Domani e per sempre




DOMANI E PER SEMPRE


Autore: Ermal Meta

Editore: La Nave di Teseo

Genere: Romanzo

Pagine: 456

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Kajan ha avuto una fortuna rara, un talento indiscusso per il pianoforte, e una sfortuna tragica: nascere nel corso della Seconda Guerra Mondiale, in Albania. E il 1943 e Kajan vive in una fattoria con la famiglia e con suo nonno Betim nella campagna albanese. I suoi genitori sono partigiani e sono sulle montagne a combattere contro i nazisti. L’esistenza di Kajan scorre in qualche modo al riparo dalle atrocità belliche, fino a che un giorno un disertore tedesco di nome Cornelius bussa alla loro porta, cercando rifugio. Il soldato è un abile pianista e il piccolo Kajan decide di approfittarne per imparare; si rivela un allievo disciplinato e talentuoso, e sviluppa un rapporto di affetto viscerale con il soldato, Poco prima della resa dei tedeschi, una truppa di nazisti invade la fattoria. I tre ascoltano impotenti gli spari, nascosti in una botola sotterranea. La tensione cresce fino a quando i tedeschi non scoprono il loro nascondiglio: è lì che Cornelius esce fuori senza esitazione e ancora una volta, uccidendo i suoi connazionali, salva la vita di Kajan. Betim, però, è rimasto mortalmente ferito dagli spari. È la notte della liberazione dell’Albania. Cornelius ha la possibilità di tornare a casa, in Germania, con l’aiuto di Selie, la madre di Kajan, leader di un comando di partigiani che ha molto peso nel partito. Quindici anni dopo circa, Kajan è divenuto uno stimato professore di musica, a soli 20 anni, per merito del suo prodigioso talento. Ama, ricambiato, una sua alunna di nome Elizabeta. Ma c’è un problema, accentuato dalla figura della rigida e irreprensibile madre Selie, ormai elevata agli alti ranghi del novello regime comunista: Elizabeta è la figlia di un traditore. La guerra che Kajan pensava finita sta per iniziare in una nuova forma con nuovi nemici.

Recensione di Salvatore Gusinu

Il romanzo di esordio di Ermal Meta è un testo fondamentale che deve essere presente in qualsiasi libreria domestica: un libro imprescindibile che ogni tanto deve essere riletto perché, sono sicuro, che in esso vi si possano scorgere e scoprire nuovi significati ogni volta che lo si ha fra le mani.

Ermal Meta ci ha abituati ad ascoltare canzoni dai testi molto profondi a cui fanno da contrappunto linee melodiche, spesso, essenziali. Proprio per questo motivo, essendo uno fra i cantautori che seguo con maggior piacere, avevo una sorta di “timore reverenziale” nell’affrontare la lettura del suo primo romanzo; è noto che scrivere canzoni (come del resto lo è per la poesia) è estremamente differente rispetto al cimentarsi nella prosa. Spesso e volentieri, infatti, abbiamo assistito a tentativi fallimentari operati da cantanti che hanno deciso di scrivere e pubblicare un romanzo. Beh, questo non è scuramente il caso di Ermal Meta.

Domani e per sempre” rappresenta un tuffo nell’emozione continua, un’immersione totale nella profondità dei sentimenti umani,

da quelli più teneri (l’amicizia, il rapporto tra nonno e nipote, l’amore per una persona e per la musica) sino ad arrivare a quelli più crudi e terribili (l’odio per l’altro, l’amore per la morte di chi è diverso e di chi non la pensa come il sistema impone).

Sono due le linee parallele che percorrono le parole di questo romanzo, dall’inizio alla fine:

la crudeltà di qualsiasi sistema o regime che, con la violenza, limita la libertà personale sino a giungere alla privazione della vita stessa, come accade nella Seconda Guerra Mondiale o nell’estremismo del Partito Comunista in Albania qui descritti.

L’altra linea, invece, è rappresentata dall’amore, quello universale, che investe il protagonista e una buona parte dei personaggi, un tipo di amore che si “poggia” sui tasti di un pianoforte, sulle note di uno spartito, sulle labbra della persona amata perduta e ritrovata e sul “nido” familiare involontariamente abbandonato.

Quello di Ermal Meta è, indubbiamente, un esordio pienamente riuscito, un esordio che è difficile soprattutto per chi nella vita “fa altro” rispetto allo scrittore di romanzi, per chi ci ha abituati a vederlo “agghindato” con un altro abito, quello del cantautore che, tra le altre cose, gli calza molto bene.


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Ermal Meta


è un cantautore albanese naturalizzato italiano. È stato un componente dei gruppi Ameba 4 e La Fame di Camilla, a partire dal 2013 ha intrapreso invece la carriera solista, pubblicando quattro album in studio e vincendo il Festival di Sanremo 2018 in coppia con Fabrizio Moro con il brano “Non mi avete fatto niente”. Esordisce nella narrativa con Domani e per sempre (La nave di Teseo 2022) di cui sono stati opzionati i diritti cinematografici da Carlo degli Esposti – Palomar per una serie televisiva.