Donne di porcellana




 DONNE DI PORCELLANA

di Virginie de Clausade e

Élodie Hesme

Nord 2023

Roberto Boi (Traduttore )

Romanzo, pag.384

Sinossi. La prima rivolta operaia femminile, raccontata attraverso la storia di due donne unite negli ideali, divise dal destino Una piccola Versailles industriale. È così che Clotilde Haviland definisce la fabbrica di porcellane del marito, un esempio di efficienza che, nel 1905, arriva a dotarsi di una rivoluzionaria cromolitografica, capace di riprodurre fedelmente qualsiasi disegno, dal più semplice al più elaborato, trasformando le porcellane in vere opere d’arte. Durante il discorso inaugurale, Clotilde guarda con orgoglio a quel macchinario che rappresenta un progresso anche per gli operai, che avranno meno carico di lavoro e godranno di una migliore qualità della vita. Davanti a lei, tra le operaie, Anne invece sa che per le donne non cambierà proprio niente. Nessun avanzamento tecnico potrà mai garantire loro salari uguali a quelli degli uomini, né far cessare le occhiate lascive del caporeparto. Eppure non si sarebbe mai immaginata di assistere, qualche giorno dopo, addirittura allo stupro di una ragazzina di appena quattordici anni né di sentirsi dire dalle colleghe che si tratta di una prassi normale, una sorta di ius primae noctis del caporeparto cui nessuna può sottrarsi, pena il licenziamento. Per mesi, Anne è rimasta nell’ombra, per non rischiare che qualcuno scoprisse il segreto che l’ha condotta a Limoges e che, se rivelato, potrebbe distruggere ciò che ha di più caro. Adesso, però, non può continuare a tacere. È una rabbia incandescente, la sua, la rabbia di chi non si era reso conto di aver raggiunto il limite e che all’improvviso esplode, incontrollata e incontenibile. E si diffonde, come una scintilla gettata nella paglia. In un attimo sono decine, poi centinaia le donne che scelgono di lottare con Anne per la propria dignità di lavoratrici. Dall’altra parte della barricata, Clotilde è a un bivio: lei che non è nata ricca, e che ha provato sulla propria pelle le difficoltà della condizione femminile, scoprirà che il suo destino è inestricabilmente legato a quello di Anne e dovrà decidere se restare al fianco del marito o combattere per un progresso che includa davvero tutti, anche le donne. Raccontato attraverso gli occhi di due protagoniste diversissime, eppure unite dagli stessi ideali, questo romanzo rende omaggio a una delle prime rivolte operaie femminili, e a tutte le donne che si sono ribellate al destino e hanno avuto il coraggio di combattere per far sentire la propria voce.


Donne di porcellana

A cura di Ilaria Bagnati


 Recensione di Ilaria Bagnati

Donne di porcellana prende spunto da una delle prime rivolte operaie femminili, infatti nel 1905, a Limoges, le operaie della fabbrica Haviland rivendicarono il diritto alla dignità. Già per questo motivo merita di essere letto, perchè come sappiamo ancora oggi è presente una forte discriminazione nel mondo del lavoro nei confronti delle donne.

Le protagoniste di questo bellissimo romanzo sono Anne e Clotilde, due donne molto diverse, provenienti da due mondi differenti che però vedremo legate a doppio filo.

Anne, insieme all’amica Mimi, fugge da Parigi e si rifugia a Limoges dove inizia a lavorare alla fabbrica di porcellane Haviland. Anne sa che deve tenere un basso profilo ma quando vede il caporeparto violentare Louise, una ragazza di soli quattordici anni, non riesce a far finta di nulla. Quando scopre che si tratta di una consuetudine, che tutte le donne o quasi devono passare tra le mani del caporeparto, Anne non ci vede più e decide di fare la sua parte. Anne si dimostra abilissima a smuovere le coscienze spingendo i dipendenti a pretendere dignità per le donne. 

Si scatena così una rivolta contro i proprietari della fabbrica, è così che Anne e Clotilde si conoscono, quest’ultima è la moglie di Orry Haviland proprietario della fabbrica.

Le due donne mostrano un gran coraggio, sono testarde, agguerrite, intelligenti e dalla forte personalità. Non si fanno “mettere i piedi in testa” da nessuno, men che meno da un uomo! Anne e Clotilde però non sono le uniche che meritano di essere menzionate, anche Mimi, Louise, Margareth, Lucienne, Isadora e tutte le donne senza nome della fabbrica hanno lottato per i loro diritti, primo fra tutti quello di ottenere dignità.

Le autrici hanno il merito di aver portato ai giorni nostri una pagina di storia importante, che ci deve rendere orgogliose. La lettura è molto snella, le pagine scorrono senza mai essere pesanti, anzi, appaiono una più avvincente dell’altra. 

Voglio sottolineare, infine, che il romanzo non appare come una crociata contro gli uomini, non tutte le donne sono buone e non tutti gli uomini sono cattivi. Le autrici hanno mostrato che non bisogna essere per forza donne per essere dalla parte delle donne, anche gli uomini possono lottare per gli stessi ideali e diritti.

Donne di porcellana è un romanzo incentrato sulla rivolta femminile ma al suo interno contiene anche diversi misteri e intrighi tutti da scoprire e apprezzare, cosa aspettate a leggerlo?

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Virginie de Clausade, Élodie Hesme


Virginie de Clausade è nata a Parigi nel 1981 e, oltre a essere autrice, è attrice e presentatrice televisiva e radiofonica. Donne di porcellana è il suo primo romanzo pubblicato da Nord.

Élodie Hesme è nata a Troyes, in Francia, nel 1973. Ha preso parte a molti film e serie tv, sia come attrice che come sceneggiatrice, ed è anche paroliera per grandi nomi della canzone francese. Donne di porcellana è il suo primo romanzo pubblicato da Nord.

A cura di Ilaria Bagnati

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