bello è quello che si sogna insieme. Sogna anche una ragazza tedesca: ha ventitré anni, si chiama Greta e vuole fare l’attrice. Finché, un giorno di maggio, viene trovata uccisa a coltellate in un palazzo nei dintorni di via Veneto. Sotto la superficie abbagliante della capitale, infatti, si nascondono gli abissi. Lo sa bene Marcello Montecchi, trent’anni, brillante firma di un prestigioso quotidiano romano. Il suo direttore gli ha chiesto di seguire il caso senza sapere che lui, Greta, l’ha conosciuta davvero, durante incontri fugaci al sapore di whisky e sigarette. E, ora, dovrà addentrarsi nel lato segreto e oscuro di quella inafferrabile ragazza. Attraverso una lente narrativa inedita e affascinante, Giancarlo De Cataldo, ispirandosi a un inestricabile cold case che ha segnato i nostri anni Sessanta, ci racconta le ossessioni e i misteri della città eterna.


Dolce vita, dolce morte

A cura di Silvana Meloni


 Recensione di Silvana Meloni

«Marcello! Marcello! Marcello, please wake up!»

Inizia così il romanzo di Giancarlo de Cataldo. Cosa vi fa pensare? 


Io sono stata catapultata nel ricordo di un’altra celebre citazione

 «Marcello, come here! Hurry up!».

Con la maestria del consumato professionista, l’autore spalanca le porte, attraverso l’incipit, del mondo incantato di cinecittà, gli anni ’60, Fellini, Marcello e la fontana di Trevi dove lui e Sylvia si fanno il bagno. Tutto il romanzo è lì: si apre con lo sguardo affascinato del giovane giornalista in carriera e del mondo frivolo di Via Veneto che lo circonda, percorre la sua vita verso il disincanto degli anni che trascorrono e lo riportano di prepotenza a leggere una realtà sempre meno luccicante, fino all’amarezza dell’età matura, che chiude il sipario su una vita che non ha mantenuto le promesse. 

Un’altra citazione della Dolce Vita di Fellini mi pare adeguata al contesto in cui si muovono gli attori di questo romanzo, sono sempre le parole di Marcello: «A me invece Roma piace moltissimo: è una specie di giungla, tiepida, tranquilla, dove ci si può nascondere bene.» Anche per celare il malaffare politico, gli intrighi di Palazzo e perfino qualche piccolo omicidio, efferato ma necessario.

E in questo sottobosco tutto lustrini, promesse e giochi di potere, che si compie il delitto, il caso di cronaca nera che ci racconta De Cataldo. 

È un racconto fedele, a parte la sostituzione dei nomi, degli avvenimenti reali, sia per quanto riguarda le modalità dell’omicidio, sia per quanto riguarda le indagini e i successivi sviluppi che portarono all’identificazione di un colpevole vent’anni dopo. Così come è perfetta la ricostruzione dell’epoca in cui i fatti avvennero.

Un romanzo breve che mi ha colpito per la sua intensità, per la magia che ti porta dentro la storia, quasi che la vita dei personaggi scorresse attraverso le immagini di un film. 

Lo consiglio senza riserve.

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Giancarlo De Cataldo 


(Taranto 1956) è magistrato, drammaturgo, sceneggiatore. Ègiudice di corte d’assise a Roma, città nella quale vive dal 1974, anno in cui vi si iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza. Scrittore, traduttore, autore di testi teatrali e sceneggiature televisive, ha pubblicato diversi libri, per lo più di genere giallo. Collabora con diverse testate giornalistiche.  Il suo libro più significativo è Romanzo criminale (2002), dal quale è stato tratto ilfilm, diretto da Michele Placido e una serie televisiva. Nel giugno del 2007 è uscito nelle librerie Nelle mani giuste, ideale seguito di Romanzo criminale, ambientato negli anni novanta. I due libri hanno alcuni personaggi in comune. Ha scritto la prefazione per l’antologia noir La legge dei figli (Meridiano Zero) e ha curato l’introduzione al romanzoOmicidi a margine di qualcosa di magico, scritto da Gino Saladini, Gangemi Ed. Del 2010 è I traditori, romanzo ambientato durante il Risorgimento Italiano, del 2013Suburra. Per Rizzoli ha pubblicato L’India, l’elefante e me (2008) e In giustizia (2011), entrambi disponibili in BUR e Il combattente (2014). È tra i giudici del programma televisivo Masterpiece. L’ultimo poliziesco pubblicato nel 2022 è La svedese

A cura di Silvana Meloni

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