Egofobia




Recensione di Gabriele Loddo


Autore: Michela Mosca

Editore: Nua Edizioni

Genere: Narrativa thriller, Distopico

Pagine: 289

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Thomas Horton Parker è un giovane del suo tempo: disilluso, cinico, dipendente dalla tecnologia e solitario. Quello che, da alcuni anni, viene definito con un termine preciso: hikikomori. La sua vita prende una piega bizzarra quando, a seguito della procedura per il trattamento forzato della sindrome H, Thomas viene prelevato e internato presso l’Institute of Rare Mental Patology, un ospedale psichiatrico rinomato. Qui, il giovane Thomas dovrà fare a patti con i suoi tormenti, e affrontare le sue paure più profonde. Presso la stessa struttura, nell’ala delle patologie rare, viene ospitata Meredith, una ragazza affetta da un disturbo psichico rarissimo: la sindrome di Cotard, o delirio da negazione. Le vite dei due giovani si intrecceranno in maniera inaspettata, producendo caos e discordia in un mondo che è già crollato a pezzi.

Recensione


Anno 2046. Crisi climatiche, epidemie e piogge acide, unite a una forte recessione economica e all’aumento dello stato generale di povertà, influenzano in senso negativo la vita sulla terra. Chi può far fronte alle difficoltà sono le persone più abbienti: possono abitare le poche aree incontaminate, procurarsi cibo sano e permettersi prestazioni sanitarie che garantiscano la loro sopravvivenza.

Il progresso tecnologico ha fatto passi da gigante, ma se da un lato agevola le attività quotidiane e quelle professionali, da un’altra prospettiva rende gli uomini dipendenti dal suo utilizzo. I rapporti sociali, messi a dura prova da restrizioni profonde (ridotta libertà nella circolazione e quarantene),divengono sempre più difficili e trasformano le persone in esseri incapaci di comunicare, di confrontarsi e di interagire. A farne le spese sono gli individui più deboli e in particolar modo i più giovani. Si chiudono in sé stessi, diventano apatici, dipendenti dagli stimoli multimediali. Inconseguenza sviluppano patologie comportamentali quali megalomania, fobie e deficit cognitivi. Siisolano dal resto del mondo quando, addirittura, non arrivano al suicidio.

L’IRMP è un centro di recupero per individui affetti da problemi mentali. Il titolare è il Dottor Lear, psichiatra di fama mondiale. Thomas Horton Parker, l’ultimo dei suoi pazienti, è invece un hikikomori (un individuo che abusa della tecnologia, che rinuncia alla vita sociale e ai rapporti interpersonali). È un caso facile e presto verrà rilasciato, senonché, all’IRMP, arriva Meredith, giovane paziente che già in passato ha ricevuto cure nel medesimo istituto. La sua è una patologia rara, difficile da gestire, e che appare evoluta rispetto al primo ricovero. Meredith non parla, non interagisce con medici e infermieri, non si ciba, e quando tutto sembra destinato a risolversi con la sua morte, l’imprevisto incontro con Thomas sembra risvegliare sentimenti ed emozioni sopite.

I due si frequentano, si innamorano e si sorreggono a vicenda, e sebbene tutto sembri procedere per il meglio, di punto in bianco, il tormento che alberga nella mente della donna riemerge con prepotenza, mostrando davere radici robuste che affondano in un male ancor più oscuro.

Michela Mosca tesse la trama di un romanzo originale, le cui tinte thriller si fondono a pennellate distopiche, weird e a vaghi sapori horror.

Dimostra di saper maneggiare con estrema arte le varieforme narrative che, sebbene non abbiano netti confini di demarcazione, vengono miscelatedall’autrice con grande maestria. Lo fa ponendo al centro della storia la caratterizzazione dei personaggi, l’umanità del Dottor Lear, l’ambiguità di Meredith e la fragilità di Thomas. Un individuo normale che, in un momento di debolezza, ha smarrito la capacità di razionalizzare,proprio come può succedere a uno di noi.

La costruzione della struttura è perfetta, coinvolge ed evolve fino alle ultime pagine dove, dopo una brusca sterzata, rimane ad attenderci un epilogo rappresentato da un interessante colpo di scena.

 

 

Michela Mosca


è nata nel 1996 a Padova. Da sempre appassionata di scrittura creativa e di letteratura gotica e dell’orrore, Michela ha auto pubblicato su Amazon un racconto thriller, dal titolo: “Violet Society”. Inoltre, scrive e recensisce regolarmente sulla piattaforma gratuita Wattpad, dove ha pubblicato racconti brevi di genere paranormale, weird e drammatico.

 

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